Loading

Oriana Brunelli, 70 anni, mamma e nonna. Uccisa con tre colpi di pistola dall’ex amante

San Mauro Pascoli (Rimini), 14 Gennaio 2023


Titoli & Articoli

Vittorio Capuccini uccide Oriana Brunelli e si spara, verità tra sms e poesie sui social (il Resto del Carlino – 15 gennaio 2023)
La tragedia a Bellaria, entrambi sposati e nonni, la vittima e il suo assassino si conoscevano da parecchio tempo. Gli inquirenti hanno acquisito i tabulati telefonici per fare luce sulla natura del loro rapporto
Vecchie foto d’epoca che lo ritraggono, ancora giovane, con addosso l’uniforme della polizia municipale alla guida di una moto. E poi le poesie. Tantissime poesie. Che tappezzano la pagina Facebook di Vittorio Capuccini, l’ex vigile in pensione di San Mauro Pascoli che ieri pomeriggio a Bellaria ha ucciso a colpi di revolver Oriana Brunelli, di 70 anni, anche lei residente a San Mauro, per poi togliersi la vita con la stessa arma. L’uomo, 82enne, amava scrivere brevi componimenti, e per lui i social network erano diventati con il passare del tempo lo strumento per condividere quella sua passione col mondo intero. Versi che spesso accompagnava con la firma ’Il vigile Capuccini’.
Tra le varie poesie, alcune delle quali dedicate alla natura e alla sua città natale, ce n’è anche una intitolata “Buon compleanno”. “Buon compleanno – scrive l’ex agente della polizia municipale di San Mauro – a te che sei lontana, a te che non puoi dire, a te che vorresti dire. Buon compleanno, a te che non puoi amare, a te che vorresti tanto amare, a te che sei tanto amata”. In alto, accanto alla dedica (“Buon compleanno dea o donna”) campeggia una data significativa: 31 gennaio 1952. Si tratta proprio dalla data di nascita di Oriana Brunelli, con cui Vittorio aveva deciso di incontrarsi ieri nel parcheggio dell’Istituto Giordano di Bellaria, e contro la quale ha rivolto la pistola prima di puntarsela alla testa e togliersi la vita. “Se io un giorno ti dovessi davvero perdere – scrive l’ex vigile urano in un altro componimento condiviso su Facebook, anche se non è specificato a chi sia dedicato – te lo confesso e te lo giuro, amore, preferirei morire”.
Ma le sue attività su Facebook non si limitavano alla poesie. Vittorio era molto attivo sui social, e condivideva foto d’epoca, ricordi (anche dei tempi in cui faceva il vigile), e gli incontri fatti con la gente. E anche la sua vita ’virtuale’ sui social è finita ora al vaglio degli inquirenti, in cerca di elementi e indizi utili per fare luce sulla tragedia avvenuta ieri pomeriggio a Bellaria.
Entrambi, Vittorio e Oriana, vivevano a San Mauro, insieme ai loro rispettivi coniugi. Stando a quanto emerso finora, si conoscevano da parecchio tempo. Fondamentale per gli inquirenti sarà fare luce sul loro passato e sulla natura del loro legame. Per questo motivo sono stati acquisiti i tabulati dei loro telefoni cellulari e nelle prossime ore verranno passati minuziosamente al setaccio messaggi e telefonate che potrebbero essere intercorse tra l’omicida e la sua vittima e che potrebbero aiutare gli investigatori a capire meglio la dinamica della tragedia. Oriana, anche lei in pensione come Vittorio, lascia il marito, due figlie e i nipoti. Chi la conosceva la descrive come una donna “affabile, gentile, molto premurosa”, che spesso si recava insieme al marito a fare dei lavori in campagna. Vittorio lascia invece la moglie, una figlia, un figlio. Anche lui aveva dei nipoti. L’82enne era una persona molto conosciuta a San Mauro, soprattutto per via del suo lavoro come agente della polizia municipale. La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno sulla comunità di San Mauro, propagandosi rapidamente tra la popolazione. Tantissimi i messaggi di dolore, rabbia, sgomento pubblicati sulle pagine dei social network.

“Preferisco morire che perderti”, Oriana uccisa davanti all’auto dall’amico Vittorio a Bellaria (FanPage – 16 gennaio 2023)
Gli inquietanti messaggi dell’82enne Vittorio Capuccini prima di uccidere l’amica 70enne Oriana Brunelli e togliersi la vita nel parcheggio di Bellaria Igea Marina
“Se io un giorno ti dovessi davvero perdere, te lo confesso e te lo giuro, amore, preferirei morire” in queste e su altre frasi potrebbe nascondersi il movente dietro il delitto di Oriana Brunelli, la settantenne uccisa a colpi di revolver dall’ex vigile Vittorio Cappuccini che poi si è tolto la vita nello stesso parcheggio di Bellaria Igea Marina. Sono frasi che il pensionato 82enne aveva condiviso sui social nei giorni precedenti al delitto di sabato scorso quando ha sparato alla donna che stava cercando di salire nella sua auto parcheggiata di fianco a quella dell’ex vigile e l’ha uccisa, prima di sedersi nella sua vettura e uccidersi con la stessa arma.
In attesa dell’autopsia sul corpo della donna che potrà chiarire la dinamica esatta dei fatti, gli inquirenti sono al lavoro per accertare la natura del rapporto che esisteva tra vittima e omicida.
I due sicuramente si conoscevano da molto tempo ma l’ipotesi è che avessero una relazione extraconiugale che però lei voleva interrompere. La donna che viveva con il marito, le due figlie e i nipoti, infatti pare avesse già troncato da tempo la relazione con l’82enne, anche lui sposato e con figli, che non avrebbe accettato la cosa. Da un primo esame del corpo da parte del medico legale, la donna sarebbe stata raggiunta da almeno due proiettili che l’hanno colpita mentre entrava in auto. Il suo cadavere era sull’asfalto ma aveva ancora una gamba dentro l’abitacolo come se stesse per andarsene. L’82enne, invece, si è seduto sulla sua vettura dal lato passeggero e ha rivolto contro di sé il revolver, sparandosi in testa. Resta da capire se i due si fossero dati appuntamento nel parcheggio per chiarire la questione o se l’uomo abbia seguito la donna. Sicuramente lui si è presentato armato e dopo una discussione ha colpito la donna. Per stabilire il rapporto tra i due gli inquirenti hanno sequestrato anche i telefoni dei due per analizzare le conversazioni e acquisito i tabulati telefonici. Intanto a San Mauro Pascoli, dove entrambi erano residenti e dove la notizia ha sconvolto tutti, la sindaca ha annunciato il lutto cittadino nel giorno dei funerali di Oriana Brunelli, spiegando: “Io sono sempre dalla parte delle vittime e mai da quella dei carnefici”.

 

Omicidio-suicidio di Bellaria: Vittorio e Oriana e una relazione finita in tragedia (Corriere Romagna – 15 gennaio 2023)
Lui, Vittorio Capuccini, era conosciutissimo in paese, sia per il lavoro svolto in passato che per il fatto che era spesso in giro con la sua amata bicicletta elettrica e si fermava a chiacchierare e a commentare i fatti del giorno un po’ con tutti.
Lei, Oriana Brunelli, era più conosciuta come mamma e nonna. Viveva in una casa con più appartamenti con il marito, le due figlie e i nipoti. Anche l’82enne viveva con la moglie e aveva due figli adulti, una femmina e un maschio. In passato i due avevano avuto una lunga relazione extraconiugale. L’ipotesi di lavoro degli inquirenti è che lei avesse troncato la relazione già da un po’ e che lui non avesse accettato la scelta. Lo testimoniano anche alcuni messaggi sui loro profili Facebook.
In quello di lei gli amici possono vedere nelle ultime settimane dei post criptici in cui si possono supporre pene di un amore “malato” e lamentele sui comportamenti della controparte. In quello di lui invece campeggia una poesia dedicata a un amore contrastato e controverso scritta nel giorno di un precedente compleanno della donna, che compiva gli anni alla fine del mese di gennaio ed era nata nel 1952.
L’arzillo 82enne, umbro di origine, era stato a lungo “il” vigile del paese, incarnando nell’immaginario collettivo il vero e proprio agente della polizia municipale che conosce tutto e tutti e si rende disponibile se qualcuno ha bisogno. Una volta andato in pensione ha sviluppato diversi passatempi.
Ad esempio era spesso in giro con la sua bicicletta elettrica, era un cacciatore, scriveva numerose poesie, magari non capolavori della letteratura ma una attività che evidentemente lo appagava profondamente, al punto che nella sua pagina facebook si presenta come “scrittore”. In passato ha partecipato anche a molte rappresentazioni di paese. Ad esempio ha interpretato Don Camillo in alcune rivisitazioni delle opere dello scrittore Guareschi. E a San Mauro Pascoli tanti lo ricordano come il Babbo Natale di tanti appuntamenti per le feste natalizie, dove era disponibile a travestirsi e a distribuire i doni ai bambini.
Molto meno riuscito l’ultimo atto andato in scena ieri, quando si è trasformato prima nel killer che ha posto fine alla vita di Oriana Brunelli e poi nel suicida che ha detto basta anche alla sua vita.

Rimini. Il dolore della famiglia di Oriana: «Un tremendo pugno allo stomaco» (Libertas – 17 gennaio 2023)
Oggi i parenti della 70enne nomineranno il proprio avvocato: «Questi atti vanno condannati. Siamo distrutti» Telefoni delle vittime al setaccio per confermare il movente passionale dietro al gesto di Vittorio Capuccini
«E poi arriva un giorno, un maledetto giorno, dove la vita ti contorce l’esistenza. Dove una doccia gelata ti trapassa il corpo, dove un pugno nello stomaco fa meno male. Dove hai mille domande, senza una risposta». Il giorno del dolore. Quello lancinante, sordo, inaudibile provato da una figlia per la scomparsa della madre.Uccisa, freddata a colpi di revolver dall’uomo che secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti sarebbe stato in passato suo amante. Il dolore condiviso sui social da Daniela, una delle due figlie di Oriana Brunelli, la 70enne di San Mauro Pascoli uccisa dal concittadino 82enne ed ex vigile in pensione Vittorio Capuccini, in un appartato parcheggio pubblico di Bellaria, davanti all’istituto Giordano sabato pomeriggio. Un dolore per cui la famiglia della 70enne – per la quale a San Mauro nel Cesenate è stato proclamato un giorno di lutto cittadino – ora chiede giustizia. Una giustizia che passerà giocoforza dalla nomina di un legale di parte. Per questo «domani (oggi, ndr) abbiamo appuntamento con lo studio Gori Ravagli & Associati di Savignano sul Rubicone», fa sapere la famiglia di Oriana Brunelli (…)

Femminicidio di Bellaria, tre proiettili per uccidere Oriana Brunelli (Rimini Today – 17 gennaio 2023)
Si è conclusa lunedì l’autopsia sul corpo di Oriana Brunelli, la 70enne di di San Mauro uccisa a colpi di pistola nel pomeriggio di sabato 14 gennaio da Vittorio Capuccini l’80enne ex vigile sammaurese con il quale aveva avuto una relazione extraconiugale. I risultati dell’esame disposto dal pubblico ministero Paolo Gengarelli, che coordina le indagini dei carabinieri, hanno evidenziato come la donna sia stata freddata con tre proiettili esplosi dal revolver dell’anziano di cui, due, l’hanno raggiunta al volto mentre il terzo all’addome.
Capuccini, dopo aver ucciso la donna davanti alla Fiat Panda di lei, si è diretto a bordo della propria Renault Twingo ed entrato nell’abitacolo si è a sua volta sparato. L’autopsia ha quindi confermato le dinamiche che erano emerse fin dall’inizio quando, alcuni passanti, avevano dato l’allarme notando i due corpi esanimi nel parcheggio di via Rossini a Bellaria con un’infermiera che era intervenuta immediatamente cercando di prestare i primi soccorsi alla Brunelli che è comunque deceduta sul colpo.

L’ultimo saluto ad Oriana carico di dolore: “Vittima di un attimo di follia”. “Nel 2023 già quattro femminicidi, basta” (Cesena Today – 23 gennaio 2023)
La chiesa parrocchiale di San Mauro Vescovo ha fatto da cornice per l’addio alla donna di 70 anni che lo scorso 14 gennaio nella vicina Bellaria è stata uccisa a colpi di pistola dall’82enne Vittorio Capuccini
“Nel 2023 ci sono stati già quattro femminicidi, queste tragedie stanno diventando troppo frequenti”. L’urlo di dolore è della sindaca di San Mauro Pascoli Luciana Garbuglia, la cittadina lunedì pomeriggio si è fermata per l’ultimo sofferto saluto ad Oriana Brunelli. La chiesa parrocchiale di San Mauro Vescovo ha fatto da cornice per l’addio alla donna di 70 anni che lo scorso 14 gennaio nella vicina Bellariaè stata uccisa a colpi di pistola dall’82enne Vittorio Capuccini, ex vigile urbano in pensione, che poi con la stessa arma si è tolto la vita. A San Mauro lutto cittadino, i negozi a partire dalle ore 14 hanno abbassato le saracinesche, ed è iniziata una lenta e sofferta processione verso la chiesa, almeno duecento le persone che hanno partecipato ai funerali. In Muncipio bandiere a mezz’asta per una tragedia, sottolinea subito Don Paolo Bernabini “che ha sconvolto tutti, siamo vicini ai familiari e riflettiamo”, ha detto il parroco.
Poi il parroco ha chiamato a parlare proprio la sindaca Luciana Garbuglia, visibilmente commossa. “Oggi è il giorno del dolore e del cordoglio – ha detto – ho cercato di stare vicina alla famiglia, ma in situazioni del genere non ci sono parole. Voglio fare una promessa ad Oriana. Questa tragedia non sarà dimenticata, il sacrificio innocente di Oriana non sarà dimenticato, in Italia dall’inizio dell’anno ci sono stati già quattro femminicidi, questi fatti stanno diventando troppo frequenti”. Pochi giorni prima del dramma che si è materializzato tra San Mauro e Bellaria, l’omicidio a Roma di una 35enne avvocata, freddata dal suo ex 61enne all’esterno di un ristorante. “Oriana non vogliamo dimenticarla – ha detto la sindaca – il 25 gennaio faremo un consiglio comunale dedicato a lei. E abbiamo deciso di intitolarle un giardino pubblico, quello che si trova davanti alla casa dei sammauresi dove andranno a giocare i bambini”.  “Non dobbiamo lasciare sole le donne che vengono stalkerizzate, speriamo che questo sacrificio serva a salvarne qualcun’altra”, l’appello accorato della sindaca prima di lasciare la parola a Cristian, il genero della 70enne uccisa.
“Oriana era una brava donna, una brava mamma e moglie, una super nonna e una grandissima suocera, quella che ognuno vorrebbe avere – ha subito ricordato – ‘Dio deve conservarcela a lungo’ ripetevo spesso. Ma in questo caso Dio non c’entra nulla, ad ucciderla è stata la cattiveria dell’uomo. Vicino alla bara vedete tanti fiori perché erano la sua passione, il suo giardino”. “Oriana è stata vittima di un attimo di follia, di un momento di black-out della mente – ha detto Don Paolo – non sempre riusciamo a controllare le pulsioni, quelle peggiori, noi chiediamo perdono anche per il colpevole – il pensiero rivolto a Capuccini che non ha avuto una cerimonia religiosa – la morte di Oriana è figlia anche di una cultura disastrosa del disprezzo della vita umana, una cultura in cui la vita delle donne vale niente”. All’uscita della bara dalla chiesa, in piazza Battaglini c’è stato un lungo applauso, sulle scale in lacrime la figlia della donna, inconsolabile.
Nel cuore di San Mauro c’è anche un banchetto, è quello dello sportello anti-violenza Alba di Savignano, quanto mai simbolico dopo un dramma del genere. “Fate un piccolo gesto, è importante”, l’appello del genero Cristian. In chiesa per i funerali presente anche il sindaco di Bellaria Filippo Giorgetti. Don Paolo rivolge un ultimo pensiero alla famiglia di Oriana: “I familiari in questo momento possono trovare conforto solo nella fede”. L’ultimo viaggio di Oriana è verso il cimitero di Bellaria, per la sepoltura.


Link