Loredana Calì, 41 anni, impiegata, mamma. Sequestrata e uccisa con due colpi di pistola dall’ex compagno
Catenanuova (Enna), 1 Aprile 2019
Titoli & Articoli
Uccide la moglie e chiama i parenti: ‘Andatevela a prendere morta’ (Grandangolo – 1 aprile 2019)
Così Filippo Marraro, l’uomo di 51 anni che questa mattina ha ucciso la propria compagna, Loredana Calì di 40 anni, si è rivolto al telefono ai parenti della donna che, increduli, hanno subito raggiunto la casa di campagna dove l’uomo ha ammazzato la madre di due dei suoi tre figli a olpi di pistola. Subito dopo si è costituito ai carabinieri. E’ il retroscena che emerge dalle indagini condotte dai Carabinieri di Enna, coordinati dalla Procura.
La storia è questa: due colpi di pistola al petto, sparati davanti al cancello della casa di campagna dei genitori, in una contrada di Catenanuova in provincia di Enna. E’ morta così Loredana Calì, 40 anni fra tre giorni. La donna è stata uccisa questa mattina dall’ex compagno Filippo Marraro, 51 anni, titolare di un autolavaggio, con il quale aveva due figli, entrambi minorenni. E’ stato lo stesso Marraro, dopo essere rientrato a casa, a chiamare il 112 raccontando di aver ucciso la compagna e fornendo indicazioni sul luogo del delitto. Avrebbe anche aggiunto: “Ha altri uomini e l’ho uccisa”. L’uomo ha anche raccontato di aver nascosto l’arma, un revolver a 5 colpi, nel suo autolavaggio dove i militari l’hanno ritrovata. I due non si erano mai sposati. Conviventi da 18 anni sembra che la loro storia si fosse conclusa ad agosto, anche se i due continuavano a vivere nella stessa casa. A decidere di mettere fine alla relazione sarebbe stata proprio Loredana. Una decisione mai accettata da Marraro e sfociata stamattina nel terribile omicidio. Sul corpo della donna è stata disposta l’autopsia. Filippo Marraro sul suo profilo Facebook si definiva “vedovo”. Forse aveva pianificato tutto e pensava da tempo di uccidere la donna. “La vendetta un piatto freddo, più è freddo e più si gusta”, aveva scritto sulla pagina social il 51enne titolare dell’autolavaggio che aveva chiesto alla moglie un incontro per discutere della separazione: a quell’appuntamento si è però presentato armato e le ha sparato, per poi consegnarsi ai carabinieri. “Loredana non aveva mai denunciato e adesso che è stata ammazzata in tanti e in tante si chiederanno perchè mai non l’abbia fatto”. Lo afferma Maria Grasso, presidente dell’Associazione Sandra Crescimanno donne insieme di Enna commentando l’omicidio di stamattina a a Catenanuova. “Vere e proprie esecuzioni pubbliche, stragi spesso annunciate e in un terzo dei casi la donna aveva denunciato il maltrattante e nel 69% dei casi le violenze erano conosciute da familiari e/o amici”, prosegue Grasso. “Noi operatrici dei Centri antiviolenza che conosciamo bene quali
sono le dinamiche che impediscono ad una donna di non denunciare – afferma la nota – sappiamo anche quanta paura, quanta vergogna e quanta certezza che tanto lui, il padre dei miei figli, non mi farà mai del male risiede in una donna che non trova il coraggio di denunciare. Possiamo immaginare quali sono stati i pensieri di Loredana prima di prendere la decisione di lasciare il suo carnefice, il padre dei suoi figli”. “Per Loredana e per altre donne, per gli orfani e le orfane continueremo, – conclude Grasso – senza stancarci mai nel nostro lavoro facendoci voce di chi ormai voce non ha”.
Spara alla ex e va a scuola del figlio 12enne: “Ho sparato alla mamma, siete orfani” (FanPage – 2 aprile 2019)
L’inquietante ricostruzione degli spostamenti del 51enne Filippo Marraro dopo il femminicidio della moglie Loredana Calì, 41 anni. L’uomo si è diretto subito alla scuola del figlio di 12 anni e lo ha fatto chiamare solo per annunciargli che era orfano di madre. Poi ha chiamato anche l’altra figlia di 17 anni che era in gita scolastica facendo lo stesso macabro annuncio: “Ho ucciso la mamma, siete orfani”.
Ha attirato la ex moglie in una trappola, le ha sparato e l’ha uccisa, poi, in una sorta di macabra rivendicazione del suo gesto, si è diretto subito alla scuola del figlio di 12 anni e lo ha fatto chiamare solo per annunciargli che era orfano di madre perché lui le aveva appena sparato. È l’inquietante ricostruzione degli spostamenti di Filippo Marraro, il 51enne autore del femminicidio della moglie Loredana Calì, 41 anni, avvenuto lunedì a Catenanuova in provincia di Enna, in Sicilia. Secondo gli inquirenti, prima ancora di chiamare i carabinieri per raccontare con freddezza quanto appena compiuto, l’uomo avrebbe deciso di raccontare tutto ai due figli avuti con la ex moglie, entrambi minorenni. Per primo è toccato al 12enne che di fronte a quella notizia sconvolgente è corso via inforcando il motorino parcheggiato davanti alla scuola col quale poi avrebbe vagato fino al pomeriggio. Con il ragazzo Marraro avrebbe dovuto partecipare al motoraduno organizzato dall’amico al quale poco dopo ha mandato un messaggio per informarlo della sua assenza proprio a causa dell’omicidio della ex moglie.
Poi è toccato alla figlia maggiore, una ragazza di 17 anni a cui il padre ha deciso di raccontare tutto con una telefonata , probabilmente solo perché era fuori città, in gita con la scuola in Puglia. “Ho ucciso la mamma, siete orfani” avrebbe dichiarato l’uomo ai figli” in una drammatica confessione.
In quel momento Filippo Marraro con molta probabilità aveva già deciso di costituirsi ma lo ha fatto solo ore dopo, sicuro che nel frattempo nessuno avrebbe scoperto il cadavere della donna nella casa di campagna dei genitori di lei dove l’aveva convinta ad andare per un incontro. Prima di chiamare il 112, infatti, il 51enne è tornato a casa per farsi una doccia, soffermandosi anche a parlare brevemente con una vicina a cui ha fatto la stessa confessione “Ho ammazzato Loredana”, aggiungendo però questa volta che “Filippo Marraro non passa per cornuto”. Un racconto che conferma ulteriormente il movente dietro l’efferato delitto. L’uomo non accettava che dopo 18 anni di convivenza la donna lo avesse lasciato e non voleva che lei vedesse altre persone. “La vendetta è un piatto freddo, più freddo è, e più si gusta” scriveva infatti il 51enne su Facebook, dichiarandosi già vedovo.
“Lo conoscevo poco, sono a Catenanuova solo da tre anni, ma in paese si sapeva che era violento con la moglie. Questa tragedia poteva essere evitata se Loredana avesse parlato e colto i segni” ha dichiarato il parroco del paese. In effetti la donna era andata anche dai carabinieri dopo la separazione per raccontare alcuni suoi comportamenti vessatori ma non ha sporto denuncia. Molti in realtà lo descrivono come ossessionato da quella separazione e soprattutto dalla possibilità che lei potesse rifarsi una vita con un altro tanto da arrivare ad aggredire un uomo che secondo lui aveva una relazione con la sua ex compagna.
Il femminicidio a Catenanuova, nelle immagini l’ex marito mentre sequestra Loredana Calì (Nuovo Sud – 3 aprile 2019)
I carabinieri hanno acquisito un video in cui si vede Filippo Marraro sequestrare la moglie Loredana Calì imponendole di salire nell’auto puntandole una pistola contro a Catenanuova, in provincia di Enna. Le immagini sono state registrate due giorni fa alcuni minuti prima che l’uomo ammazzasse la moglie.
La coppia era separata da alcuni mesi e ha due figli. L’uomo si è seduto nel sedile passeggeri posteriore e ha intimato alla donna di andare nella campagna dei genitori dove poi l’ha uccisa E’ stato l’ex marito a chiamare i carabinieri e a indicare il luogo dell’omicidio. Pare che in passato l’uomo si fosse reso responsabile di atti di violenza nei confronti della donna, che però non l’aveva mai denunciato.
Le immagini choc di Loredana con la pistola alla testa (FanPage – 3 aprile 2019)
A poche ore dal femminicidio di Loredana Calì, spuntano le spaventose immagini in cui il suo assassino, l’ex marito Filippo Marraro, la preleva di forza puntandole una pistola alla testa. La madre di due figli morirà di li a poco, sotto i colpi di quella stessa pistola nelle campagne di Enna. Marraro, reo confesso, ha detto di averla uccisa perché ‘aveva altri uomini’.
A quasi quarantotto ore dal femminicidio di Loredana Calì, a Enna, spuntano, pubblicate in esclusiva da ‘Futurapress’ le agghiaccianti immagini che la ritraggono pochi istanti prima di morire, quando l’ex marito la costringe a salire a bordo dell’auto, sotto la minaccia di una pistola. Sono fotogrammi spaventosi che raccontano una storia già scritta. Loredana, 41 anni, madre di due figli di 17 e 12 anni, sarà uccisa di lì a poco a colpi di pistola e il suo corpo abbandonato in campagna a Catenanuova, dove sarà proprio l’omicida Filippo Marraro, reo confesso a, condurre gli investigatori. “Frequentava altri uomini” dirà Marraro, titolare di una officina automobilistica agli inquirenti. I due non erano una coppia da molto tempo, ma Marraro non si dava pace. Già in passato l’uomo aveva avuto comportamenti violenti nei confronti di Loredana, ma lei non lo aveva mai denunciato. Poi, due giorni fa, in un momento di apparente freddezza, Marraro prende una pistola e la costringe a seguirlo per mettere in atto un’esecuzione in piena regola.
Agli amici, un desolato Marraro, spiegherà in un altrettanto agghiacciante messaggio audio che non può andare al raduno di moto di domenica prossima. “Ciao Peppe Click, non posso venire, ho ucciso mia moglie”, dice la sua voce nell’audio che ora è al vaglio delle forze dell’ordine. Tutto sembra raccontare di un delitto maturato e programmato con inesorabile ferocia da Marraro che non perdonava a quella moglie che non riusciva a chiamare ex, di essersi affrancata da lui. In questi giorni la comunità locale si è stretta intorno alla famiglia di Loredana e ai due figli, una ragazza e un ragazzo, ai quali era molto legata. Non appena l’autorità giudiziaria avrà rilasciato la salma verranno fissati i funerali.
L’autopsia: Loredana si difese con tutte le sue forze dall’ex marito (FanPage – 4 aprile 2019)
Loredana Calì, la donna uccisa a colpi di pistola tre giorni fa, il primo aprile, a Catenanuova (Enna) dall’ex marito Filippo Marraro, 51 anni, ha cercato di difendersi e sfuggire alla morte con tutte le sue forze. Oggi, nel giorno in cui avrebbe dovuto compiere 40 anni , è stato effettuato l’esame autoptico sul corpo della donna all’obitorio di Piazza Armerina. I colpi, esplosi da un revolver con la matricola abrasa, sono stati due. Uno ha raggiunto la vittima al collo, e potrebbe essere stato quello fatale, ed uno al petto, sparato probabilmente mentre Loredana era in ginocchio o a terra e implorava l’ex marito di lasciarla andare.
Si presume che Marraro abbia spinto a terra l’ex moglie prima di premere il grilletto per la seconda volta, probabilmente dopo averla afferrata per i capelli, come aveva fatto pochi minuti prima, ripreso da una telecamera privata, per costringerla sotto la minaccia della pistola a salire nella sua automobile.
Sull’omicidio di Loredana Calì emergono tuttavia altri particolari sconcertanti. L’uomo dopo avere sparato alla ex moglie, con ancora tre colpi in canna, si è recato nell’abitazione di una delle sorelle di Loredana, contro la quale nutriva un profondo rancore, con il probabile intento di uccidere anche lei, “rea” di essere intervenuta tante volte nei litigi della coppia. La donna fortunatamente non era in casa: tuttavia è stata lei la prima persona che ha chiamato per dirle che aveva ucciso la sorella.
Oggi, nel frattempo, c’è stato l’interrogatorio dell’assassino, che ha confermato le dichiarazioni rese subito dopo il delitto, spiegando passo passo la dinamica del delitto. Marraro avrebbe confermato di avere esploso due colpi, per essere sicuro che Loredana fosse morta. “Stavo male – ha detto durante l’interrogatorio – ero angosciato ed in ansia. Ero stanco di sentirmi osservato e di essere trattato come un cornuto”.
La prima moglie dell’omicida: “Al posto di Loredana potevo esserci io” (La Sicilia – 5 aprile 2019)
«So che al posto di Loredana avrei potuto esserci io». Donatella Mirabella, prima moglie di Filippo Marraro, è certa che anche lei sarebbe finita uccisa se non avesse lasciato un uomo la cui personalità violenta emerge sempre più, a distanza di 4 giorni dall’omicidio della compagna Loredana Calì. «E’ terribile che Loredana nel giorno in cui doveva festeggiare i suoi 40 anni, fosse su un tavolo dell’obitorio. Io con quel uomo ho passato l’inferno – aggiunge Donatella Mirabella – e mi ha perseguitata per sette anni, dopo la separazione. Ha smesso solo quando ha incontrato la donna che adesso ha ucciso. Ha tolto la madre ai suoi figli ai quali ha distrutto la vita».
Dal matrimonio tra Marraro e Donatella, oggi felicemente sposata con un uomo che, dice, le ha ridato la gioia di vivere, è nato un figlio, oggi ventiseienne, che alle telecamere della Rai ha dichiarato che non perdonerà mai il padre per quello che ha fatto a Loredana che considerava una seconda mamma.