Gianfranco Guerrieri, 49 anni, falegname, padre. Uccide la moglie con una botta in testa e si impicca
Lucera (Foggia), 30 Aprile 2006
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Lucera . Disperato uccide, poi si impicca (Gazzetta del Mezzogiorno – 1 maggio 2006)
Un uomo di 49 anni, Gianfranco Guerrieri, commerciante di Lucera, ha ucciso la propria moglie, Amalia Laborragine, di 42 anni, e si è poi tolto la vita impiccandosi ad una scalinata all’interno della propria abitazione. A scoprire i cadaveri dei due coniugi è stato il loro figlio di 21 anni quando è rincasato ieri notte alle 23.40.
Il ragazzo ha immediatamente chiamato il 118 nella speranza che i suoi genitori fossero ancora vivi, ma è stato inutile. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Lucera i quali hanno constatato che la donna sarebbe stata colpita alla testa con un corpo contundente che ne avrebbe causato la morte. Il marito si sarebbe impiccato subito dopo. Secondo quanto hanno accertato gli investigatori, tra i due da qualche tempo c’erano forti tensioni probabilmente anche a causa di gravi difficoltà economiche. In particolare pare che il negozio di loro proprietà fosse ormai sull’orlo della chiusura.
Secondo quanto hanno accertato i carabinieri, i litigi negli ultimi tempi si erano fatti sempre più frequenti a causa della situazione economica familiare disastrosa; difficoltà le cui cause Gianfranco Guerrieri, falegname che lavorava presso il centro psichiatrico Don Uva di Foggia, attribuiva alla moglie. Lei gestiva un negozio di articoli da regalo e bomboniere, adiacente alla loro abitazione.
Ieri sera, dopo l’ennesimo litigio, Guerrieri avrebbe colpito alla nuca la moglie con un attrezzo agricolo simile a una roncola, provocandole una profonda ferita e procurandole la frattura della prima vertebra. La morte, avvenuta presumibilmente tra le 22,30 e le 23,00 è stata quasi immediata. Subito dopo l’uomo si è impiccato legando la corda alla ringhiera del soppalco della sua abitazione, a poca distanza dal cadavere di sua moglie.
La coppia lascia due figli una di 22 anni e l’altro di 21. E’ stato proprio quest’ultimo a scoprire la tragedia quando ha fatto rientro a casa. Le indagini sono coordinate dal pm Antonio Laronga della Procura di Lucera; i carabinieri hanno posto sotto sequestro l’abitazione e vario materiale trovato all’interno della casa e del negozio. Forse già domani gli investigatori dell’Arma ritorneranno nell’appartamento per ulteriori e più approfonditi controlli, anche se ormai non vi sono dubbi sulle circostanze della tragedia.