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Saman Abbas, 18 anni. Dopo aver denunciato i genitori, scompare. Strangolata dai familiari, il suo corpo viene ritrovato un anno e mezzo dopo.

Novellara (Reggio Emilia), 1 Maggio 2021


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Saman Abbas, è suo il corpo trovato a Novellara: identificata grazie ad anomalia dei denti (SkyTg24 – 4 gennaio 2023)
L’avvocato Barbara Iannucelli: “L’osso ioide è fratturato nella parte sinistra e sono necessari accertamenti istologici per stabilire se pre o post mortem”, circostanza che avvalorerebbe l’ipotesi di strangolamento. La ragazza di origine pachistana era scomparsa nella notte del 30 aprile 2021, il 10 febbraio inizerà il processo a carico di 5 familiari fra cui i genitori
Il cadavere ritrovato il 18 novembre 2022 a Novellara è Saman Abbas. “È stata identificata da un’anomalia dentaria, grazie a foto e video”, riferisce l’avvocato Barbara Iannucelli, che assiste l’associazione “Penelope” ed è parte civile nel processo che a febbraio inizierà a carico di cinque familiari della giovane pachistana, scomparsa la notte del 30 aprile 2021. “L’osso ioide è fratturato nella parte sinistra e sono necessari accertamenti istologici per stabilire se pre o post mortem”, continua l’avvocato. La frattura dell’osso, nella parte anteriore del collo, avvalorerebbe l’ipotesi di strangolamento, come aveva detto anche il fratellino durante l’incidente probatorio. Non sono però concluse le operazioni sul corpo, presiedute dai periti Cristina Cattaneo, anatomopatologa e dall’archeologo forense Dominic Salsarola. Sarà necessaria la nomina di altri esperti: un genetista, per i riscontri sul Dna e un tossicologo. E per questo sarà fissata un’ulteriore udienza e i difensori degli indagati, delle parti civili e la Procura potranno nominare propri consulenti di parte. Difficile, in ogni caso, che gli accertamenti possano essere definiti prima dell’inizio del dibattimento, il 10 febbraio.
Il ritrovamento e le accuse alla famiglia. Il corpo, quasi integro e con ancora i vestiti, era stato esumato il 27 novembre 2022. A indicare il luogo dell’occultamento era stato Danish Hasnain, lo zio della ragazza, ritenuto dagli investigatori l’esecutore materiale del delitto compiuto perché Saman si era opposta a un matrimonio combinato con un cugino in patria. Assieme a lui sono imputati anche i cugini di Saman, Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, questi tre tutti in carcere a Reggio Emilia, oltre ai genitori Shabbar Abbas – arrestato in Pakistan e in attesa dell’udienza sull’eventuale estradizione – e Nazia Shaheen, quest’ultima ancora latitante. Sono tutti e cinque imputati per omicidio premeditato, sequestro di persona e soppressione di cadavere, dopo essere stati rinviati a giudizio dal tribunale di Reggio Emilia che li attende il 10 febbraio, quando comincerà il processo in dibattimento.

 

Saman Abbas: la scomparsa, il ritrovamento del corpo, le condanne ai familiari. LA STORIA (Sky Tg24 – 19 dicembre 2023)
La 18enne è sparita da Novellara (Reggio Emilia) tra il 30 aprile e l’1 maggio 2021. I sospetti sono presto caduti sulla famiglia. Lo zio Danish Hasnain e i cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq sono stati arrestati all’estero. Nel novembre 2022 arrestato in Pakistan il padre Shabbar Abbas, mentre la madre Nazia Shaheen è latitante. Nello stesso mese trovati resti umani a Novellara: il 4 gennaio 2023 la conferma dell’identità. Il 19 dicembre la sentenza: ergastolo ai genitori, 14 anni allo zio, assolti i cugini

I SOSPETTI
La giovane pakistana, secondo chi indaga, sarebbe stata presumibilmente uccisa dai familiari per essersi opposta alle nozze forzate con un cugino in patria. Saman era arrivata in Italia dal Pakistan nel 2016. Il 5 maggio 2021 i carabinieri hanno suonato a casa della ragazza dopo aver ricevuto una denuncia di sparizione da parte di Saqib e non l’hanno trovata

LE NOZZE COMBINATE
La vicenda, però, era iniziata già circa un anno prima, quando Saman, ancora 17enne, si era rivolta ai servizi sociali per denunciare i genitori per maltrattamenti e per il reato di induzione al matrimonio. La giovane non voleva accettare le nozze combinate, decise dalla famiglia, con un cugino in Pakistan e si rifiutava di indossare il velo islamico

LE INDAGINI
Il 5 maggio 2021 i carabinieri sono andati nella casa degli Abbas, davanti all’azienda agricola dove lavorava il padre di Saman, Shabbar. I genitori però non c’erano e gli agenti erano riusciti a parlare solo con il fratello minorenne della ragazza e con lo zio Danish. I due hanno raccontato che Saman e i genitori erano dovuti rientrare in Pakistan a causa di una zia che stava male

I GENITORI
A metà maggio, una registrazione delle telecamere dell’aeroporto di Milano Malpensa mostra le immagini dei coniugi Abbas prima di imbarcarsi su un volo per il Pakistan il 1° maggio 2021, poche ore dopo il presunto omicidio. Con loro non c’è Saman, la ragazza non risulta neanche nella lista d’imbarco, mentre i titoli di viaggio dei genitori erano stati acquistati dallo zio Danish tra il 27 e il 29 aprile

GLI INDAGATI
Intanto, il padre di Saman, raggiunto telefonicamente in Pakistan da Il Resto del Carlino, dice che la figlia è in Belgio e che il 10 giugno sarebbe tornata in Italia per chiarire le cose. Gli inquirenti continuano a indagare e il 7 giugno 2021 viene ufficializzata l’iscrizione nel registro degli indagati di 5 familiari della giovane per omicidio in concorso e occultamento di cadavere

LO ZIO E I CUGINI
Oltre ai genitori, nel registro degli indagati ci sono lo zio Danish Hasnain e 2 cugini della ragazza: Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq. Un filmato del 29 aprile mostra 3 persone incappucciate, che si ritiene fossero i tre parenti di Saman, andare con un secchio, una pala e un piede di porco verso l’azienda agricola dove lavorano gli Abbas poco dopo le 19.30. Per gli investigatori avrebbero scavato la buca dove, il giorno successivo, avrebbero stati messo i resti della 18enne. Per i tre, ormai irreperibili, scatta un mandato di arresto europeo

LA CONFERMA
Il 4 gennaio 2023 arriva la conferma: il corpo è quello di Saman Abbas. “È stata identificata da un’anomalia dentaria, grazie a foto e video”, riferisce l’avvocato Barbara Iannucelli. “L’osso ioide è fratturato nella parte sinistra e sono necessari accertamenti istologici per stabilire se pre o post mortem”, continua l’avvocato. La frattura dell’osso, nella parte anteriore del collo, avvalorerebbe l’ipotesi di strangolamento


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