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Lorena Puppo, 50 anni, operaia. Soffocata dal marito

Fossalta di Portogruaro (Venezia), 10 Giugno 2022


Titoli & Articoli

Lorena uccisa dal marito, la follia omicida dopo pranzo. L’ultima telefonata: «Ho fatto uno sbaglio»
La follia omicida è scattata dopo pranzo. La vittima stavolta è Lorena Puppo, uccisa dal marito Giuseppe Geppo Santarosa, che l’ha strangolata, accecato dalla gelosia, per poi togliersi la vita con un taglierino. Un altro omicidio-suicidio, appena due giorni dopo il doppio femminicidio di Vicenza di mercoledì. Stavolta a Fossalto di Portogruaro, nel veneziano, al confine con il Friuli.
Lorena, 50 anni, e Giuseppe, 55, erano descritti come una coppia tranquilla. Non avevano figli, ma amavano la loro cagnolina Lola, dalla quale non si separavano mai, racconta oggi il quotidiano Il Gazzettino.
Lei lavorava alla Pulicasa di Concordia Sagittaria, lui faceva il vigilante alla San Marco Gas di Noiari di Portogruaro. La follia, come detto, è esplosa dopo pranzo: Lorena torna a casa da lavoro, e Giuseppe, probabilmente per gelosia – il movente è ancora al vaglio degli inquirenti – litiga con lei, la uccide e si toglie la vita.
Poco dopo, una drammatica telefonata alla nipote: «Vieni a Fossalta, ho fatto un grave sbaglio». Lei si allarma, abita poco lontano da loro, ma non arriva in tempo: quando giunge in casa trova entrambi morti. Per i conoscenti, quello che è successo è inspiegabile: «Ma sì, ogni tanto litigavano, ma cose da poco, lui non era assolutamente geloso, anzi era una persona tranquillissima», dice un collega di Giuseppe. «Due persone incensurate, una famiglia normalissima e tranquillissima. Diciamo che è stato un fatto inaspettato», le parole del capitano Raffaele Di Lauro, comandante della compagnia dei carabinieri di Portogruaro. Solo le indagini potranno dare una spiegazione alla tragedia.
Avevano fatto la spesa insieme: un raptus improvviso
La Procura della Repubblica di Pordenone e i Carabinieri di Portogruaro (Venezia) sono orientati verso il delitto d’impeto: Giuseppe avrebbe agito improvvisamente e nulla farebbe pensare alla premeditazione. Comprese le ore che hanno preceduto il delitto: la coppia si era recata nel negozio di prossimità del quartiere e aveva fatto la spesa settimanale, facendo persino scorta di viveri. Anche nel passato, non sono state trovate tracce di alcun dissidio, né mai la donna ha denunciato agli amici o alle forze dell’ordine maltrattamenti o comportamenti anomali.
La modalità del femminicidio – lo strangolamento con il cuscino – per gli inquirenti sembra dare ulteriore credito all’ipotesi che il delitto si sia consumato improvvisamente, senza alcuna avvisaglia. «Le indagini proseguono a 360 gradi come accade sempre in occasione di questi delitti – ha fatto sapere il Procuratore di Pordenone, Raffaele Tito -, ma lo scenario è stato chiarito, mentre il movente, che sembra afferire alla sfera passionale, pare essere un’ossessione recente dell’uomo, che peraltro non trova riscontri nei fatti, secondo quanto raccolto dalle testimonianze dei congiunti».

Omicidio-suicidio. Gli ultimi istanti di vita di Lorena Puppo e il giallo dell’altra casa
Il delitto di Fossalta di Portogruaro, spunta la ricerca di un nuovo appartamento fatta dalla vittima. Parla la migliore amica: «Non si sravano separando»

 

Da sinistra Lorena Puppo, 50 anni, la vittima, uno specialista dei carabinieri nela casa di Fossalta di Portogruaro teatro del delitto e l’omicida-suicida, Giuseppe Santarosa, 55 annFOSSALTA DI PORTOGRUARO. Dentro l’abitazione di Giuseppe Santarosa e Lorena Puppo c’era sangue dappertutto, molto probabilmente di lui. Lei è stata soffocata mentre stava dormendo. Svegliatasi di soprassalto, per la pressione fortissima del cuscino, ha tentato una difesa disperata, ma è stata sopraffatta dalla forza del compagno, che in pochi drammatici secondi l’ha uccisa.

Filtrano importanti indiscrezioni sul terribile delitto di venerdì scorso in via Roma a Fossalta di Portogruaro, ma per avere una conferma occorre attendere l’esito dell’autopsia, programmata oggi alle 10 nella cella mortuaria di via Friuli a Portogruaro. L’esame sarà eseguito dal medico legale Antonello Cirnelli, incaricato dalla procura di Pordenone, per chiarire la dinamica del delitto. Sono giorni tremendi, soprattutto per i parenti e gli amici della coppia.
Ha fatto rumore la notizia secondo cui Lorena Puppo aveva cercato un appartamento, il mese prima del delitto, ufficialmente per una sua amica (la verità dai messaggi dei telefoni di entrambi, sequestrati). I parenti di Lorena sono convinti che la 50 enne non volesse separarsi dal compagno. «Di sicuro non era un appartamento che cercava per trasferirsi da sola» dice il nipote Denny Valeri «mi sono confrontato anche con i parenti dello zio Giuseppe, e siamo convinti che sicuramente è scattato qualcosa nella sua testa. Ma che non centrano nulla gelosie o cose simili. Gli inquirenti stanno scavando e stanno setacciando lo stato d’animo dello zio prima del delitto, uno stato d’animo che, effettivamente, era turbato da chissà che cosa».
Chi conosceva davvero benissimo entrambi è Rosanna Chiandotto. La donna è titolare del Gruppo Pulicasa, ovvero la ditta di pulizie dove Lorena Puppo lavorava da tanti anni. «Non era solo una dipendente, Lorena era un’amica intima e ero amica anche di Giuseppe. Non è giusto giudicarlo per quello che ha fatto. In questo momento» dice la donna «preferirei che non si esprimessero giudizi».
Lorena e Giuseppe festeggiavano gli anni lo stesso giorno, il 29 gennaio: lui era del 1967, lei del 1972. «Era una delle date preferite dell’anno» continua Chiandotto «condividevano tutto. Si stavano separando? No, non posso crederci. Ero anch’io a conoscenza della ricerca di quell’appartamento. Erano entrambi grandi amanti di Vasco Rossi. Ci tornano in mente le parole del brano “Vivere”. Siamo tornati al lavoro con un pensiero per entrambi, ripensando a quelle note».
Per i funerali al momento non c’è un accordo tra le famiglie, che però potrebbe essere raggiunto dopo l’autopsia.

Lorena Puppo si è difesa con le unghie mentre il marito la soffocava
Un tentativo estremo di Lorena di salvarsi dall’omicida. Lorena Puppo ha lottato contro la morsa del marito Giuseppe Santarosa, che le teneva il cuscino stretto sulla testa per soffocarla. Ora sono previsti nuovi esami di laboratorio per fare piena chiarezza sulla morte della coppia. Accertamenti che serviranno a fare piena chiarezza sull’omicidio-suicidio di Fossalta di Portogruaro.
Ieri mattina il medico legale Antonello Cirnelli ha eseguito l’autopsia sul corpo di Lorena Puppo, 50 anni, e Giuseppe Santarosa, 55enne. Un esame non semplice per l’investigatore legale, che per conto della Procura di Pordenone dovrà chiarire se la coppia avesse assunto sostanze, in quale modo sono effettivamente deceduti e se vi siano tracce che possano ricondurre ad altre persone.
Elemento questo che è stato escluso negli accertamenti dei carabinieri della Compagnia di Portogruaro, intervenuti subito dopo l’arrivo dei sanitari del 118 che venerdì scorso erano stati allertati da Claudia, la nipote dell’uxoricida. La congiunta era arrivata in via Roma a Fossalta dopo la chiamata di Giuseppe, che in quel modo aveva “confessato” il delitto.
Dalle prime indagini è emerso che Lorena Puppo, sorpresa a letto, ha cercato di difendersi dalla morsa del marito che le stava schiacciando il cuscino in testa per soffocarla. Alla presenza dei carabinieri del Nucleo investigativo di Mestre, ieri il dottor Cirnelli ha anche scoperto dei graffi sul corpo di Giuseppe Santarosa compatibili con il tentativo di difesa della donna.
Per questo è stato eseguito l’esame che permetterà di trovare il Dna sui campioni di tessuto trovati tra le unghie di Lorena. Gli esami su di lui, invece, dovranno rivelare se l’uomo avesse assunto qualche sostanza prima di agire, anche se non sembra essere questo il caso. Si tratta comunque di particolari minori: i corpi e la casa non mostravano segni evidenti di una lotta, se anche la donna ha provato a combattere non ha potuto fare molto.
A quanto pare Santarosa da qualche tempo non era più lui, come ribadito da alcuni amici che suppongono avesse problemi con la compagna di cui non avrebbe condiviso alcune scelte e comportamenti. Tutto dovrà essere suffragato dalle indagini della Procura. Tra due mesi arriveranno le conferme degli esami svolti ieri in obitorio a Portogruaro. I tessuti, inviati in laboratorio, saranno quindi sottoposti a nuove verifiche. Intanto le rispettive famiglie stanno preparando il funerale dei loro cari.
La cerimonia per Lorena dovrebbe essere celebrata a Fossalta di Portogruaro, mentre quella per Giuseppe a San Giorgio al Tagliamento. Famiglie e amici della coppia rimangono increduli davanti alla tragedia. I parenti più stretti ribadiscono di non aver mai appreso che la coppia stesse attraversando un periodo difficile, anche se qualche amico di Giuseppe sostiene che ultimamente non era più lui. Anche un conoscente di Lorena ha spiegato che la donna stesse cercando un appartamento con urgenza, pur non specificando se fosse per lei o per qualche conoscente. Elementi che purtroppo non cambiano la tragica verità.

Nastri rossi e abbracci all’addio a Lorena Puppo
A Fossalta i funerali della cinquantenne uccisa dal marito. Sabato le esequie del compagno, poi suicida
Con il nastro rosso al polso ricamato da fiori bianchi per dire basta alla violenza sulle donne. Lo hanno portato le colleghe di lavoro e il pronipote di lei. E poi un cesto di rose rosse contornato dalla firma “I tuoi familiari” posto sopra la bara in legno, su cui campeggia un altro nastro rosso. Infine, l’abbraccio tra il nipote di lei, Denny Valeri e la nipote di lui, Claudia Santarosa. Emozioni molto forti hanno caratterizzato venerdì i funerali di Lorena Puppo, 50 anni, nella chiesa di Villanova Santa Margherita. A 50 anni, 9 giorni fa, la dipendente della ditta di pulizie Pulicasa è stata trucidata dal compagno Giuseppe Santarosa, detto Gepo, che poi si è ucciso con un coltello e i cui funerali saranno celebrati sabato alle 11 nella chiesa di San Giorgio al Tagliamento. La comunità di Fossalta si è stretta in un abbraccio ideale alla sorella Annamaria di Spilimbergo, sostenuta dal compagno e dai famigliari.
«Abbiamo bisogno di mettere al centro la vita – ha detto don Corrado nell’omelia recitando una preghiera di Santa Teresa di Calcutta – la vita è mistero, tristezza, inno, avventura e tanto altro. Va difesa. La nostra sorella ha lottato da sempre per la sua vita. Perse il padre molto presto. Io la conoscevo. Ricordo il sorriso, l’approccio educato. La gratitudine. Il 17 giugno 2012 dieci anni fa giusti ospitammo i funerali della sorella Antonella. Dieci anni fa giusti». Don Corrado ha quindi raccontato di un particolare inedito quando Lorena accudiva la sorella malata. È stato in quei momenti che si sono conosciuti. «Il sepolcro vuoto è un messaggio di vittoria. Chiediamo che questa vittoria sulla morte siano un punto di arrivo. Tutte le nostre domande e stati d’animo presentiamoli a Dio. Ci sollevi e ci aiuti pur con la rabbia e la speranza. Porta vita o Dio a Lorena anche nei nostri cuori». Presente il sindaco Natale Sidran con la fascia. Un sole caldo accompagna Lory nel suo ultimo viaggio, poi quell’abbraccio, tra Denny e Claudia, a simboleggiare vari sentimenti.

 


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