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Maria Rosaria Troisi, 37 anni, casalinga e catechista, mamma. Sgozzata dal marito

Battipaglia (Salerno), 20 Settembre 2023


Titoli & Articoli

Maria Rosaria Troisi uccisa dal marito Marco Aiello: femminicidi, è strage senza fine (Today – 21 settembre 2023)
L’omicidio della giovane donna, 37 anni, sarebbe avvenuto al termine di un litigio, pugnalata fatale alla giugulare. I due figli minorenni della coppia sarebbero stati fatti uscire di proposito dalla casa dal padre, 40 anni, prima del delitto
Aveva 37 anni Maria Rosaria Troisi, casalinga e catechista: è stata uccisa ieri, mercoledì 20 settembre, dal marito a Battipaglia, in provincia di Salerno. Marco Aiello, idraulico 40enne, è stato fermato per omicidio volontario. L’omicidio sarebbe avvenuto al termine di un litigio, pugnalata fatale alla giugulare. Sul posto, i carabinieri e i Ris per i rilievi, oltre ai i sanitari del 118 che non hanno potuto far altro che constatare il decesso della vittima: indagini in corso.
Femminicidio a Battipaglia nella frazione Lago. La tragedia è avvenuta nella villetta di via Flavio Gioia nella frazione Lago, zona di case vacanze. I militari sono stati chiamati dallo stesso Aiello. I due figli minorenni della coppia sarebbero stati fatti uscire di proposito dalla casa dal padre prima del delitto. Circostanza che, se sarà confermata, aggraverebbe la posizione di Aiello. Non è ancora chiaro però se l’uomo abbia allontanato i bambini “solo” per non farli assistere a una lite, che è poi improvvisamente degenerata, oppure se l’allontanamento dei figli sia stato un gesto premeditato, perché non voleva che assistessero alla morte della loro madre. Ci sono ancora vari aspetti da chiarire sulla dinamica dell’omicidio. I bambini, che frequentano le scuole elementari, sono stati affidati momentaneamente a dei parenti. L’intera cittadina della Piana del Sele è sconvolta per quanto accaduto: “Una famiglia tranquilla, lei casalinga, lui fontaniere come il padre, delle brave persone”, dicono i vicini. La salma della donna si trova attualmente all’obitorio dell’ospedale di Battipaglia: è stata disposta l’autopsia sul corpo di Maria Rosaria Troisi.
La sindaca: “Donne, denunciate le situazioni di pericolo”. La sindaca di Battipaglia, Cecilia Francese, ha commentato così il femminicidio: “Si tratta di un fatto gravissimo. Quella scia di sangue che ogni anno vede la morte di decine e decine di donne, spesso uccise dai propri mariti, compagni o comunque persone di famiglia, ha lasciato la sua impronta anche a Battipaglia. Un dramma. Questo è il momento del dolore e della vicinanza alla famiglia e in particolare ai figli della coppia”.
“Le istituzioni locali – continua – saranno vicine alla famiglia. Per il resto l’invito che continuiamo a rivolgere in modo pressante a tutte le donne è quello di denunciare senza esitare le situazioni di pericolo, le minacce e le violenze di cui sono vittime. Il Comune si è organizzato con strutture per dare una accoglienza alle donne che devono allontanarsi dalle famiglie per sottrarsi a situazioni di rischio. Così come l’amministrazione è pronta a costituirsi parte civile in ogni procedimento giudiziario a danno di chi usa violenza in qualsiasi forma alle donne”.
81 donne uccise da inizio 2023 Femminicidi senza tregua, è una strage quasi quotidiana da nord a sud. 81 donne uccise da inizio anno in Italia, 66 in ambito familiare, 41 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner; rispetto allo stesso periodo del 2022 cresce il numero degli eventi violenti.

Addio a Maria Rosa Troisi, il cordoglio della sua comunità: “Distrutti per questa tragica morte” (Salerno Today – 21 settembre 2023)
Anche Solofra si unisce al dolore per la morte di Maria Rosa Troisi, 37enne originaria del centro irpino uccisa dal marito, Marco Aiello. La donna si era trasferita a Battipaglia da circa 10 anni, dopo il matrimonio con Aiello.
Fra i messaggi di cordoglio quello del sindaco di Solofra,Nicola Moretti: “Ricordo la giovanissima Maria Rosa, abitava nelle case popolari del nostro comune. Siamo distrutti per questa tragica morte. Maria Rosa era una ragazza dolce e solare. Siamo vicini ai familiari in queste tragiche ore. Il nostro pensiero in queste ore strazianti è rivolto soprattutto ai due bambini di Maria Rosa, che stanno vivendo questo tragico momento”.

 

Femminicidio a Lago di Battipaglia, la confessione del marito Marco Aiello: «L’ho uccisa perché mi tradiva» (Open – 21 settembre 2023)
L’uomo ha ammesso di aver accoltellato alla gola la moglie Maria Rosaria Troisi, 37 anni, con la quale aveva avuto due figli di 8 e 10 anni
Affermazioni incerte e difficili da verificare. Ai carabinieri che raccoglievano la sua confessione, Marco Aiello ha raccontato di aver ucciso la moglie Maria Rosaria Troisi perché lei gli aveva confessato un tradimento.
Le sue dichiarazioni andranno verificate, perché ora le indagini devono approfondire ogni aspetto, ma non spostano di una virgola quanto accaduto mercoledì 20 settembre a Lago di Battipaglia, sul litorale Salernitano. Un uomo di 38 anni, Aiello, ha ferito a morte la moglie con una coltellata alla gola. Poi ha chiamato i soccorsi, ma quando è arrivato il personale sanitario per la donna non c’era nulla da fare. Ennesima vittima delle violenze di genere. Il Viminale aveva appena stilato il report settimanale sui femminicidi – dall’1 gennaio al 2023 al 17 settembre – 80 vittime donne, di cui 65 uccise in ambito familiare e affettivo, 41 delle quali per mano del partner o ex partner. E già questa lista è da aggiornare con il nome di Maria Rosaria Troisi.
Due elementi, su tutti, attirano l’attenzione degli investigatori. In primo luogo, i carabinieri devono verificare una telefonata che l’uomo avrebbe effettuato – riferisce la Repubblica – prima dell’aggressione alla moglie, nella quale avrebbe esortato i militari a intervenire: «Correte, mia moglie mi vuole accoltellare». In secondo luogo, gli investigatori devono ricostruire quanto accaduto nei minuti precedenti alla lite che è culminata con l’omicidio della 37enne. Sembrerebbe infatti che i due figli di 8 e 10 anni della coppia non fossero in casa in quel momento perché Aiello li aveva accompagnati poco prima dai nonni paterni, che abitano a pochi passi dalla villetta in affitto nella quale i due coniugi si erano da poco trasferiti. Se così fosse, gli inquirenti potrebbero considerare anche l’ipotesi della premeditazione.
La confessione di Aiello. In queste ore si sta ricostruendo la vita familiare dei due coniugi. Al momento non risultano denunce pendenti fatte dalla donna nei confronti del marito, né viceversa. Aiello è stato sentito a lungo in caserma dai carabinieri dopo essere stato fermato. E ai militari del capitano Samuele Bileti avrebbe confessato immediatamente di aver commesso l’omicidio. L’uomo, un idraulico molto conosciuto in zona, avrebbe raccontato – secondo quanto riferisce il Gazzettino – di essersi licenziato lo scorso maggio, aver venduto la casa ed essersi trasferito nella frazione di Lago vicino ai suoi genitori. Lo avrebbe fatto perché sospettava di un tradimento da parte della moglie. La famiglia avrebbe poi trascorso le vacanze tra la Svizzera e Disneyland, e proprio durante quei giorni la 37enne, casalinga e catechista, avrebbe ammesso il tradimento. Questa è la versione di Aiello, dettata in stato confusionale agli investigatori, apparsa incerta e difficile da dimostrare. Senza che possa in nessun modo cambiare quanto successo: un uomo ha ucciso una donna, sua moglie e madre dei suoi due figli.

 

Definisce “bravo ragazzo” l’omicida di Maria Rosaria Troisi, il consigliere Clemente rinuncia alle deleghe e chiarisce (Salerno Today – 29 settembre 2023)
Alfieri: “Ora dobbiamo muoverci compatti per costruire valori di rispetto contro la cultura della violenza e far crescere i nostri territori e le comunità in un contesto sociale positivo
Avevano indirizzato al presidente della Provincia,Franco Alfieri, una lettera per chiedere la revoca delle deleghe all’Agricoltura e alle Politiche del Lavoro assegnate al consigliere Vincenzo Clemente, 21 consiglieri comunali salernitani guidati da Claudia Pecoraro che, ieri, ha anche chiesto un minuto di silenzio per Maria Rosa Troisi, vittima del femminicidio di Battipaglia. Il consigliere Clemente, infatti, intervenuto alla fiaccolata organizzata dal sindaco di Battipaglia Cecilia Francese, aveva definito l’omicida “bravo ragazzo, un lavoratore”.
Parla il consigliere Clemente: “Questa mattina per il profondo rispetto che ho sempre avuto nei riguardi delle Istituzioni, del Presidente della Provincia e del Consiglio Provinciale ho rimesso spontaneamente le deleghe all’agricoltura e alle politiche del lavoro nelle mani dello stesso Presidente Franco Alfieri che ringrazio per la fiducia in me riposta in questi due anni di consiliatura e per il rispetto personale e politico che, anche in detta triste vicenda, mi ha  mostrato. Ancora una volta ribadisco la mia ferma condanna contro ogni forma di violenza perpetrata in danno delle donne e ritengo che gli attacchi ricevuti nei giorni scorsi siano solo strumentali. Del resto  il mio pensiero sulla violenza e sul femminicidio è ben noto a chi mi conosce. Continuerò il mio mandato con la stessa serenità e passione, grazie, anche,  alla forza e alla fiducia trasmessami in questa triste vicenda dalle tantissime persone, uomini e donne, anche di colori politici opposti,  che mi hanno manifestato il loro affetto e la loro solidarietà.”
La posizione del presidente della Provincia “In merito alla questione del Consigliere Vincenzo Clemente, va detto che le dimissioni dal suo incarico sono un atto personale e spontaneo, non si possono imporre. – ha precisato Alfieri –  E io non sono un giudice che decide di punire o assolvere, non è questo il mio ruolo. Ma oggi ho accettato di buon grado la rinuncia spontanea del Consigliere Clemente alle deleghe all’Agricoltura e Politiche del lavoro. È un segnale e una dimostrazione di sensibilità. Ho apprezzato il gesto e penso che la cosa si possa chiudere qua. Ora dobbiamo muoverci compatti per costruire valori di rispetto contro la cultura della violenza e far crescere i nostri territori e le comunità in un contesto sociale positivo”, ha concluso il presidente della Provincia.
Alfieri sul femminicidio “La triste vicenda di Maria Rosa Troisi mi ha molto turbato perché ancora una volta una donna muore per mano di un suo compagno. Sei ancora quello della pietra e della fionda, uomo del mio tempo: ci ricorda Salvatore Quasimodo. – ha concluso Alfieri – È inaccettabile e sono profondamente convinto che azzerare la violenza contro le donne sia una battaglia culturale prioritaria per tutti noi, soprattutto per chi ha incarichi politici. La lotta al patriarcato, di cui è ancora intrisa la nostra società, alla disparità e agli stereotipi diffusi, la tutela della sicurezza e della serenità di tutte le donne, deve essere un baluardo di civiltà imprescindibile. Nel 2023 non possiamo tollerare nessuna forma di violenza di genere e urge costruire nuovi modelli culturali”.


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