Maria Carmela Isgrò, 48 anni, impiegata comunale, mamma. Strangolata dall’ex marito
Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), 6 Luglio 2018
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Uccide l’ex moglie e poi si toglie la vita: in passato lei lo aveva denunciato per maltrattamenti (Today – 6 luglio 2018)
E’ successo a Barcellona Pozzo di Gotto, nel messinese. Nella stessa giornata un caso simile a Cetona, in provincia di Siena
Ancora un omicidio suicidio, ancora un femminicidio. Dopo Cetona, è successo anche a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina. Secondo gli inquirenti, un pasticcere di 56 anni, Nicola Siracusa, ha ucciso l’ex moglie Maria Carmela Isgrò, 48 anni, e poi si è tolto la vita impiccandosi. La coppia, che aveva una figlia, era separata legalmente ma viveva nello stesso immobile su due piani differenti. La donna in passato aveva anche denunciato Siracura per maltrattamenti. Sul posto la polizia del locale commissariato guidati dal vice-questore Antonio Rugolo e i sanitari del 118.
Strangola l’ex moglie e poi si uccide. Lo aveva denunciato, c’era il processo (Corriere della Sera – 7 luglio 2018)
Messina, afferra al collo la moglie mentre la bambina è dalla cognata e lascia i soldi per il funerale.
Erano separati, ma vivevano ancora nella stessa palazzina, seppure in due appartamenti diversi. I poliziotti li hanno trovati entrambi senza vita ieri pomeriggio nell’edificio di via Modica, a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina. Nicola Siracusa, pasticciere di 56 anni, ha ucciso Maria Carmela Isgrò, 48, impiegata al Comune, e poi si è tolto la vita, non prima di aver preparato i soldi per i funerali. Proprio nelle stesse ore in cui in provincia di Siena si verificava un caso simile, con una donna soffocata dal marito, che poi si è suicidato.
Il processo vicino. A scoprire la tragedia di Barcellona, grosso centro della fascia tirrenica della provincia messinese, sono stati gli agenti del commissariato, allertati dalla sorella di lei, che teneva la loro bambina e non riusciva a rintracciare la sorella. I poliziotti hanno trovato il corpo di Siracusa nel garage e quello della ex moglie all’interno della sua abitazione. Sul collo la donna presentava segni di strangolamento. L’uomo si è impiccato. Una tragedia che, come non di rado accade in questi casi, aveva già avuto un preludio di denunce. Tra i due, infatti, tensioni e problemi in passato non erano mancati, tanto che Siracusa era stato denunciato anni fa dalla ex moglie per maltrattamenti in famiglia. I fatti risalgono al 2014. E c’era già un processo davanti al tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto che si sarebbe dovuto celebrare alla fine dell’estate, dopo l’applicazione di una misura cautelare di allontanamento a carico di Siracusa, i cui termini erano ormai scaduti.
L’uomo, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe vissuto male la separazione dalla moglie, fino al tragico epilogo di ieri. Prima di togliersi la vita, Siracusa ha preparato quattromila euro in contanti, che gli inquirenti hanno ritrovato nel suo appartamento insieme con un biglietto in cui l’uomo indicava che la somma doveva servire per i funerali. La procura barcellonese, guidata da Emanuele Crescenti, sta ricostruendo la storia dei conflitti familiari che hanno preceduto la tragedia — ci sarebbero state denunce anche più recenti da parte della donna — e ha disposto l’autopsia sui corpi dei due ex coniugi. Secondo i primi rilievi, tra il femminicidio e il suicidio sarebbero intercorse alcune ore.
Commozione e choc al Comune, dove Maria Carmela Isgrò lavorava da tempo, al Centro elaborazione dati. «Era una persona amabile e apprezzata». Così l’ha ricordata il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, Roberto Materia. «La conoscevo da tre anni — ha detto il primo cittadino —. Era un’impiegata seria e responsabile. Sono sgomento, come tutta la città, per una tragedia che pone un tema sempre più frequente: quello della violenza familiare e nei rapporti interpersonali. E non sono parole rituali».(di Salvo Toscano)