Ginetta Giolli, 62 anni, disoccupata. Uccisa a martellate in testa dal marito
Livorno, 1 Luglio 2021
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Uccisa a colpi in testa, è caccia all’assassino (Gazzetta di Livorno – 4 luglio 2021)
La donna di 62 anni trovata senza vita nella sua abitazione in via Garibaldi dopo l’allarme di un’amica, che non la sentiva da due giorni
Si chiamava Ginetta Giolli e aveva 62 anni la donna trovata morta nel pomeriggio di ieri nella sua abitazione di via Garibaldi, un alloggio Casalp. Uccisa, secondo le prime ricostruzioni, con alcuni colpi in testa sferrati con un corpo contundente. A dare l’allarme è stata un’amica, preoccupata perché Ginetta non rispondeva al telefono già da due giorni. Quando la polizia è entrata nell’appartamento, con l’ausilio dei vigli del fuoco, la drammatica scoperta: la donna ormai senza vita, il suo volto sfigurato, i segni evidenti di una violenza subita.
Uno scenario che è stato cristallizzato dalla polizia scientifica, con la Squadra mobile labronica a condurre le indagini per omicidio e a dare la caccia all’assassino. E il principale sospettato è il compagno, che risulterebbe irreperibile da alcuni giorni. Negli ultimi tempi, avrebbe raccontato l’amica, Ginetta non era felice e raccontava di una convivenza sempre più difficile.
“Ginetta aveva paura”: donna massacrata a martellate in casa, fermato l’ex marito (il Riformista – 6 luglio 2021)
Ginetta Giolli aveva 62 anni. È stata trovata morta nel suo appartamento a Livorno, sabato scorso. Da un paio di giorni non rispondeva ad amici e vicini di casa. Polizia e Vigili del Fuoco hanno dovuto forzare la porta di casa per entrare nel suo appartamento. La testa della donna fracassata a colpi presumibilmente di martello. È stato fermato il suo ex marito. Le indagini sono affidate alla Squadra Mobile e coordinate dal pm Pietro Peruzzi. Al lavoro la Polizia Scientifica per gli accertare le cause della morte.
Il ritrovamento in un vecchio appartamento di via Garibaldi, al terzo piano, zona popolare nelle immediate vicinanze del centro di Livorno. Una morte violenta, apparsa in un primo momento come un giallo. Poi è stato fermato, nelle ore successive, Youssef El Haitami, 55 anni, ex macellaio ed ex marito della vittima. È stato interrogato per ore come persona informata sui fatti.
Lui respinge i sospetti e le accuse: “Non sono stato io a uccidere Ginetta”. Ha raccontato che il giorno del delitto era a Roma per lavoro. Le verifiche della Squadra Mobile avrebbero però smontato l’alibi dell’uomo. Il 55enne è stato quindi fermato ed è fortemente indiziato per il delitto efferato. L’uomo ha venduto da poco tempo il suo negozio. Ha detto agli investigatori di non vivere più con l’ex moglie ma nel Rione della Cigna, periferia a Nord della città, e di aver saputo del delitto da un cronista del quotidiano Il Tirreno.
Ginetta era disoccupata e avrebbe deciso di rompere definitivamente la relazione. I due si erano sposati tre anni fa. Un’amica della vittima, riporta Il Corriere della Sera, ha raccontato agli investigatori di aver assistito a continui litigi tra Ginetta e l’ex marito. L’ultimo giovedì scorso, due giorni prima del ritrovamento. “Gli aveva detto che doveva andarsene di casa e che la doveva smettere di tormentarla e soprattutto di ubriacarsi”, ha detto l’amica che ha descritto Ginetta come molto preoccupata, impaurita dall’uomo e dai suoi scatti di ira. Per la squadra mobile e la Procura Youssef El Haitami, che si sarebbe presentato spontaneamente in questura domenica, stava progettando già una fuga, forse verso il Marocco. (di Vito Califano)