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Lidia Nusdorfi, 35 anni, mamma. Accoltellata dall’ex, che aveva già torturato e ucciso il suo nuovo compagno, con l’aiuto di tre complici

Mozzate (Como), 1 Marzo 2014

lidia nusdorfiL’ha aspettata alla stazione e l’ha accoltellata. Poi è tornato in auto dalla nuova fidanzata, come se nulla fosse. Lei è morta dissanguata nel sottopassaggio.

 

Silvio Mannina, 30 anni. Aveva avuto una relazione con Lidia, viene attirato dal miraggio di un rapporto sessuale con Monica Sanchi

 

 

DEMIRAJ-DritanDritan Demiraj, 29 anni, panettiere, padre. Con l’aiuto di tre complici, attira in una trappola un ragazzo con cui la ex convivente aveva avuto una relazione, lo tortura fino alla morte e nasconde il corpo in una cava della palude. Poi uccide la ex a coltellate. Condannato all’ergastolo, in carcere viene ridotto allo stato vegetativo da un altro detenuto, viene liberato e rimpatriato. I parenti chiedono un risarcimento allo Stato italiano.

 

Monica Sanchi, 35 anni. Aiuta Dritan ad attirare nella trappola Silvio Mannina e Lidia Nusdorfi. Lucida e spietata, muore prima della condanna definitiva

 

 

 

 


Titoli & Articoli

Donna uccisa a Mozzate, ergastolo all’ex: «Mi aveva tradito e umiliato»
Dritan Demiraj, 30enne panettiere albanese, condannato per gli omicidi di Lidia Nusdorfi e del nuovo compagno di lei, Silvio Mannina, sepolto in una cava
Carcere a vita per Dritan Demiraj, il 30enne panettiere albanese accusato degli omicidi della ex compagna Lidia Nusdorfi, accoltellata a morte nel sottopassaggio della stazione di Mozzate e di Silvio Mannina, torturato, ucciso e sepolto in una cava a Rimini perché aveva avuto una relazione con la stessa Lidia. Trent’anni di carcere invece per la nuova compagna dell’omicida, Monica Sanchi, che ha aiutato il fidanzato nel suo folle piano di morte. I due omicidi risalgono al 28 febbraio e primo marzo del 2014.
La sentenza di condanna è stata pronunciata nella tarda serata di lunedì dalla Corte d’Assise di Rimini. Il processo si è svolto nel Tribunale romagnolo perché a Rimini è avvenuto il primo dei due delitti, quello di Silvio Mannina, scoperto però solo dopo l’uccisione di Lidia Nusdorfi.
Dritan Demiraj ha confessato entrambi i delitti e in Aula, nell’ultima udienza prima della sentenza, ha provato a chiedere scusa e si è detto pentito. «Lidia mi ha tradito e umiliato, sono impazzito», ha detto. Per l’accusa, l’albanese, che lavorava da anni in una panetteria in Romagna, ha pianificato l’uccisione della ex compagna, Lidia Nusdorfi, 35 anni, madre di suo figlio. Dopo averlo lasciato, la donna si era trasferita nel Milanese per provare a rifarsi una vita. Dritan con l’inganno le ha dato appuntamento alla stazione di Mozzate, la sera del primo marzo 2014. L’ha raggiunta nel sottopasso e l’ha accoltellata a morte. I carabinieri di Como sono arrivati rapidamente al giovane albanese.
Solo dopo l’omicidio di Mozzate è stata scoperta anche l’atroce fine di Silvio Mannina, 30enne bolognese. Il giovane aveva avuto una relazione con Lidia e Dritan Demiraj, accecato dalla gelosia, ha deciso di eliminarlo. Mannina, come ricostruito dalle indagini, è stato attirato a Rimini da Monica Sanchi, romagnola, nuova compagna dell’albanese. La donna lo avrebbe convinto con il miraggio di un rapporto sessuale. In Romagna però, il bolognese è stato prelevato da Dritan e portato in un appartamento nel quale il giovane è stato picchiato, torturato e poi strangolato. Il cadavere di Silvio è stato poi sepolto nella cava abbandonata del Lago Azzurro, a pochi chilometri da Rimini, dove è stato trovato solo dopo due mesi, quando l’albanese ha ammesso anche questo secondo delitto e ha confessato dove aveva nascosto il corpo.
La corte ha riconosciuto Dritan e Monica colpevoli. Il primo è stato condannato al carcere a vita con isolamento diurno per 18 mesi. La donna dovrà scontare invece una condanna a trent’anni di carcere. E’ stato invece condannato a 5 anni lo zio di Demiraj, Sadik Dine, per il quale l’accusa aveva chiesto trent’anni. Per i giudici non ha avuto però responsabilità nei delitti ed è stato condannato solo per aver partecipato all’occultamento del cadavere di Mannina. Per i due delitti è stato condannato prima a 16 e poi a 28 anni un minorenne albanese che, per l’accusa, ha aiutato Dritan a compiere entrambi gli omicidi.

Ergastolo a Dritan Demiraj per il duplice omicidio di Mannina e Nusdorfi

Una lunga camera di consiglio per i giudici della Corte d’Assise, riunita al Tribunale di Rimini per giudicare Dritan Demiraj, Sadik Dine e Monica Sanchi accusati di aver ucciso Silvio Mannina con l’obiettivo, poi, di far fare la stessa fine anche a Lidia Nusdorfi, ex compagna del fornaio albanese 29enne, il giorno successivo. I giudici si sono ritirati poco dopo le 12 di lunedì per poi uscire dalla camera di consiglio, con la sentenza, alle 20.30. Demiraj è stato riconosciuto colpevole e condannato all’ergastolo con 1 anno e 6 mesi di isolamento diurno. Colpevolo anche Monica Sanchi e condannata a 30 anni di recusione mentre per lo zio Sadik Dine, i giudici lo hanno ritenuto colpevole solo di soppressione di cadavere e condannatoa  5 anni.
Lidia Nusdorfi venne freddata con una serie di coltellate nella stazione di Mozzate, in provincia di Como, dopo che il giorno prima il fornaio albanese aveva ucciso Mannina ritrovato cadavere nella palude del lago Azzurro a Santarcangelo. Demiraj doveva rispondere delle accuse di duplice omicidio volontario aggravato, occultamento di cadavere, violenza privata, rapina, porto abusivo di coltello. Per il 29enne fornaio albanese, la richiesta era stata dell’ergastolo con l’isolamento diurno per due anni; chiesto l’ergastolo anche per Sadik Dine, zio di Demiraj, con l’isolamento diurno per 6 mesi; 22 anni per Monica Sanchi, per l’omicidio di Silvio Mannina, più altri 8 per la complicità nell’omicidio di Lidia Nusdorfi. Già condannato a 28 anni di reclusione in Appello dal Tribunale dei Minori il quarto complice, un 17enne albanese.

L’ha uccisa ed è tornato in auto come se nulla fosse

Donna uccisa in stazione a Mozzate, l’ex convivente confessa l’omicidio per gelosia


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