Loading

Enzina Cappuccio, 33 anni, mamma, semicieca dalla nascita e segregata in casa dal marito. Uccisa a morsi, calci e pugni dal marito, dalla sorella di lui e dal marito di quest’ultima, che l’hanno ripetutamente seviziata e infine strangolata

Marano (Napoli), 15 Gennaio 2012


Titoli & Articoli

La vita senza luce di Enzina uccisa dal marito-padrone (Repubblica – 9 febbraio 2012)
Massacro di una donna cieca, povera e debole  Era la quattordicesima di quindici figli, il padre vendeva castagne per strada. Nessuna cura per la sua vista. Aveva messo al mondo quattro bambine, tolte alla coppia per le violenze paterne. Lei era rimasta nell’inferno.
In tre sono seduti a tavola. Mangiano gnocchi al sugo. Nella stanza accanto c’è il corpo, o quello che ne resta, di Enzina Cappuccio, 34 anni, semicieca dalla nascita, quattordicesima di quindici figli di una famiglia poverissima, l’aspetto fisico di una reclusa in un campo di concentramento, madre di quattro bambine avute dall’uomo che ora sta mangiando gli gnocchi e che l’ha appena ammazzata a pugni, calci, morsi perché, dice, “Enzina era tosta-tosta”.
Questa è una storia terribile, accaduta adesso e qui, nel 2012, a pochi passi da Napoli, la capitale del sentimento …
Su Enzina c’è stato un accanimento mostruoso e non un semplice litigio. Le sono stati staccati a morsi i lembi delle orecchie. Le hanno morso la schiena in più punti. Spento cicche di sigarette sulla pelle e bruciato parte del volto. È stata colpita ripetutamente con calci e pugni su tutto il corpo. Non si sa quante ore è durata la notte di sevizie di ogni natura. Già, perché Enzina era “tosta-tosta”. E, infatti, per ucciderla le hanno sbattuto la testa con violenza contro la ringhiera del letto e sul pavimento. Ma non è bastato. E così le hanno messo anche una pezza in bocca mentre la strangolavano.
(Antonio Di Costanzo)

 

Strangolata in casa Enza Cappuccio (video Youtube – 15 gennaio 2012)


Link