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Maria Amatuzzo, 29 anni, mamma. Uccisa dall’ex marito (già denunciato) con dodici coltellate all’addome

Marinella di Selinunte, Castelvetrano (Trapani), 24 Dicembre 2022


Titoli & Articoli

Uccide la moglie a coltellate, marito resta in silenzio, la drammatica storia di Maria che lascia 4 figli (Blog Sicilia – 25 dicembre 2022)
Si è avvalso della facoltà di non rispondere Ernesto Favara, 63 anni, l’uomo che ieri pomeriggio ha ucciso a coltellate la moglie Maria Amatuzzo, 29 anni, a Marinella di Selinunte (Tp).
L’interrogatorio. Durante l’interrogatorio di ieri sera davanti al magistrato Stefania Tredici il pescatore in pensione ha scelto di non rispondere alle domande, non fornendo elementi utili al fine di individuare il movente. Ernesto Favara, quando ieri sono arrivati i carabinieri in via Cassiopea nella casa coniugale, aveva ancora in mano il coltello.
Arrestato e trasferito in carcere. L’uomo, al termine dell’interrogatorio, è stato arrestato per omicidio e trasferito presso il carcere di Trapani. La scientifica dei carabinieri ha effettuato i rilievi nella casa dove la donna è stata assassinata.
La tragica storia della vita di Maria Amatuzzo. La vittima, Maria Amatuzzo, palermitana di nascita, si faceva chiamare Mary. La sua era stata una vita difficile segnata dagli eventi drammatici. Travagliato anche il rapporto con il marito accusato di averla uccisa. Quasi 35 anni separavano i due coniugi. Fra i due c’erano dissidi frequenti tanto che Maria Amatuzzo si era separata e riconciliata con il marito più di una volta.
L’ultima separazione. Lunedì scorso sembra che, in base alle dichiarazioni dei testimoni, per lo più vicini di casa, la frattura fosse diventata definitiva. La donna era andata a vivere con il nuovo compagno in una casa poco distante da quella dell’omicidio dove in precedenza abitava con il marito.
Bambini della coppia in comunità. “La conflittualità tra i due era nota”, riferisce il capitano dei carabinieri di Castelvetrano Pietro Calabrò. Ieri, forse, l’ennesima lite finita in tragedia. Una storia d’amore nata poco più di 5 anni fa, quella tra i due. Lui pescatore, lei, invece, di origini palermitane. Entrambi avevano storie di matrimoni alle spalle. Ernesto Favara ha due figli da un precedente matrimonio (la moglie era morta per malattia), Maria Amatuzzo, anche lei, ha due figli nati da storie precedenti che non vivevano più con lei. Quattro anni fa il matrimonio civile tra Favara e Amatuzzo e, lo stesso anno, la nascita dei gemellini. “Da quasi un anno i bambini erano stati affidati a una comunità alloggio”, spiega il capitano Calabrò. La coppia ha continuato a vivere in una casa modesta nel quartiere dei pescatori di Marinella di Selinunte, dove ieri si è consumato il femminicidio.
Infanzia difficile. Lei da sempre era vissuta in case famiglia, provenendo da un ambiente palermitano disagiato. Giovanissima aveva avuto una prima figlia, data poi in adozione, un’altra da un successivo compagno e due gemelle da Ernesto Favara. La sua storia era nota ai servizi sociali da quando una delle sue figlie, giocando con una stufa alogena, aveva dato fuoco alla casa mentre lei dormiva. Mamma e figlia erano state salvate ma i servizi sociali tornarono ad occuparsi delle condizioni della donna e delle sue difficoltà.
La tragedia finale. Anche con il marito che ieri l’avrebbe uccisa aveva trovato una stabilità durata poco, poi i continui litigi e le separazioni. Una vita difficile che rende ancora più tragica la fine di questa storia conclusasi con la tragedia di Natale.

Il triste addio a Maria Amatuzzo, la rabbia della sorella contro l’assassino (Blog Sicilia – 29 dicembre 2022)
Parole di sconforto e di rabbia all’indirizzo dell’assassino al funerale di Maria Amatuzzo questa mattina nella chiesa di Maria Santissima degli agonizzanti a Partinico. La sorella della vittima dell’ennesimo femminicidio, prima e dopo la funzione, ha lanciato strali contro l’uomo che l’ha uccisa. Parole di odio e di disperazione, lacrime amare che hanno contrassegnato la celebrazione. Sopra la bara delle corone di fiori e la foto della giovane di 29 anni uccisa a Castelvetrano dal marito, Ernesto Favara di 63 anni.
I palloncini. Ad attendere il feretro fuori dalla chiesa amici, parenti e vicini di casa di Maria Amatuzzo e della madre. Oltre alle lacrime è partito un lungo applauso e c’è stato un lancio di palloncini rosa in cielo. Dopodichè il feretro è stato trasportato al cimitero di Partinico dove la salma verrà tumulata in questi giorni. La madre ha scelto di seppellirla al cimitero di Partinico dal momento che vive in questa città con il suo compagno. Maria aveva abitato a Partinico per qualche anno prima di sposarsi con l’uomo che la ucciderà.
Anche a Castelvetrano il lutto cittadino. Oggi a Castelvetrano, nel Trapanese, è stato proclamato il lutto cittadino dal sindaco proprio nel giorno del funerale. Il brutale femminicidio è avvenuto a Marinella di Selinunte, frazione di Castelvetrano, ed ha scosso l’intera comunità di Castelvetrano. La donna massacrata con dodici fendenti all’addome dal marito. I carabinieri hanno arrestato l’uomo trovato con un grosso coltello da cucina ancora in mano. Nel giorno che doveva essere di festa, la borgata marinara abitata soprattutto da pescatori ha vissuto l’orrore per l’atroce omicidio.
La testimonianza del fratello. La testimonianza chiave è stata quella del fratello dell’assassino. I carabinieri lo hanno sentito subito dopo i fatti. Antonino Favara, 56 anni, ha raccontato che stava dormendo e sentendo gridare si era subito affacciato. “Ho sentito le urla – ha raccontato -, mi sono alzato, mi sono messo i pantaloni, ho preso la stampella e mi sono affacciato. Ho visto mio fratello col coltello in mano insanguinato. Gli ho chiesto cosa avesse fatto e lui mi ha risposto: ‘mi ha fatto perdere le bambine”.
Fermato il marito. I carabinieri, allertati da alcuni testimoni, che avevano sentito le urla della donna provenienti dall’appartamento, hanno fermato l’uomo che brandiva il coltello dopo avere colpito Maria Amatuzzo. Entrambi i coniugi avevano matrimoni alle spalle, ciascuno con due figli dalle precedenti relazioni, che però non vivevano con loro. Anche le due gemelline da circa un anno erano state tolte alla coppia, vivono in una comunità alloggio. I due coniugi vivevano in una condizione estremamente disagiata, per questo erano seguiti dai servizi sociali del Comune.

 

“Aveva già tentato di strangolare Maria” (Tp24 – 4 gennaio 2023)
Altri aggiornamenti sul femminicidio di Castelvetrano. Ernesto Favara già otto mesi aveva tentato di strangolare la sua giovane moglie, Maria Amatuzzo. Lo rivela oggi il Giornale di Sicilia che ha ascoltato il padre della donna. In particolare, Favara aveva tentato di strangolarla con una lenza da pesca. E lei era rimasta viva per miracolo. Miracolo che non si è ripetuto, purtroppo, alla vigilia di natale, quando Favara ha uccisio Maria  con 12 coltellate. Lei, una settimana prima, si era trasferita a casa del suo nuovo compagno, il vicino di casa.
“Mia figlia non lo amava più ed era fuggita in una casa famiglia vicino Selinunte. Aveva tentato di ucciderla e non capisco perché dopo questo episodio grave, nessuno ha fatto nulla” racconta Matteo Amatuzzo. “Io le avevo detto di venire a stare con me – continua – perchè vivo da solo, ma lei ha insistito per andare in una casa famiglia, perchè sapeva che ero contrario a quel matrimonio: quell’uomo poteva essere suo nonno”. Secondo Matteo Amatuzzo era stata presentata denuncia per il tentativo di strangolamento, poi ritirata.

L’uxoricidio di Marinella di Selinunte, Favara scrive al suocero: «Perdonami papà» (Giornale di Sicilia – 28 gennaio 2023)
(…) Maria Amatuzzo è stata uccisa all’interno dell’abitazione in cui fino a poco tempo prima viveva con il marito, che lei, a quanto pare, aveva deciso di lasciare. Favara fu bloccato dai carabinieri, avvertiti da alcuni vicini di casa che avevano udito le grida. L’uomo è a processo davanti al Tribunale di Marsala per lesioni personali, minacce e maltrattamenti familiari contro la moglie. I fatti contestati sono relativi al 2021.

 

Selinunte: marito aveva già tentato di strozzarla (La Sicilia Web – 31 gennaio 2023)
Maria Amatuzzo aveva presentato una denuncia 
Ernesto Favara, 63 anni, ex pescatore di Marinella di Selinunte, in carcere dallo scorso 24 dicembre per l’omicidio della moglie, Maria Amatuzzo, 29 anni, uccisa con dodici coltellate all’addome, avrebbe tentato di assassinare la donna già il 4 maggio 2021 utilizzando una corda di nylon. Emerge da una denuncia che la donna presentò l’indomani ai carabinieri. Amatuzzo raccontò che il marito andò a trovarla in auto davanti alla comunità di Partanna dove era ospitata insieme alle due figlie, e dopo avere percorso alcune strade si sarebbe fermato con una scusa in uno spiazzo poco illuminato.
Quindi sarebbe sceso dall’auto con una scusa, andando sul lato passeggero e aprendo lo sportello tentò di strangolarla, dicendole: “Questa è la tua fine”. La donna tentò di divincolarsi sferrandogli alcuni calci, ma lui avrebbe stretto ancora più forte la corda, trascinandola fuori dall’auto, gettandola a terra e bloccandole le gambe. Poi allentò la presa, la fece risalire in auto e la riaccompagnò nella comunità dove la donna era ospite. Qui, una operatrice chiamò il 118 e i carabinieri.


Omicidio Amatuzzo, il parere della criminologa Bruzzone sul movente (VIDEO – Castelvetranonews.it)


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