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Maria Brigida Pesacane, 23 anni, mamma. Uccisa a colpi di pistola dal suocero, davanti ai bambini di 2 e 4 anni

Sant'Antimo (Napoli), 8 Giugno 2023


Titoli & Articoli

Lo strazio del marito di Maria Brigida: “Me l’ha ammazzata, devo andare con lei” (Voce di Napoli – 9 giugno)
Una vicenda assurda quella avvenuta nella giornata di giovedì 8 giugno aSant’Antimo, in provincia di Napoli. Per mano del suocero, armato di pistola, sono morti Luigi Cammisa e Maria Brigida Pesacane. L‘uomo, che si è poi consegnato ai Carabinieri, avrebbe ammazzato i due cognati perché convinto che tra di loro ci fosse una relazione amorosa. Entrambi lasciano due figli piccoli.
E’ straziante il dolore di Alfonso Caiazzo, il marito della donna uccisa dal padre. In Via Caruso, dove abitava con la moglie e i due figli di 2 e 4 anni, si è messo a gridare e, come riporta il Mattino, ha sferrato un pugno contro il muro: “Me l’ha uccisa, me l’ha uccisa..“. Il padre assassino lo ha reso vedovo, mentre i suoi due bambini di due e quattro anni orfani.”Vita mia, ti porterò un fiore e un lumino ogni giorno“, ripete per poi dire: ” Un dolore dignitoso, Devo andare con Brigida, non può rimanere da sola senza me”.

Brigida e Luigi uccisi dal suocero, spunta il vero movente: cos’è successo la sera prima degli omicidi (Today – 11 giugno 2023)
Era “ossessionato”. Maria Brigida Pesacane, 24 anni, e Luigi Cammisa, 29 anni, rispettivamente moglie e marito dei due figli di Raffaele Caiazzo, 44 anni, sono stati uccisi da quest’ultimo perché “si era invaghito di lei”. La ricostruzione
La notizia ha iniziato a circolare ieri, chiarendo in parte la genesi del duplice omicidio di Sant’Antimo (Napoli): Maria Brigida Pesacane, 24 anni e Luigi Cammisa, 29 anni, rispettivamente moglie e marito dei due figli di Raffaele Caiazzo, 44 anni, sono stati uccisi da quest’ultimo perché “si era invaghito di lei”. Sarebbe questo il reale movente che si nasconde dietro al delitto di giovedì scorso. Un’ossessione violenta.
Uccide genero e nuora a Sant’Antimo. Raffaele Caiazzo si era costituito qualche ora più tardi, ed era stato arrestato immediatamente per duplice omicidio. Aveva ammesso di aver sparato e ucciso al marito della figlia, ma sostiene di non ricordare di avere ammazzato anche la nuora. Gli omicidi sono stati commessi con una pistola illegalmente detenuta. L’ipotesi più accreditata dagli inquirenti nei primi giorni dopo gli omicidi era che Caiazzo avesse ucciso il genero e la nuora perché sospettava avessero una relazione amorosa. Aveva detto agli inquirenti di averlo fatto presente anche ai suoi figli – moglie e marito delle vittime – ma di non essere stato creduto.
Il vero movente Oggi emerge un’altra versione. Il figlio dell’uomo, Alfonso Caiazzo, dice che il padre si era invaghito di sua moglie, Brigida. Non ricambiato, ovviamente. Solo un sospetto, ma sembra che sia molto circostanziato; il marito della vittima ha aggiunto che il padre avrebbe addirittura detto di aver ”avuto un rapporto con la moglie”. Una gelosia ossessiva per la moglie del figlio sarebbe così all’origine del delitto.  Era lui dunque, Raffaele Caiazzo, che aveva perso la testa per la nuora, non il genero Luigi Cammisa. L’ordinanza del gip che convalida l’arresto dell’uomo riporta come abbia agito “in maniera lucida e spietata, accecato da un’assurda convinzione”.  Maria Brigida Pesacane è stata freddata sotto gli occhi dei suoi due bambini piccoli di 2 e 4 anni.
Cosa è successo la sera prima degli omicidi di Brigida e Luigi. Anna, figlia di Caiazzo e moglie di Cammisa, si è detta certa che “l’uccisione di mio marito sia un estremo atto di gelosia di mio padre, che poi è andato a casa di mia cognata, uccidendo anche lei, perché convinto che, andando in carcere, non gli sarebbe stato più permesso di vederla, né di starle vicino“.
I figli avevano deciso di affrontare di petto il padre mercoledì sera, e la famiglia tutta si era riunita per un chiarimento. Lui avrebbe sì ritrattato la sua versione della presunta relazione con la nuora, ma aveva creato ulteriore scompiglio accusando i due cognati di avere una relazione. Cosa a cui nessuno in famiglia crede o ha mai creduto. Non è tutto. Interrogato sabato dal giudice, Raffaele Caiazzo avrebbe sparso ulteriore veleno, affermando che, nel confronto aspro di mercoledì sera, Cammisa lo aveva accusato di aver avuto un figlio da Brigida.
Raffaele Caiazzo ha ucciso con una pistola illegalmente detenuta. Le due coppie avevano dunque troncato seccamente i rapporti con il 44enne. Non ha fatto passare molto tempo, il padre di famiglia. Il giorno dopo, all’alba, Raffaele Caiazzo, con in mano una pistola semiautomatica illegalmente detenuta (non aveva alcuna licenza) ha fatto fuoco sette volte contro il genero Luigi Cammisa. Poi è andato dalla nuora Maria Brigida Pesacane e ha ammazzato anche lei. Due giovani vite spezzate da un uomo violento che aveva la disponibilità di un’arma clandestina. Sono giorni di dolore e angoscia a Sant’Antimo. Nel grosso comune alle porte di Napoli oggi si celebrano anche i funerali di Giulia Tramontano.

I funerali di Brigida Pesacane, uccisa a 23 anni: “Siate voi gli angeli dei suoi figli” (FanPage – 14 giugno 2023)
A Melito l’ultimo saluto a Brigida Pesacane, la giovane mamma vittima col genero Luigi Cammisa del duplice omicidio di Sant’Antimo.
Sono cominciati alle 16:30 nella chiesa di Santa Maria delle Grazie di Melito, in provincia di Napoli, i funerali di Maria Brigida Pesacane, la 23enne vittima del duplice omicidio dell’8 giugno a Sant’Antimo, quando il suocero, Raffaele Caiazzo, ha ucciso lei e il cognato Luigi Cammisa, 29 anni. Un lungo applauso ha accolto la bara bianca, accompagnata lungo la navata da giovani che indossavano una maglia con davanti una foto della ragazza e sul retro la parola “giustizia”, intonata in coro sul sagrato.
Per le esequie il commissario prefettizio ha vietato il corteo funebre: la decisione sarebbe stata presa per motivi di viabilità, visto che sarebbe passato in strade dove sono in corso lavori, ma è probabile che la mancata autorizzazione sia arrivata per evitare possibili problemi di ordine pubblico tra i parenti della ragazza e quelli del marito, figlio dell’assassino. I funerali di Cammisa si sono tenuti questa mattina a Sant’Antimo.
L’ultimo addio a Brigida Pesacane: “Siate voi gli angeli dei suoi figli”
La cerimonia è stata officiata da don Italo Mastrolonardo, che nell’omelia ha confortato i familiari, colpiti da una tragedia così grande, e ha ricordato le vittime più giovani di quel duplice omicidio, i figli di 2 e 4 anni di Brigida Pesacane, in casa quando la loro mamma è stata uccisa a colpi di pistola e che probabilmente hanno assistito all’omicidio:
Questo mondo non si capisce più, è un mondo pazzo dove la vita sembra non avere più nessun significato. La vita è un dono, che nessuno può strappare. Ancora una volta un uomo si avventa su una giovane vita, su due giovani vite. Il dolore dei familiari, degli amici, dei conoscenti, è pietrificato, è difficile entrare nel cuore. Sembra di vivere un incubo. Come è possibile che accadano queste cose, come si può uccidere una vita in maniera preparata, pianificata?
Ormai adesso lei è nelle mani del Signore. Purtroppo non posso farla risorgere, posso solo dire che vive in quel regno dove non c’è violenza, né sofferenza, né cattiveria. C’è soltanto pace che forse lei voleva, che tutti vogliamo. Ai parenti possiamo soltanto dire che stasera tornerete a casa, sarete soli col vostro dolore. Solo Dio può entrare nel vostro cuore. Prego che entri nel cuore di voi che l’avete amata e continuate ad amarla, perché la morte non vince l’amore, l’amore è più forte della morte. I morti vivono con noi, sono con noi. Un giorno di rivedremo, quando anche noi chiuderemo gli occhi in questa vita e andremo nella vita eterna. Il nostro non è un addio, è un arrivederci. È vero: piangete una persona che non c’è più, ma fisicamente. Lei prega con voi. Non finirà mai questo essere figlia, essere sorella, essere madre. Voi amerete ancora di più Maria Brigida e lei pregherà per voi dal cielo. Siate voi gli angeli dei suoi figli.


SESSO, SANGUE E PERVERSIONI FAMILIARI. Parla il figlio del duplice omicida: “Mio padre peggio di un animale. Maria Brigida…” (Caserta c’è – 20 giugno 2023)
Torna a parlare Alfonso Caiazzo, marito di Maria Brigida Pesacane, figlio di Raffaele Caiazzo, 44enne nato a Caserta, che a Sant’Antimo ha ucciso la moglie e anche il cognato Luigi Cammisa.
Maria Brigida era tutta la mia vita. Stavamo insieme da quando lei aveva 15 anni e io 18. Avevamo tanti progetti, presto ci saremmo sposati.”Racconta ancora Alfonso in una intervista a Repubblica: Ora provo solo un dolore profondo e rabbia verso quell’essere che non è degno di essere chiamato papà. È peggio di un animale. Per me è morto“. 
L’azione del killer appare tutt’oggi incomprensibile, frutto di un’ossessione irrazionale che ha portato Caiazzo a togliere la vita prima a Luigi Cammisa, marito della figlia, e poi alla nuora di cui si era invaghito.

 


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