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Marco Aiello, 38 anni, idraulico fontanista, padre. Porta i figli dai nonni e sgozza la moglie

Battipaglia (Salerno), 20 Settembre 2023


Titoli & Articoli

Femminicidio a Lago di Battipaglia, la confessione del marito Marco Aiello: «L’ho uccisa perché mi tradiva» (Open – 21 settembre 2023)
L’uomo ha ammesso di aver accoltellato alla gola la moglie Maria Rosaria Troisi, 37 anni, con la quale aveva avuto due figli di 8 e 10 anni
Affermazioni incerte e difficili da verificare. Ai carabinieri che raccoglievano la sua confessione, Marco Aiello ha raccontato di aver ucciso la moglie Maria Rosaria Troisi perché lei gli aveva confessato un tradimento.
Le sue dichiarazioni andranno verificate, perché ora le indagini devono approfondire ogni aspetto, ma non spostano di una virgola quanto accaduto mercoledì 20 settembre a Lago di Battipaglia, sul litorale Salernitano. Un uomo di 38 anni, Aiello, ha ferito a morte la moglie con una coltellata alla gola. Poi ha chiamato i soccorsi, ma quando è arrivato il personale sanitario per la donna non c’era nulla da fare. Ennesima vittima delle violenze di genere. Il Viminale aveva appena stilato il report settimanale sui femminicidi – dall’1 gennaio al 2023 al 17 settembre – 80 vittime donne, di cui 65 uccise in ambito familiare e affettivo, 41 delle quali per mano del partner o ex partner. E già questa lista è da aggiornare con il nome di Maria Rosaria Troisi.
Due elementi, su tutti, attirano l’attenzione degli investigatori. In primo luogo, i carabinieri devono verificare una telefonata che l’uomo avrebbe effettuato – riferisce la Repubblica – prima dell’aggressione alla moglie, nella quale avrebbe esortato i militari a intervenire: «Correte, mia moglie mi vuole accoltellare». In secondo luogo, gli investigatori devono ricostruire quanto accaduto nei minuti precedenti alla lite che è culminata con l’omicidio della 37enne. Sembrerebbe infatti che i due figli di 8 e 10 anni della coppia non fossero in casa in quel momento perché Aiello li aveva accompagnati poco prima dai nonni paterni, che abitano a pochi passi dalla villetta in affitto nella quale i due coniugi si erano da poco trasferiti. Se così fosse, gli inquirenti potrebbero considerare anche l’ipotesi della premeditazione.
La confessione di Aiello. In queste ore si sta ricostruendo la vita familiare dei due coniugi. Al momento non risultano denunce pendenti fatte dalla donna nei confronti del marito, né viceversa. Aiello è stato sentito a lungo in caserma dai carabinieri dopo essere stato fermato. E ai militari del capitano Samuele Bileti avrebbe confessato immediatamente di aver commesso l’omicidio. L’uomo, un idraulico molto conosciuto in zona, avrebbe raccontato – secondo quanto riferisce il Gazzettino – di essersi licenziato lo scorso maggio, aver venduto la casa ed essersi trasferito nella frazione di Lago vicino ai suoi genitori. Lo avrebbe fatto perché sospettava di un tradimento da parte della moglie. La famiglia avrebbe poi trascorso le vacanze tra la Svizzera e Disneyland, e proprio durante quei giorni la 37enne, casalinga e catechista, avrebbe ammesso il tradimento. Questa è la versione di Aiello, dettata in stato confusionale agli investigatori, apparsa incerta e difficile da dimostrare. Senza che possa in nessun modo cambiare quanto successo: un uomo ha ucciso una donna, sua moglie e madre dei suoi due figli.

Carabinieri e polizia mortuaria sul luogo dove un uomo di 38 anni ha ucciso a coltellate la moglie, sua coetanea, in località Lago di Battipaglia (Salerno), 20 settembre 2023.
ANSA/Massimo Pica

 

Femminicidio di Battipaglia, Marco Aiello prova a uccidersi nello stesso modo in cui ha tolto la vita alla moglie Maria Rosaria Troisi (Corriere del Mezzogiorno – 23 settembre 2023)
L’uomo,  mentre si trovava in una cella del reparto protetto della casa circondariale di Fuorni a Salerno, si è provocato una ferita alla laringe con un oggetto tagliente: è grave
Ha provato a togliersi la vita nello stesso identico modo con cui ha ucciso la moglie. Marco Aiello, il 38enne di Battipaglia, che mercoledì ha ucciso a coltellate la moglie Maria Rosaria Troisi nella loro casa di Battipaglia, ha usato un oggetto tagliente praticandosi un profondo taglio alla laringe. Era in una cella del reparto protetto della casa circondariale di Fuorni a Salerno. Le sue condizioni sono gravi. E’ stato trasferito immediatamente nell’Unità ospedaliera detenuti del “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno. Ora si sta cercando di capire come l’uomo sia riuscito ad entrare in possesso di un oggetto tagliente all’interno della cella.
Fiaccolata. Intanto questa sera a Battipaglia, alle 19,30, si svolgerà una fiaccolata in ricordo della vittima. Un corteo silenzioso partirà da Piazza Amendola e percorrendo via Mazzini, via Pastore, via Ferrovia raggiungerà Piazza Aldo Moro. Lungo il percorso, i commercianti, che sono invitati a partecipare simbolicamente, abbasseranno le saracinesche. L’iniziativa è stata organizzata dall’Amministrazione Comunale, con il supporto di numerose associazioni, parrocchie e scuole della città.

 

Femminicidio Battipaglia, Marco Aiello era stato in ospedale a maggio (L’occhio di Salerno – 25 settembre 2023)
Spuntano nuovi dettagli sul caso di Marco Aiello, l’idraulico che ha ucciso la moglie Maria Rosa Troisi a BattipagliaIl 40enne ha ucciso la donna nella mattinata di mercoledì 20 settembre con una coltellata al collo. L’uomo sarebbe già stato all’ospedale Ruggi di Salerno nei mesi scorsi come riportato dal quotidiano La Città oggi in edicola.
Femminicidio Battipaglia, Marco Aiello era stato in ospedale A maggio scorso,l’idraulico fu visitato dai medici del pronto soccorso dell’ospedale Ruggi di Salerno. I medici, in quell’occasione, gli avrebbero diagnosticato uno stato d’ansia. Ecco perché l’avvocato difensore dell’uomo spinge per una consulenza psichiatrica nei confronti del suo assistito.

 

Definisce “bravo ragazzo” l’omicida di Maria Rosaria Troisi, il consigliere Clemente rinuncia alle deleghe e chiarisce (Salerno Today – 29 settembre 2023)
Alfieri: “Ora dobbiamo muoverci compatti per costruire valori di rispetto contro la cultura della violenza e far crescere i nostri territori e le comunità in un contesto sociale positivo
Avevano indirizzato al presidente della Provincia,Franco Alfieri, una lettera per chiedere la revoca delle deleghe all’Agricoltura e alle Politiche del Lavoro assegnate al consigliere Vincenzo Clemente, 21 consiglieri comunali salernitani guidati da Claudia Pecoraro che, ieri, ha anche chiesto un minuto di silenzio per Maria Rosa Troisi, vittima del femminicidio di Battipaglia. Il consigliere Clemente, infatti, intervenuto alla fiaccolata organizzata dal sindaco di Battipaglia Cecilia Francese, aveva definito l’omicida “bravo ragazzo, un lavoratore”.
Parla il consigliere Clemente: “Questa mattina per il profondo rispetto che ho sempre avuto nei riguardi delle Istituzioni, del Presidente della Provincia e del Consiglio Provinciale ho rimesso spontaneamente le deleghe all’agricoltura e alle politiche del lavoro nelle mani dello stesso Presidente Franco Alfieri che ringrazio per la fiducia in me riposta in questi due anni di consiliatura e per il rispetto personale e politico che, anche in detta triste vicenda, mi ha  mostrato. Ancora una volta ribadisco la mia ferma condanna contro ogni forma di violenza perpetrata in danno delle donne e ritengo che gli attacchi ricevuti nei giorni scorsi siano solo strumentali. Del resto  il mio pensiero sulla violenza e sul femminicidio è ben noto a chi mi conosce. Continuerò il mio mandato con la stessa serenità e passione, grazie, anche,  alla forza e alla fiducia trasmessami in questa triste vicenda dalle tantissime persone, uomini e donne, anche di colori politici opposti,  che mi hanno manifestato il loro affetto e la loro solidarietà.”
La posizione del presidente della Provincia “In merito alla questione del Consigliere Vincenzo Clemente, va detto che le dimissioni dal suo incarico sono un atto personale e spontaneo, non si possono imporre. – ha precisato Alfieri –  E io non sono un giudice che decide di punire o assolvere, non è questo il mio ruolo. Ma oggi ho accettato di buon grado la rinuncia spontanea del Consigliere Clemente alle deleghe all’Agricoltura e Politiche del lavoro. È un segnale e una dimostrazione di sensibilità. Ho apprezzato il gesto e penso che la cosa si possa chiudere qua. Ora dobbiamo muoverci compatti per costruire valori di rispetto contro la cultura della violenza e far crescere i nostri territori e le comunità in un contesto sociale positivo”, ha concluso il presidente della Provincia.
Alfieri sul femminicidio “La triste vicenda di Maria Rosa Troisi mi ha molto turbato perché ancora una volta una donna muore per mano di un suo compagno. Sei ancora quello della pietra e della fionda, uomo del mio tempo: ci ricorda Salvatore Quasimodo. – ha concluso Alfieri – È inaccettabile e sono profondamente convinto che azzerare la violenza contro le donne sia una battaglia culturale prioritaria per tutti noi, soprattutto per chi ha incarichi politici. La lotta al patriarcato, di cui è ancora intrisa la nostra società, alla disparità e agli stereotipi diffusi, la tutela della sicurezza e della serenità di tutte le donne, deve essere un baluardo di civiltà imprescindibile. Nel 2023 non possiamo tollerare nessuna forma di violenza di genere e urge costruire nuovi modelli culturali”.


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