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Oriana Brunelli, 70 anni, mamma e nonna. Uccisa con tre colpi di pistola dall’ex amante

San Mauro Pascoli (Rimini), 14 Gennaio 2023

Lei era più conosciuta come mamma e nonna, una donna affabile, gentile, molto premurosa

 

Vittorio Capuccini, 82 anni, ex vigile in pensione, padre e nonno. Un uomo allegro che andava in bicicletta e per le feste si vestiva da Babbo Natale.


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“Preferisco morire che perderti”, Oriana uccisa davanti all’auto dall’amico Vittorio a Bellaria
Gli inquietanti messaggi dell’82enne Vittorio Capuccini prima di uccidere l’amica 70enne Oriana Brunelli e togliersi la vita nel parcheggio di Bellaria Igea Marina
“Se io un giorno ti dovessi davvero perdere, te lo confesso e te lo giuro, amore, preferirei morire” in queste e su altre frasi potrebbe nascondersi il movente dietro il delitto di Oriana Brunelli, la settantenne uccisa a colpi di revolver dall’ex vigile Vittorio Cappuccini che poi si è tolto la vita nello stesso parcheggio di Bellaria Igea Marina. Sono frasi che il pensionato 82enne aveva condiviso sui social nei giorni precedenti al delitto di sabato scorso quando ha sparato alla donna che stava cercando di salire nella sua auto parcheggiata di fianco a quella dell’ex vigile e l’ha uccisa, prima di sedersi nella sua vettura e uccidersi con la stessa arma.
In attesa dell’autopsia sul corpo della donna che potrà chiarire la dinamica esatta dei fatti, gli inquirenti sono al lavoro per accertare la natura del rapporto che esisteva tra vittima e omicida.
I due sicuramente si conoscevano da molto tempo ma l’ipotesi è che avessero una relazione extraconiugale che però lei voleva interrompere. La donna che viveva con il marito, le due figlie e i nipoti, infatti pare avesse già troncato da tempo la relazione con l’82enne, anche lui sposato e con figli, che non avrebbe accettato la cosa. Da un primo esame del corpo da parte del medico legale, la donna sarebbe stata raggiunta da almeno due proiettili che l’hanno colpita mentre entrava in auto. Il suo cadavere era sull’asfalto ma aveva ancora una gamba dentro l’abitacolo come se stesse per andarsene. L’82enne, invece, si è seduto sulla sua vettura dal lato passeggero e ha rivolto contro di sé il revolver, sparandosi in testa. Resta da capire se i due si fossero dati appuntamento nel parcheggio per chiarire la questione o se l’uomo abbia seguito la donna. Sicuramente lui si è presentato armato e dopo una discussione ha colpito la donna. Per stabilire il rapporto tra i due gli inquirenti hanno sequestrato anche i telefoni dei due per analizzare le conversazioni e acquisito i tabulati telefonici. Intanto a San Mauro Pascoli, dove entrambi erano residenti e dove la notizia ha sconvolto tutti, la sindaca ha annunciato il lutto cittadino nel giorno dei funerali di Oriana Brunelli, spiegando: “Io sono sempre dalla parte delle vittime e mai da quella dei carnefici”.

Vittorio Capuccini uccide Oriana Brunelli e si spara, verità tra sms e poesie sui social
La tragedia a Bellaria, entrambi sposati e nonni, la vittima e il suo assassino si conoscevano da parecchio tempo. Gli inquirenti hanno acquisito i tabulati telefonici per fare luce sulla natura del loro rapporto
Vecchie foto d’epoca che lo ritraggono, ancora giovane, con addosso l’uniforme della polizia municipale alla guida di una moto. E poi le poesie. Tantissime poesie. Che tappezzano la pagina Facebook di Vittorio Capuccini, l’ex vigile in pensione di San Mauro Pascoli che ieri pomeriggio a Bellaria ha ucciso a colpi di revolver Oriana Brunelli, di 70 anni, anche lei residente a San Mauro, per poi togliersi la vita con la stessa arma. L’uomo, 82enne, amava scrivere brevi componimenti, e per lui i social network erano diventati con il passare del tempo lo strumento per condividere quella sua passione col mondo intero. Versi che spesso accompagnava con la firma ’Il vigile Capuccini’.
Tra le varie poesie, alcune delle quali dedicate alla natura e alla sua città natale, ce n’è anche una intitolata “Buon compleanno”. “Buon compleanno – scrive l’ex agente della polizia municipale di San Mauro – a te che sei lontana, a te che non puoi dire, a te che vorresti dire. Buon compleanno, a te che non puoi amare, a te che vorresti tanto amare, a te che sei tanto amata”. In alto, accanto alla dedica (“Buon compleanno dea o donna”) campeggia una data significativa: 31 gennaio 1952. Si tratta proprio dalla data di nascita di Oriana Brunelli, con cui Vittorio aveva deciso di incontrarsi ieri nel parcheggio dell’Istituto Giordano di Bellaria, e contro la quale ha rivolto la pistola prima di puntarsela alla testa e togliersi la vita. “Se io un giorno ti dovessi davvero perdere – scrive l’ex vigile urano in un altro componimento condiviso su Facebook, anche se non è specificato a chi sia dedicato – te lo confesso e te lo giuro, amore, preferirei morire”.
Ma le sue attività su Facebook non si limitavano alla poesie. Vittorio era molto attivo sui social, e condivideva foto d’epoca, ricordi (anche dei tempi in cui faceva il vigile), e gli incontri fatti con la gente. E anche la sua vita ’virtuale’ sui social è finita ora al vaglio degli inquirenti, in cerca di elementi e indizi utili per fare luce sulla tragedia avvenuta ieri pomeriggio a Bellaria.
Entrambi, Vittorio e Oriana, vivevano a San Mauro, insieme ai loro rispettivi coniugi. Stando a quanto emerso finora, si conoscevano da parecchio tempo. Fondamentale per gli inquirenti sarà fare luce sul loro passato e sulla natura del loro legame. Per questo motivo sono stati acquisiti i tabulati dei loro telefoni cellulari e nelle prossime ore verranno passati minuziosamente al setaccio messaggi e telefonate che potrebbero essere intercorse tra l’omicida e la sua vittima e che potrebbero aiutare gli investigatori a capire meglio la dinamica della tragedia. Oriana, anche lei in pensione come Vittorio, lascia il marito, due figlie e i nipoti. Chi la conosceva la descrive come una donna “affabile, gentile, molto premurosa”, che spesso si recava insieme al marito a fare dei lavori in campagna. Vittorio lascia invece la moglie, una figlia, un figlio. Anche lui aveva dei nipoti. L’82enne era una persona molto conosciuta a San Mauro, soprattutto per via del suo lavoro come agente della polizia municipale. La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno sulla comunità di San Mauro, propagandosi rapidamente tra la popolazione. Tantissimi i messaggi di dolore, rabbia, sgomento pubblicati sulle pagine dei social network.

Omicidio-suicidio di Bellaria: Vittorio e Oriana e una relazione finita in tragedia
Lui, Vittorio Capuccini, era conosciutissimo in paese, sia per il lavoro svolto in passato che per il fatto che era spesso in giro con la sua amata bicicletta elettrica e si fermava a chiacchierare e a commentare i fatti del giorno un po’ con tutti.
Lei, Oriana Brunelli, era più conosciuta come mamma e nonna. Viveva in una casa con più appartamenti con il marito, le due figlie e i nipoti. Anche l’82enne viveva con la moglie e aveva due figli adulti, una femmina e un maschio. In passato i due avevano avuto una lunga relazione extraconiugale. L’ipotesi di lavoro degli inquirenti è che lei avesse troncato la relazione già da un po’ e che lui non avesse accettato la scelta. Lo testimoniano anche alcuni messaggi sui loro profili Facebook.
In quello di lei gli amici possono vedere nelle ultime settimane dei post criptici in cui si possono supporre pene di un amore “malato” e lamentele sui comportamenti della controparte. In quello di lui invece campeggia una poesia dedicata a un amore contrastato e controverso scritta nel giorno di un precedente compleanno della donna, che compiva gli anni alla fine del mese di gennaio ed era nata nel 1952.
L’arzillo 82enne, umbro di origine, era stato a lungo “il” vigile del paese, incarnando nell’immaginario collettivo il vero e proprio agente della polizia municipale che conosce tutto e tutti e si rende disponibile se qualcuno ha bisogno. Una volta andato in pensione ha sviluppato diversi passatempi.
Ad esempio era spesso in giro con la sua bicicletta elettrica, era un cacciatore, scriveva numerose poesie, magari non capolavori della letteratura ma una attività che evidentemente lo appagava profondamente, al punto che nella sua pagina facebook si presenta come “scrittore”. In passato ha partecipato anche a molte rappresentazioni di paese. Ad esempio ha interpretato Don Camillo in alcune rivisitazioni delle opere dello scrittore Guareschi. E a San Mauro Pascoli tanti lo ricordano come il Babbo Natale di tanti appuntamenti per le feste natalizie, dove era disponibile a travestirsi e a distribuire i doni ai bambini.
Molto meno riuscito l’ultimo atto andato in scena ieri, quando si è trasformato prima nel killer che ha posto fine alla vita di Oriana Brunelli e poi nel suicida che ha detto basta anche alla sua vita.

Rimini. Il dolore della famiglia di Oriana: «Un tremendo pugno allo stomaco»
Oggi i parenti della 70enne nomineranno il proprio avvocato: «Questi atti vanno condannati. Siamo distrutti» Telefoni delle vittime al setaccio per confermare il movente passionale dietro al gesto di Vittorio Capuccini
«E poi arriva un giorno, un maledetto giorno, dove la vita ti contorce l’esistenza. Dove una doccia gelata ti trapassa il corpo, dove un pugno nello stomaco fa meno male. Dove hai mille domande, senza una risposta». Il giorno del dolore. Quello lancinante, sordo, inaudibile provato da una figlia per la scomparsa della madre. Uccisa, freddata a colpi di revolver dall’uomo che secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti sarebbe stato in passato suo amante. Il dolore condiviso sui social da Daniela, una delle due figlie di Oriana Brunelli, la 70enne di San Mauro Pascoli uccisa dal concittadino 82enne ed ex vigile in pensione Vittorio Capuccini, in un appartato parcheggio pubblico di Bellaria, davanti all’istituto Giordano sabato pomeriggio. Un dolore per cui la famiglia della 70enne – per la quale a San Mauro nel Cesenate è stato proclamato un giorno di lutto cittadino – ora chiede giustizia. Una giustizia che passerà giocoforza dalla nomina di un legale di parte. Per questo «domani (oggi, ndr) abbiamo appuntamento con lo studio Gori Ravagli & Associati di Savignano sul Rubicone», fa sapere la famiglia di Oriana Brunelli (…)

Femminicidio di Bellaria, tre proiettili per uccidere Oriana Brunelli
Si è conclusa lunedì l’autopsia sul corpo di Oriana Brunelli, la 70enne di di San Mauro uccisa a colpi di pistola nel pomeriggio di sabato 14 gennaio da Vittorio Capuccini l’80enne ex vigile sammaurese con il quale aveva avuto una relazione extraconiugale. I risultati dell’esame disposto dal pubblico ministero Paolo Gengarelli, che coordina le indagini dei carabinieri, hanno evidenziato come la donna sia stata freddata con tre proiettili esplosi dal revolver dell’anziano di cui, due, l’hanno raggiunta al volto mentre il terzo all’addome.
Capuccini, dopo aver ucciso la donna davanti alla Fiat Panda di lei, si è diretto a bordo della propria Renault Twingo ed entrato nell’abitacolo si è a sua volta sparato. L’autopsia ha quindi confermato le dinamiche che erano emerse fin dall’inizio quando, alcuni passanti, avevano dato l’allarme notando i due corpi esanimi nel parcheggio di via Rossini a Bellaria con un’infermiera che era intervenuta immediatamente cercando di prestare i primi soccorsi alla Brunelli che è comunque deceduta sul colpo.


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