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Marina Zuccarello, 55 anni, impiegata in laboratorio, mamma. Sgozzata dall’ex fidanzato della figlia

Misterbianco (Catania), 30 Luglio 2016


Titoli & Articoli

Un pugliese ha confessato di aver sgozzato Marina Zuccarello in Sicilia (News Puglia – 31 luglio 2016)
Ha confessato il delitto: “sì sono stato io ad ammazzare la madre della mia ex fidanzata”. Lui è pugliese: Agostino Siciliano, 28 anni, di Taranto. Si è spostato dalla Puglia per andare in Sicilia e convincere la donna a non osteggiare il fidanzamento la sua figlia ma la discussione è diventata violenta e si è conclusa con l’assassinio di Marina Zuccarello, 55 anni, trovata sgozzata nella sua abitazione di campagna a Madonna degli Ammalati, una frazione di Misterbianco, nel Catanese. Gli inquirenti hanno puntato le indagini soprattutto sul pugliese e lui, dopo una giornata di latitanza, si è costituito in una stazione dei carabinieri della Calabria. E’ in stato di fermo con l’accusa di omicidio volontario.
La figlia della vittima e Siciliano si erano conosciuti su internet. Il fidanzamento si è poi interrotto e questo ha mandato il tilt il pugliese che più volte, ma invano, ha tentato di riallacciare un rapporto. Nel confessare l’omicidio il giovane tarantino si è però giustificato dichiarando ai carabinieri di non aver avuto mai l’intenzione di uccidere colei che sarebbe potuta diventare sua suocera. Siciliano si è difeso affermando che si è trattato di legittima difesa: sono stato aggredito e mi sono difeso. L’ha ammazzata usando un coltello trovato in cucina.
“Ho fatto una sciocchezza, una grossa sciocchezza” aveva detto trovando in strada alcuni amici dopo l’omicidio. Non una parola invece aveva speso l’assassino per chiedere i soccorsi sanitari oppure l’intervento delle forze dell’ordine. A dare l’allarme, infatti, è stato il marito della vittima: Salvatore Palazzolo, di 65 anni. Si è accordo che la moglie era morta perché l’ha trovata sgozzata sul pavimento di casa. Lui, un bidello, non c’era perché si era allontanato dalla casa di villeggiatura per comprare giornale e sigarette. Nell’abitazione non c’era neppure la figlia più grande dei coniugi Palazzolo. Aveva preferito restare nella casa che la famiglia ha in paese, a Misterbianco, dove la vittima lavorava in un laboratorio di analisi chimiche. L’ex fidanzata dell’omicida, invece, era in un campeggio del Messinese. E pensare che oggi, domenica, Marina Zuccarello aveva programmato di andare in gita al mare con il marito e alcuni amici. Invece è all’obitorio.

 

Un caffè e una lite violenta prima dell’omicidio di Marina Zuccarello (La Sicilia – 1 agosto 2016)
Ecco chi è Agostino Siciliano, l’uomo di 32 anni che sabato scorso ha ucciso, sgozzandola, la sua ex suocera Marina Zuccarello. I carabinieri del Comando provinciale di Catania hanno diffuso la sua foto, svelando il volto di un assassino che poche ore dopo il delitto avrebbe riconosciuto di “aver fatto una sciocchezza”. Ma quello che si è consumato nella villetta di Madonna degli Ammalati, a Misterbianco, è stato tutt’altro che una sciocchezza. Una donna di 55 anni, trovata senza vita, sgozzata, uccisa dopo un caffè e una lite. Siciliano, laureato in ingegneria e originario di Taranto dove vive, voleva incontrare la vittima per convincerla a non opporsi al suo  rapporto con la figlia più piccola della Zuccarello. La relazione era già finita da alcuni mesi, ma l’uomo si era probabilmente convinto che avrebbe potuto avere un sostegno dalla madre dell’ex fidanzata conosciuta su Internet e con la quale era stato due anni. L’omicida aveva atteso sin dalle quattro del mattino, che uscisse il marito della vittima, Salvatore Palazzolo, per affrontare la donna.
Non era quello di sabato il primo tentativo di riconciliazione, in quanto pare che l’omicida tra maggio e giugno era ritornato in Sicilia per incontrare il papà  ma senza riuscire a riallacciare il rapporto con la figlia. Probabilmente gli scatti d’ira del giovane e gli atteggiamenti violenti avevano fatto emergere il lato nascosto dell’assassino che aveva convinto sia la sua ex ragazza che l’intero nucleo familiare ad interrompere questo rapporto.
Sicuramente la discussione, sabato mattina, con la vittima all’interno della casetta di campagna si sarà accesa. Lo dimostrano il tavolo spostato, il fornellino a terra e un recipiente da cucina rotto che potrebbe essere la prima arma con cui è stata colpita la Zuccarello, forse anche dopo aver sorbito un caffè, dal momento che la macchinetta è stata trovata accesa. Il fendente alla gola, però, non lascia dubbi sulle intenzioni dell’omicida, sia per la lunghezza del taglio che per la profondità dello stesso che gli ha troncato le arterie. Il giovane, infatti, quando i carabinieri lo hanno trovato in provincia di Cosenza, aveva gli abiti sporchi di sangue, così come li aveva il signor Palazzolo nel tentativo di soccorrere la moglie appena aperta la porta di casa. Questa mattina è stata effettuata l’autopsia.

Commozione per l’addio a Marina|”Nessuno può sopprimere la vita” (Blog Sicilia – 6 agosto 2016)
Folla e commozione ieri a Misterbianco dove è stato reso l’ultimo saluto a Marina Zuccarello, la 55enne uccisa sabato scorso nella sua abitazione di villeggiatura. Nella chiesa madre della cittadina dell’hinterland tutti, a partire dal sindaco Nino Di Guardo, si sono stretti attorno alla famiglia della vittima che a Misterbianco era molto conosciuta.
“La vita è un bene così immenso che nessuno può permettersi di sopprimerla”, ha detto nel corso dell’omelia padre Giovanni Condorelli, parroco della matrice. Distrutti dal dolore il marito della donna, Salvatore Palazzolo e le figlie, ai quali il sindaco Di Guardo (che indossava la fascia tricolore in rappresentanza di tutta la comunità misterbianchese) ha garantito la vicinanza della città per una tragedia così grande Intanto i primi esiti dell’autopsia confermano che Marina Zuccarello è stata colpita con una coltellata alla gola. Sul corpo della donna sono stati riscontrati anche degli ematomi. Ad ucciderla è stato l’ex fidanzato di una delle figlie


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