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Lucelly Molina Camargo, 32 anni, prostituta, mamma. Uccisa con un corpo contundente da un cliente rapinatore

Siena, 3 Marzo 2013

in arte conosciuta come Lorena, la mamma e la sorella non conoscevano la sua doppia vita

correaRenan William Villanova Correa, 19 anni, studente. Pare che con la prostituta non abbia mai consumato rapporti sessuali.

 


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La Nazione
Omicidio nel centro di Siena: Lorena era una prostituta, stava per lasciare la città
«Locale sottoposto a sequestro su ordine dell’autorità giudiziaria». Il provvedimento scritto su un foglio bianco e apposto sulla piccola porta al civico 70 di Vallerozzi con la luce del sole spicca e contrasta con il grigio del vecchio palazzo dove sabato pomeriggio è stata uccisa Lucelly Molina Camargo, in arte conosciuta come Lorena. Sì, perché questa giovane madre di famiglia originaria della Colombia — dove era nata 32 anni fa — e con passaporto spagnolo aveva scelto il mestiere più antico del mondo: il meretricio. E proprio la prostituzione, una volta approdata nella nostra provincia, l’aveva portata prima a Chianciano, poi per un breve periodo a Colle e un mese fa prima di trasferirsi in quel monolocale ricavato da una cantina a piano strada in Vallerozzi aveva abitato alla Colonna di Monteriggioni. La sua storia di prostituta è uguale a quella di tante altre sue connazionali. Un mondo sommerso e in forte espansione anche nella nostra città, in cui ora stanno indagando i carabinieri del reparto investigativo. Sono loro ad essere chiamati dal pubblico ministero Nicola Marini a ricostruire non solo le ultime ore di vita di Lorena, ma anche le settimane precedenti. Con il trascorrere delle ore e un nuovo sopralluogo eseguito ieri mattina dai carabinieri del Sis nella casa dell’orrore emergono elementi importanti. Lucelly Molina Camargo abitava nel monolocale da alcuni giorni insieme ad un’amica (Alexandra) ed era stata quest’ultima a fare il «contratto» di locazione. L’affitto stipulato i primi giorni di febbraio era per un mese. Infatti l’amica parte per la Spagna la mattina di sabato, mentre Lorena aveva il volo per Ibiza, dove abita sua sorella, la domenica pomeriggio. Non l’ha mai preso perché qualcuno l’ha uccisa tra le 13,30 e le 19 del 2 marzo.

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Radio Siena Tv
Riaperte le indagini sul caso della prostituta colombiana
L’indagine su un caso di omicidio a Siena torna ad aprirsi. Come riportato  ieri da Quarto Grado, si riaccendono i riflettori sulla morte della escort colombiana Lucelly Molina Camargo detta Lorena, uccisa quattro giorni prima di David Rossi, capo comunicazione di Mps, nel marzo 2013. Nei giorni scorsi la Procura di Siena ha convocato la madre e la sorella di lei, Graziela e Leidi, residenti ad Ibiza, per farsi consegnare un reperto sequestrato all’omicida della donna, che per un clamoroso errore, era stato invece inviato ai familiari della vittima.

Ad ucciderla fu William Correa Renan, giovane brasiliano reo confesso condannato a 20 anni, nel tentativo di rapinarla, ma gli inquirenti vogliono vederci più chiaro: Renan, giudicato dalla personalità borderline e narcisistica, come noto si prostituita da quando aveva 16 anni e secondo il racconto della sorella aveva frequentazioni con alti funzionari di Mps, e probabilmente era fra i gigolò dei famosi festini: fu visto partecipare a degli incontri con indosso una giacca blu con simboli massonici. Si cerca dunque di capire se ci sono intrecci tra questa vicenda  e quella di Rossi e del dissesto di Mps: una similitudine è data dal fatto che anche durante le indagini sulla morte della giovane non furono mai esaminati 100 reperti rinvenuti sulla scena del crimine.


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