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Maria Chimenti, 55 anni, vicesindaca, imprenditrice, mamma. Uccisa a colpi di pistola dal marito che uccide anche i figli Claudio e Letizia

Sannicandro di Bari (Bari), 6 Maggio 2013

Nessuno ci crede, a Sannicandro non sono mai successe cose del genere. Lei aveva tanta voglia di vivere.

Letizia, 19 anni. Non spegnerà più le candeline.

Claudio, 24 anni, studente universitario. In coma, muore poco dopo.

Michele Piccolo, 55 anni, ex assessore, farmacista, padre. Una persona garbata, tranquillo con tutti

 


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Bari Today
Uccide moglie e figlia, poi si toglie la vita: salvo per miracolo il figlio
Tragedia a Sannicandro di Bari. Michele Piccolo, 55 anni, ha aperto il fuoco contro la sua famiglia. I colpi di pistola sono stati fatali per sua moglie, Maria Chimienti, vicesindaco del paese, e per sua figlia 19enne Letizia. L’uomo ha poi sparato anche a Claudio, suo figlio 24enne, il quale però non è morto. Le sue condizioni sono tuttavia giudicate disperate: il ragazzo è infatti in coma irreversibile.
Secondo i carabinieri, sulla base delle prime indagini, il capofamiglia – il farmacista Michele Piccolo – avrebbe ucciso con un’arma che deteneva legalmente la moglie, trovata morta in camera da letto. Anche la figlia Letizia è stata ritrovata nella sua camera, riversa sul pavimento. Piccolo, sempre secondo i carabineri, avrebbe poi atteso il rientro del figlio Claudio, e avrebbe sparato anche a lui, colpendolo alla testa. Michele Piccolo non si è sparato a sua volta, ma è annegato nella piscina dove, secondo la ricostruzione dei carabinieri, si sarebbe gettato, probabilmente dopo aver assunto qualche sostanza. C’è però un aspetto importante. L’arma con cui Piccolo avrebbe agito sinora non è stata trovata. Si tratta di un importante tassello che manca perché la ricostruzione possa essere ritenuta esaustiva.
La scoperta dei cadaveri è stata fatta dai carabinieri dopo che la fidanzata di Claudio Piccolo ha tentato per parecchie ore nella serata di ieri di mettersi in contatto con il giovane. Non essendoci riuscita, benché avesse concordato in precedenza con Claudio che avrebbero dovuto sentirsi, ha temuto fosse accaduto qualcosa di grave. Ha chiamato così alcuni amici, che – scavalcato il muro di recinzione perché dall’interno non ricevevano risposte di sorta – avrebbero visto da una finestra il corpo del giovane, per terra nel soggiorno, e hanno dato l’allarme.
Michele Piccolo, 55 anni, aveva una farmacia nella vicina Acquaviva delle Fonti. Maria Chimienti, 55 anni, imprenditrice, era stata eletta consigliere il 26 giugno 2012, con una lista civica, ed era stata poi nominata vicesindaco e assessore alla Pubblica istruzione, diritto allo studio, politiche per l’infanzia, pari opportunità, turismo e promozione delle tradizioni locali. Anche Piccolo era stato a sua volta consigliere e assessore nella passata amministrazione comunale (dal 2007 al 2012).

Corriere della Sera
Farmacista uccide moglie e figli, poi si annega in piscina. Era tutto pronto per la festa di compleanno di Letizia, che lunedì avrebbe compiuto 20 anni. Per sabato sera la sua famiglia aveva organizzato nella lussuosa villa di Sannicandro di Bari, piccolo centro a 12 chilometri da Bari, il ricevimento con 70 invitati. Ma Letizia, affetta da sindrome di down, non le spegnerà le sue venti candeline, vittima, insieme con la madre, secondo le prime ricostruzioni degli investigatori, di un gesto di follia del papà, Michele Piccolo, 55 anni, stimato farmacista della cittadina. Ennesima tragedia familiare, fino a questo momento inspiegabile. L’uomo avrebbe ucciso la moglie, Maria Chimenti, 55 anni, vicesindaco di Sannicandro e la figlia Letizia a colpi di pistola alla testa intorno alle 15,30 di venerdì, mentre le due donne stavano riposando ognuna nella propria camera. Poi avrebbe ha atteso il rientro del figlio più grande Claudio, 24 anni, arrivato intorno alle 21, sparando anche a lui. Il ragazzo è stato in coma irreversibile e poi è deceduto in serata. Il farmacista dopo la strage si sarebbe lasciato annegare nella piscina della villa pare, dopo aver assunto sedativi e farmaci da lui stesso preparati in farmacia.
I SOLDI E LA PISTOLA – Dalla ricostruzione degli investigatori tutto farebbe pensare a una tragedia familiare ma sulla vicenda è ancora giallo perché ci sono una serie di aspetti ancora poco chiari. Al di là del movente, per tutti inspiegabile, non si trova l’arma del delitto. Gli investigatori l’hanno cercata ovunque, hanno svuotato anche la fossa biologica ma della pistola regolarmente detenuta da Michele Piccolo, una calibro 3.80 che si presume abbia sparato, nessuna traccia. Inoltre secondo il fratello della donna uccisa, Donato Chimenti, sarebbero scomparsi mille euro che suo nipote Claudio aveva preso dalla cassa della farmacia venerdì sera prima di rientrare a casa, dove anche lui è stato raggiunto da un colpo di pistola. Infine, sempre secondo il racconto del fratello della vittima, quando insieme ad altri parenti è corso alla villa dove è avvenuta la strage ha trovato la corrente elettrica staccata. «Abbiamo usato la luce dei telefonini per poterci muovere e riattivare il quadro elettrico» ha detto, precisando che il nipote rientrando a casa venerdì sera ha usato il telecomando per aprire il cancello della villa e quindi c’era ancora la corrente. Sono al lavoro i carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Bari che stanno cercando di ricostruire che cosa è successo e i motivi di una tragedia che nessuno riesce a spiegarsi. A scoprire la strage sono stati gli amici di Claudio Piccolo, studente in farmacia, perchè la sua fidanzata si era allarmata dopo aver chiamato numerose volte, sia al cellulare sia al telefono di casa, senza che nessuno rispondesse. Così la ragazza e gli amici sono andati alla villa, e dopo aver scavalcato la recinzione hanno visto da una finestra quanto accaduto in casa e hanno chiamato i carabinieri. I corpi di madre e figlia sono stati ritrovati nelle camere da letto mentre il giovane ferito gravemente e ora ricoverato al Policlinico di Bari era in soggiorno. Pur non escludendo ancora altre ipotesi, quella più accreditata dagli inquirenti resta comunque quella di un improvviso raptus di follia del capofamiglia che, dopo aver sparato, si sarebbe tolto la vita lasciandosi annegare nella piscina, dove il corpo è stato trovato dai carabinieri. Sembra, infatti, meno probabile l’ipotesi di una rapina finita male visto che non sono stati notati segni di effrazione o di violenza. Per ora non si trovano i mille euro dell’incasso pomeridiano della farmacia che Claudio aveva in tasca ma dalla villa non sarebbe sparito nulla e tutto sarebbe stato trovato in ordine compresi diversi gioielli ed orologi di valore in vista.
LE VITTIME – La donna, Maria Chimienti, 55 anni, imprenditrice, era stata eletta consigliere il 26 giugno 2012, con una lista civica, ed era stata poi nominata vicesindaco e assessore alla Pubblica istruzione, diritto allo studio, politiche per l’infanzia, pari opportunità, turismo e promozione delle tradizioni locali. Il marito di Maria Chimienti, Michele Piccolo, 55 anni, farmacista nella vicina Acquaviva delle Fonti, era stato a sua volta consigliere e assessore nella passata amministrazione comunale (dal 2007 al 2012). Claudio Piccolo era iscritto alla Facoltà di Farmacia all’Università di Bari e il sogno nel cassetto era poter lavorare nella farmacia di famiglia dove lavorava il padre, di cui erano proprietari la madre e il nonno, Raffaele Chimienti, morto qualche anno fa.
IL SINDACO – Sconvolto come tutti i vicini di casa il sindaco di Sannicandro, Vito Novielli: «Sono stato sul posto anche stanotte, non sono entrato nella villetta dove peraltro sono stato tante volte da amico, a noi resta lo sgomento per una tragedia che ha dell’incomprensibile. Erano persone normali, nulla poteva far presagire quello che è successo». E aggiunge: «La signora, anzi la dottoressa visto che era farmacista come il marito, era stata eletta nella mia lista ed era assessore e vicesindaco, ieri aveva celebrato un matrimonio nel castello» in pieno centro. «Era una donna che aveva tanta voglia di vivere era un persona molto espansiva, l’ultima volta, l’ho sentita venerdì a mezzogiorno poco prima del matrimonio così come sempre ieri mattina avevo incrociato il marito, e ci siamo anche fermati a chiacchierare, mi è sembrato del tutto normale».


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