Sabrina Panzonato, 52 anni, infermiera, mamma. Accoltellata dal marito, fugge in strada ma viene raggiunta da due colpi di pistola
Mira (Venezia), 17 Agosto 2017
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Omicidio-suicidio a Mira, l’agente e l’infermiera: dall’amore ai litigi
La barca e la pesca erano le sue passioni. Persino la foto profilo di whatsapp era dedicata a quel legame forte con il mare, figlio probabilmente anche delle sue origini calabresi. E poi c’era il lavoro. Perché Luigi Nocco, ispettore capo della polizia di Stato, capo della seconda sezione immigrazione della questura di via Nicolodi a Marghera, durante la sua carriera si era guadagnato sul campo il rispetto dei colleghi.
Tanto spigliato e brillante a livello professionale, tanto riservato per quanto riguarda la sfera privata. Dei colleghi, infatti, quasi nessuno sapeva che il suo matrimonio stava arrivando a un vicolo cieco. «Sapevamo che c’era stato qualche litigio – aggiunge un amico – ma sembravano quelle scaramucce innocue che si vedono in tutte le famiglie». Senza contare che Luigi non aveva certo la nomea del violento: con le pistole, in particolare, non aveva mai avuto feeling.
«UNA FAMIGLIA TRANQUILLA» Eppure ha premuto il grilletto contro la madre dei suoi figli Sabrina Panzonato era un’infermiera all’ospedale All’Angelo di Mestre. Ieri, le sue colleghe di reparto, in Neurologia, non sono riuscite a parlare d’altro. «L’Azienda sanitaria tutta – ha scritto in una nota l’Ulss 3 – è vicina nel lutto ai familiari e al reparto, dove dal 1995 Sabrina prestava il suo servizio con competenza, dedizione ed entusiasmo sempre vivi negli anni della professione»…
Commozione per l’addio a Sabrina e Luigi: “Non possiamo giudicare quanto successo”
I funerali del poliziotto e dell’infermiera di Dogaletto sono stati celebrati a Marghera giovedì mattina. Chiesa piena durante le esequie, chiusa a flash dei fotografi e telecamere. La comunità stretta nel dolore, nel giorno dell’ultimo saluto. Una folla di persone che ha prima atteso commossa l’arrivo delle bare, poi è entrata in chiesa, per assistere ai funerali di Luigi Nocco e della moglie Sabrina Panzonato, celebrati giovedì mattina alle 10.30, nella parrocchia di San Michele Arcangelo a Marghera. In forma congiunta, nonostante il tragico omicidio-suicidio consumatosi all’interno della coppia di Dogaletto.
Presenti alle esequie, oltre a parenti e amici, anche il sindaco di Mira, Marco Dori, e il presidente della municipalità di Marghera, Gianfranco Bettin, nonché agenti della questura e colleghi della donna, che lavorava all’ospedale dell’Angelo. Si è trattata di una cerimonia volutamente chiusa a flash e telecamere, spenti anche gli altoparlanti sul piazzale esterno della chiesa. “Non possiamo giudicare quello che è successo – ha dichiarato il parroco durante l’omelia – Dobbiamo essere uniti nel dolore, e stare vicino ai figli di Luigi e Sabrina”.
L’OMICIDIO-SUICIDIO. Tutto è successo in pochi secondi, in quel terribile giovedì di sangue. Al culmine di un litigio, Luigi Nocco, in forza alla questura di Venezia, ha estratto un coltello, ferendo la moglie Sabrina. La donna è quindi scesa sul vialetto antistante casa per scappare e chiedere aiuto. Nella corsa è inciampata e caduta, e a quel punto il marito ha proseguito nel suo intento omicida, uccidendo la coniuge con un solo colpo di pistola. Subito dopo ha rivolto l’arma verso se stesso, sparando di nuovo e morendo a sua volta.
Giovedì funerale unico di Sabrina e Luigi
La cerimonia alle 10.30 nella chiesa di San Michele a Marghera. Il fratello della vittima: «Grazie per l’affetto dimostrato»
I genitori di Luigi Nocco, papà Paolo, mamma Maria e due fratelli si sono stretti in un rigoroso riserbo dopo il dramma familiare vissuto. Ma la preoccupazione di tutti è ora quella di garantire un futuro ai due figli della coppia rimasti orfani dopo l’omicidio-suicidio. Figli che per il momento sono stati affidati in modo temporaneo ai famigliari materni.
I genitori di Sabrina al momento in cui si è verificata la tragedia si trovavano al mare proprio con i nipoti. «Questa mattina (ieri, ndr)», spiega il fratello di Sabrina, Maurizio, «è arrivato il via libera della magistratura e abbiamo deciso in accordo con la famiglia Nocco di fare una unica cerimonia funebre per i due coniugi a Marghera. In questi giorni un intero quartiere si è stretto intorno a noi e siamo davvero contenti di tutto questo affetto che si è manifestato.
Al funerale unico che si terrà giovedì nella chiesa di San Michele per Sabrina e Luigi, parteciperanno centinaia di persone: oltre ai famigliari anche tantissimi amici e colleghi di Sabrina e di Luigi Nocco». La casa in cui viveva la famiglia Nocco in via Trieste a Dogaletto di Mira, che era di proprietà dei coniugi, è chiusa e sotto sequestro da parte della magistratura, e solo fra qualche tempo potrà essere a disposizione come bene dei ragazzi non hanno la maggiore età. Dopo l’estremo saluto Sabrina Panzonato sarà sepolta nel cimitero di Marghera. I famigliari di Sabrina continuano intanto ad interrogarsi, se qualche segnale di disagio all’interno della coppia potesse essere intercettato.