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Filippo Pagano, 72 anni, padre e nonno. Uccide la moglie e ferisce il figlio a colpi di revolver, poi tenta il suicidio

Fiumicino (Roma), 8 Agosto 2014


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Spara a moglie e figlio, poi tenta di uccidersi
Non sopportava più le continue discussioni tra il figlio e la ex nuora, le accuse di una presunta relazione con la donna molto più giovane di lui. Così ieri pomeriggio, pochi minuti dopo le 14, ha impugnato la pistola che aveva in un cassetto per sistemare «a modo suo» una situazione divenuta ormai insostenibile. Sceso al piano di sotto del villino che avevano diviso per viverci tutti insieme, ha premuto il grilletto contro il figlio, nonostante i nipotini di 11 e 3 anni nell’altra stanza. Poi, mentre l’uomo lo inseguiva dolorante nel tentativo di disarmarlo, è salito di nuovo al piano dove viveva con la moglie, per sorprenderla a letto. A lei, pare da tempo malata, ha sparato alla tempia uccidendola sul colpo. Freddo e spietato, nonostante le urla del figlio sanguinante, è quindi corso in garage per mettere fine alla sua stessa vita, logorata dalla sofferenza. Con l’arma che deteneva legalmente, una pistola a tamburo ora al vaglio delle analisi balistiche, ha tentato di uccidersi sparandosi in bocca. La tragedia familiare, ieri pomeriggio, in una tranquilla villetta al civico 16 di via Silvio Angelucci, a Fiumicino. Gli agenti del Commissariato di via Portuense, intervenuti sul posto insieme ai colleghi di Ostia, stanno lavorando senza sosta per capire le ragioni del raptus di Filippo Pagano, 72 anni, mai un problema con la giustizia.
Forse sfinito dalla malattia della moglie 68enne, Maria Ferrara, forse provato dalle continue liti tra il figlio e la ex nuora, separati ma conviventi per i due figli, ha impugnato la pistola per sterminare la famiglia che tre anni fa gli aveva regalato l’ultima nipotina. Ha premuto il grilletto una sola volta contro il figlio, colpendolo a distanza sulla spalla, per poi uccidere la moglie malata, riservando l’ultimo colpo per se stesso. A rovinargli il piano la corsa di un’ambulanza chiamata dai vicini, allarmati dagli spari: ora lotta tra la vita e la morte nel reparto di terapia intensiva del San Camillo dove è arrivato in elicottero da piazzale Mediterraneo, a Ostia.
Il figlio 32enne, Manuel, anche lui incensurato, è stato invece trasportato al pronto soccorso del Grassi per la profonda ferita alla spalla. Sottoposto ad un intervento chirurgico per estrarre il proiettile, è sempre rimasto cosciente e non è in pericolo di vita. Come una furia, naturalmente sotto shock, avrebbe inveito contro la ex, Maria Dolente, insultata più volte davanti agli agenti: «Tanto lo devono sapè tutti quanto sei troia, da dieci anni hai fatto perde la brocca a mi padre. Hai visto? Mi hai rovinato la vita».
Disperate le condizioni del padre, accusato di omicidio. Gli investigatori, agli ordini di Fabio Abis, stanno scandagliando la vita dell’anziano alla ricerca del movente di una tragedia che ha lasciato sgomento un intero Comune. Importanti saranno anche le dichiarazioni del figlio, vittima insieme alla madre di una follia improvvisa e in crisi con il padre per una presunta relazione con la ex moglie.

72enne di Fiumicino ferisce il figlio uccide la moglie e tenta il suicidio. È ricoverato in fin di vita al “San Camillo”
È accaduto poco dopo le 15 di questo pomeriggio, 8 Agosto, a Isola Sacra di Fiumicino in un appartamento di Via Silvio Angelucci 16, dove Filippo Pagano, di 72 anni, al culmine dell’ennesima lite con il figlio 45enne, ha perso la testa ed ha fatto fuoco ferendo il figlio, uccidendo la moglie e tentando di togliersi la vita. A dare l’allarme sono stati i vicini i quali, dopo aver sentito gli spari, almeno quattro, hanno chiamato il 113 e un’ambulanza. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 ed una Volante della Polizia di Stato.
Da una prima ricostruzione effettuata dagli agenti di Fiumicino, sembra che il padre, a seguito dell’ennesimo litigio con il figlio, abbia preso una pistola e abbia rincorso il figlio che si era nascosto in bagno. L’uomo avrebbe aperto il fuoco attraverso la porta a vetri ferendo il figlio ad una spalla. Poi si sarebbe diretto in camera da letto, dove la moglie, Maria Ferrara di 68 anni, era sul letto malata, ed avrebbe aperto nuovamente il fuoco uccidendola per poi puntare l’arma contro di sé premendo ancora il grilletto.
Non si conosce al momento la gravità delle condizioni dell’autore del folle gesto, ricoverato all’Ospedale “S. Camillo” di Roma. Mentre meno gravi dovrebbero essere le condizioni del figlio, ferito ad una spalla e ricoverato presso l’Ospedale “Grassi” di Ostia. La Polizia sta indagando per giungere ad una ricostruzione attendibile di quanto accaduto.

[AGGIORNAMENTO] Secondo una prima ricostruzione della Polizia, che ha effettuato un lungo sopralluogo sulla scena del crimine avvalendosi della polizia scientifica, all’origine della furiosa esplosione di follia ci sarebbe stata una lite tra padre e figlio, quest’ultimo separato da una donna di 41 anni, madre di due bambini, che vive nella stessa palazzina. Il 32enne accusava il padre di insidiare la sua ex e al culmine della discussione, l’anziano genitore avrebbe impugnato il revolver calibro 9, una delle due pistole che deteneva in casa, e avrebbe sparato ferendo ad una spalla il figlio che si sarebbe poi rifugiato in bagno per scampare alla furia omicida del padre. Subito dopo il 72enne si è diretto in camera da letto freddando la moglie, malata da tempo, con un solo colpo. Infine avrebbe rivolto l’arma contro di sé esplodendo un colpo alla tempia. Gli investigatori del commissariato di Fiumicino, diretti dal dr. Fabio Abis, hanno interrogato amici e conoscenti della famiglia, e anche la “ragion del contendere” al fine di ricostruire l’accaduto e capire cosa abbia scatenato la follia omicida del pensionato.


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