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Francesca Galatro, 66 anni, ingegnera e insegnante. Uccisa con una coltellata al petto dal compagno

Vallo della Lucania (Salerno), 17 Agosto 2020

 

 


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Trovata morta con un coltello nel petto, ipotesi gelosia dietro la morte di Francesca Galatro
Si indaga sulla morte di Francesca Galatro, 66enne di Buonabitacolo trovata morta nella giornata di lunedì a Vallo della Lucania. Gli inquirenti – come riportato da Ansa – sono convinti che la donna sia stata uccisa per motivi di gelosia.
La gelosia dietro la morte di Francesca Galatro. Lunedì 17 agosto la donna è stata trovata senza vita in un centro di accoglienza della città, con un coltello conficcato nel petto. Stando agli elementi raccolti nelle ore immediatamente successive del corpo hanno indotto la Procura di Vallo della Lucania ad emettere un fermo d’indiziato di delitto nei confronti di un sessantenne. L’ uomo avrebbe ammesso le sue responsabilità durante l’interrogatorio.
Le indagini dei carabinieri. I militari di Vallo della Lucania hanno concentrato la loro attenzione sui rapporti più stretti della donna, arrivando così al 60enne. Nelle prossime ore il gip dovrà decidere se confermare il provvedimento emesso dalla Procura, mentre nella giornata di venerdì è prevista l’ autopsia sul cadavere della donna.

Transfemminicidio, accoltellata in casa d’accoglienza a Vallo (Sa) la 66enne Francesca Galatro
LA DONNA È STATA RITROVATA ESANIME IERI. LA PROCURA CILENTANA HA SOTTOPOSTO A FERMO UN UOMO
Dal tardo pomeriggio di oggi è in stato di fermo, disposto dal pm Alfonso Serretiello delle Procura di Vallo della Lucania (Sa),un uomo per l’omicidio della 66enne trans Francesca Galatro. L’indiziato, con precedenti penali, avrebbe agito per gelosia.
La donna è stata ritrovata esanime ieri pomeriggio, con un coltello piantato nel cuore, nella propria camera presso la casa d’accoglienza per senzatetto, gestita dal Piano di Zona S8 di cui è ente capofila il Comune di Vallo. Proprio il Comune ne aveva disposto la chiusura per emergenza Covid e Francesca avrebbe dovuto lasciare la struttura, al pari di un’altra decina di ospiti (tra cui una famiglia), nella giornata di domani. Originaria di Buonabitacolo, laureata in ingegneria e con esperienza d’insegnante, Francesca aveva accudito per anni una donna anziana. Segnata da una forte depressione, l’anno scorso aveva chiesto di essere accolta presso il centro ed era seguita da un amministratore di sostegno disposto dal tribunale locale.
La notizia ha sconvolto la comunità di Vallo dove la donna era conosciuta anche per la sua profonda religiosità, che la portava a partecipare ogni sera alla celebrazione della Messa.
Come dichiarato a Gaynews da Ottavia Voza, architetta e attivista trans, «al dil là degli aspetti specifici legati a questo delitto efferato, i cui contorni si vanno delineando con lo sviluppo delle indagini, ciò che colpisce ancora una volta è la marginalizzazione sperimentata troppo spesso dalle donne trans, che vivono il peso della solitudine e delle difficoltà di inserimento sociale.
Francesca era una ingegnera, ha dovuto ricorrere all’assistenza dei servizi pubblici per superare le sue difficoltà materiali, e non è difficile immaginare che la sua condizione di donna trans che ha vissuto in piccoli paesi del meridione possa aver avuto un peso determinante nello sviluppo della sua storia personale


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