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Giuseppe Geppo Santarosa, 55 anni, vigilante. Soffoca la moglie e si uccide con un taglierino

Fossalta di Portogruaro (Venezia), 10 Giugno 2022


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Fossalta, uccide la moglie e si ammazza: l’assassino era ossessionato dalla gelosia
Il Procuratore Tito: «Lo scenario è chiaro, ma le indagini proseguono». Martedì l’autopsia sui corpi di Lorena e Giuseppe
La gelosia per una relazione extraconiugale inesistente, il movente che prima ha spinto, nel primo pomeriggio di venerdì, Giuseppe Santarosa, 55 anni, a uccidere la moglie Lorena Puppo di 50 anni e poi a suicidarsi. Un omicidio d’impeto, secondo gli inquirenti, che però non hanno ancora trovato l’elemento scatenante. Che potrebbe essere nel cellulare della donna, non ancora analizzato. Come non sono stati analizzati i tabulati telefonici collegati allo stesso numero intestato alla donna.
Altro step delle indagini: sarà sentito dagli investigatori anche un uomo che Giuseppe riteneva – nella sua fantasia – l’amante della moglie. Una persona che, grazie ai testimoni sentiti nelle prime ore seguite alla tragedia, potrebbe fare maggiore chiarezza sul movente. Si sta dunque verificando se possa essere stato questo il fattore scatenante che ha portato al femminicidio-suicidio dato che, ad oggi, non è stato raccolto alcun elemento certo per tracciare, dal punto di vista investigativo, delle ipotesi certe.
Se i carabinieri di Portogruaro, coordinati dal pm Marco Faion, stanno percorrendo questa pista, è evidente che qualcuno ha raccontato loro i sospetti del marito o le confidenze di Lorena. E, di conseguenza uno dei coniugi deve avere fatto trapelare qualche cosa, del loro rapporto. Un rapporto difficile da decifrare: nessuna traccia di dissidi, né la donna aveva denunciato agli amici o alle forze dell’ordine maltrattamenti o comportamenti anomali del marito.
Anche ieri la Procura di Pordenone ha ribadito che nulla farebbe pensare ad un gesto premeditato. Comprese le ore che hanno preceduto il delitto: la coppia si era recata nel negozio di alimentari a quattro passi dalla loro abitazione. Qui aveva fatto la spesa settimanale. E il negoziante non aveva notato nulla di anomalo.
La modalità del femminicidio, il soffocamento con il cuscino, per gli inquirenti sembra dare ulteriore credito all’ipotesi che il delitto si sia consumato improvvisamente, senza avvisaglie. Sarà l’autopsia di cui è stato incaricato il medico legale Antonello Cirnelli, martedì alle 10, a chiarire se la donna ha tentato di reagire alla violenza del marito. Ma da quanto emerso fin qui sul suo corpo non ci sarebbero i segni che restano sul corpo di chi reagisce a un’aggressione. Cirnelli ha già eseguito un sopralluogo nell’appartamento della strage. Da quanto è trapelato dalle forze dell’ordine, subito dopo aver ucciso la moglie, Giuseppe, “Geppo” per gli amici, per la sua capacità di aggiustare qualsiasi cosa, ha chiamato al telefono la nipote dicendole: «Vieni subito da noi, ho commesso un grave errore».
Telefonata fatta prima di tagliarsi la gola, con un grosso taglierino, davanti allo specchio del bagno, per poi dirigersi al letto dove un attimo prima aveva soffocato Lorena.
«Le indagini proseguono a 360 gradi come accade sempre in occasione di questi delitti» ha spiegato il Procuratore di Pordenone, Raffaele Tito «ma lo scenario è stato chiarito, mentre il movente, che sembra afferire alla sfera passionale, pare essere un’ossessione recente dell’uomo, che non trova riscontri nei fatti, secondo quanto raccolto dalle testimonianze dei congiunti».

Lorena Puppo si è difesa con le unghie mentre il marito la soffocava
Un tentativo estremo di Lorena di salvarsi dall’omicida. Lorena Puppo ha lottato contro la morsa del marito Giuseppe Santarosa, che le teneva il cuscino stretto sulla testa per soffocarla. Ora sono previsti nuovi esami di laboratorio per fare piena chiarezza sulla morte della coppia. Accertamenti che serviranno a fare piena chiarezza sull’omicidio-suicidio di Fossalta di Portogruaro.
Ieri mattina il medico legale Antonello Cirnelli ha eseguito l’autopsia sul corpo di Lorena Puppo, 50 anni, e Giuseppe Santarosa, 55enne. Un esame non semplice per l’investigatore legale, che per conto della Procura di Pordenone dovrà chiarire se la coppia avesse assunto sostanze, in quale modo sono effettivamente deceduti e se vi siano tracce che possano ricondurre ad altre persone.
Elemento questo che è stato escluso negli accertamenti dei carabinieri della Compagnia di Portogruaro, intervenuti subito dopo l’arrivo dei sanitari del 118 che venerdì scorso erano stati allertati da Claudia, la nipote dell’uxoricida. La congiunta era arrivata in via Roma a Fossalta dopo la chiamata di Giuseppe, che in quel modo aveva “confessato” il delitto.
Dalle prime indagini è emerso che Lorena Puppo, sorpresa a letto, ha cercato di difendersi dalla morsa del marito che le stava schiacciando il cuscino in testa per soffocarla. Alla presenza dei carabinieri del Nucleo investigativo di Mestre, ieri il dottor Cirnelli ha anche scoperto dei graffi sul corpo di Giuseppe Santarosa compatibili con il tentativo di difesa della donna.
Per questo è stato eseguito l’esame che permetterà di trovare il Dna sui campioni di tessuto trovati tra le unghie di Lorena. Gli esami su di lui, invece, dovranno rivelare se l’uomo avesse assunto qualche sostanza prima di agire, anche se non sembra essere questo il caso. Si tratta comunque di particolari minori: i corpi e la casa non mostravano segni evidenti di una lotta, se anche la donna ha provato a combattere non ha potuto fare molto.
A quanto pare Santarosa da qualche tempo non era più lui, come ribadito da alcuni amici che suppongono avesse problemi con la compagna di cui non avrebbe condiviso alcune scelte e comportamenti. Tutto dovrà essere suffragato dalle indagini della Procura. Tra due mesi arriveranno le conferme degli esami svolti ieri in obitorio a Portogruaro. I tessuti, inviati in laboratorio, saranno quindi sottoposti a nuove verifiche. Intanto le rispettive famiglie stanno preparando il funerale dei loro cari.
La cerimonia per Lorena dovrebbe essere celebrata a Fossalta di Portogruaro, mentre quella per Giuseppe a San Giorgio al Tagliamento. Famiglie e amici della coppia rimangono increduli davanti alla tragedia. I parenti più stretti ribadiscono di non aver mai appreso che la coppia stesse attraversando un periodo difficile, anche se qualche amico di Giuseppe sostiene che ultimamente non era più lui. Anche un conoscente di Lorena ha spiegato che la donna stesse cercando un appartamento con urgenza, pur non specificando se fosse per lei o per qualche conoscente. Elementi che purtroppo non cambiano la tragica verità.

 

 


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