Loading

Ivana Intilla, 27 anni, cameriera, mamma. Uccisa con 40 coltellate dal marito che poi si suicida con altre 7 davanti ai figli di 3 anni

Cattolica (Rimini), 5 Ottobre 2014

 

 


Titoli & Articoli

Cattolica: uccide la moglie, poi si toglie la vita davanti ai figli (Corriere della Sera – 4 ottobre 2014)
Raffaele Ottaviani, 30 anni, ha ucciso Ivana Intilla, 27, per gelosia. I bambini, due gemelli di 3 anni, hanno aperto la porta alla nonna
Ha ucciso la moglie a coltellate e si è tolto la vita. L’uomo, Raffaele Ottaviani, 30enne residente a Cattolica, riferisce l’agenzia Ansa, avrebbe agito per gelosia nei confronti della compagna di tre anni più giovane, Ivana Intilla, originaria della Sicilia.
In casa i due bambini di tre anni
I coniugi vivevano da alcuni anni nella cittadina romagnola, in una palazzina di via Cabral. Lui lavorava in un’attività di rottamazione di auto a San Giovanni in Marignano mentre la donna lavorava come cameriera in un ristorante di Riccione. Il dramma familiare si è consumato nel pomeriggio quando insieme alla coppia, in casa, c’erano anche i due figli piccoli, due gemelli di appena tre anni.
I gemellini hanno aperto la porta
Ad accorgersi di quello che stava accadendo sono stati i vicini di casa che, sentendo le urla, hanno subito chiamato i carabinieri: ma quando i militari sono arrivati sul posto, la tragedia si era già consumata. Nel frattempo era arrivata anche la madre di Ivana, che ha bussato e suonato più volte il campanello, certa che la famiglia fosse in casa perché in strada, con i fari accesi, c’era, parcheggiata, l’ autovettura di suo genero. Ad aprirle, dopo alcuni minuti, sono stati i due gemellini che probabilmente hanno assistito a tutta la tragedia.
La gelosia
La lite è probabilmente iniziata in salotto, dove sono state ritrovate delle tracce di sangue, ma Raffaele Ottaviani e Ivana Intilla erano privi di vita, nella camera: il corpo di lei giaceva a terra, il cadavere di lui era sul letto. Dopo aver infierito più volte sul corpo della moglie con un coltello da cucina, l’uomo si è inferto un colpo dritto al cuore che non gli ha lasciato scampo. Sulle cause dell’omicidio-suicidio indagheranno ora i carabinieri, e dai primi accertamenti sembra che, probabilmente, tra i due la situazione fosse già tesa da tempo a causa della gelosia dell’uomo. I due bambini, come prevede la prassi, sono stati affidati ai servizi sociali, mentre sul posto è arrivato anche il sindaco di Cattolica.

 

Uccide la moglie a coltellate e si toglie la vita davanti ai figli, due gemellini di quattro anni: “era geloso” (Leggo – 5 ottobre 2014)
Ha ucciso la moglie a coltellate e si è tolto la vita. La duplice tragedia si è consumata poco prima delle 18 di oggi in una villetta a schiera in via Cabral a Cattolica, in Romagna. Le vittime sono due italiani, un uomo di 30 anni, Raffaele Ottaviano, e una donna di 27, Ivana Intilla, originari della Sicilia ma residenti nel Riminese da anni. La giovane coppia, con due figli gemelli, da un paio d’anni si era trasferita a Cattolica.
La furia dell’uomo sarebbe stata scatenata dalla gelosia. Pare che ultimamente le liti fra marito e moglie fossero sempre più frequenti e che la 27enne avesse minacciato di lasciare il compagno. Sul posto, oltre ai sanitari del 118, sono intervenuti i carabinieri della Tenenza di Cattolica e del Radiomobile di Riccione per i rilievi. I coniugi erano siciliani ma vivevano da alcuni anni nellacittadina romagnola, in una palazzina di via Cabral. Lui lavorava come fornaio. Con loro in casa c’erano i due figli piccoli, gemellini di quattro anni.

Omicidio suicidio a Cattolica: alla base, la decisione della donna di porre fine al matrimonio (Rtv San Marino – 5 ottobre 2014)
Cattolica ancora sotto choc per il dramma familiare avvento nel tardo pomeriggio di ieri. Un uomo di 30 anni, Raffaele Ottaviani, ha ucciso a coltellate la moglie – Ivana Intilla- 27 anni, e poi si è tolto la vita. La tragedia è avvenuta in un appartamento di via Cabral. La coppia aveva due figli piccoli, gemelli di 3 anni, che hanno assistito alla tragedia e che ora sono stati affidati ai servizi sociali. I corpi dei coniugi sono ora all’ospedale Cervesi. Alla base del raptus omicida la decisione della donna di porre fine al matrimonio: Raffaele l’ha colpita più volte con un coltello e poi con la stessa lama si è inferto un colpo mortale al cuore.

La furia omicida di Raffaele (GiornaleSM – 9 ottobre 2014)
Raffaele Ottaviani quel maledetto sabato pomeriggio ha scaricato tutta la sua rabbia, tutto il suo rancore sulla moglie che aveva solo la colpa di non volere più stare con lui. Ieri mattina l’autopsia compiuta dal professor Pier Paolo Balli ha confermato quello che era emerso fin dalle ore susseguenti alla tragedia. Il 29enne di Cattolica, al culmine di una lite, ha afferrato un coltello da cucina e ha infierito contro Ivana Intilla, la bellissima madre dei suoi due gemellini di tre anni che hanno assistito all’omicidio-suicidio.
Tantissime le coltellate che l’uomo ha rivolto contro la donna che ha cercato, in tutti i modi ed inutilmente, di difendersi. Le ferite, che sono state calcolate sul corpo della donna, superano di gran lunga la quarantina. Potrebbero stati ben ottanta i colpi con i quali Ottaviani ha letteralmente trucidato la moglie. Alcuni di questi sono molto profondi. La donna, come era già emerso, è morta in seguito all’abbondantissima perdita di sangue, provocata dalle innumerevoli ferite.
Dopo aver massacrato Ivana, Raffaele, resosi conto della gravità del gesto che aveva compiuto, ha rivolto quello stesso coltello contro di lui: sono stati almeno sette le coltellate che si è auto inferto. L’autopsia ha, quindi, escluso definitivamente la presenza di terze persone. Il pm ha anche disposto l’esame tossicologico su entrambi i cadaveri per stabilire se avessero assunto sostanze stupefacenti. Nelle prossime ore dovrebbe essere fissata la data dei funerali.

Strazio al funerale di Ivana: “Penseremo noi ai tuoi bambini”
LE UNGHIE conficcate nel legno. Il volto deformato dal doloreFabiola Intilla si aggrappa alla bara coperta di fiori bianchi. Dentro c’è il corpo senza vita di sua sorella Ivana, massacrata da ottanta coltellate. Fabiola non vuole staccarsi. I parenti cercano di trascinarla via, ma lei resiste, non molla la presa. «Stellina mia…», singhiozza prima di scoppiare a piangere. Alla fine i fratelli Massimiliano e Alessio devono portarla via quasi di peso. «Non voglio», grida, e la sua voce fa tremare la chiesa di San Benedetto, sussultare le oltre cinquecento persone che affollano le navate. Fabiola lancia un’ultima occhiata alla grande foto di Ivana che ricopre la bara. Poco prima, dall’altare, le ha fatto una promessa: «Te lo giuro, sorellina: ora ci prenderemo cura noi dei tuoi figli. Saranno la nostra forza, la nostra speranza». Poi i familiari sollevano il feretro e si preparano ad accompagnare Ivana fuori dalla chiesa. La folla si apre per lasciarli passare. La bara ondeggia sopra il mare di teste, sui cugini e gli zii, i parenti arrivati dalla Sicilia, le compagne di scuola e su chi non la conosceva affatto.
MANCANO solo la mamma (da poco dimessa dall’ospedale) e il papà Giuseppe, rimasto a casa con lei.

San Cataldo. Il Tribunale dei minori ha affidato i figli di Ivana Intilla ai suoi familiari.
Il tribunale dei minori ha deciso di affidare alla famiglia Intilla i due figli gemelli di Ivana Intilla (nella foto), la giovane sancataldese uccisa il 4 ottobre dello scorso anno dal marito Raffaele Ottaviani a cattolica vicino Rimini. I due gemellini erano stati precedentemente affidati, sempre su disposizione del tribunale dei minori, ad una struttura protetta dopo che entrambi i genitori avevano perso la vita in quella tragica giornata di ottobre. Il loro padre, infatti, prima uccise la loro madre con 40 coltellate e poi, a sua volta, si uccise. Ora tuttavia saranno affidati ai nonni materni.


Link