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Anastasiia Bondarenko, 23 anni, mamma. Bruciata viva nell’appartamento incendiato volutamente dal compagno

Borgoloreto (Napoli), 10 Marzo 2022


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Napoli, bruciò la compagna ucraina scappata dalla guerra. Poi alla madre di lei: l’ho uccisa, comprale i fiori (Corriere del Mezzogiorno – 23 marzo 2022)
Il messaggio choc e nuovi particolari sull’omicidio di Anastasiia, la donna di 23 anni, morta del rogo provocato dal compagno. A salvarle la vita alla figlia è stata Olena, la 60enne russa che abita con lei. La piccola: mamma bruciava e lui era al tablet.
Il 10 marzo scorso, mentre la guerra già infuriava, una bimba ucraina di cinque anni è stata salvata a Napoli – dall’incendio doloso in cui è morta la madre 23enne – da una coinquilina russa, che ha cercato di tranquillizzarla parlandole nella sua lingua. La stessa bambina, sentita alla presenza dei carabinieri dalla nonna nella casa famiglia in cui era stata portata, ha consentito di incastrare il compagno della madre, fermato nei giorni successivi dai militari: è Dmytro Trembach, di 26 anni, soprannominato Dyma. La vittima era Anastasiia Bondarenko: aveva già vissuto a Napoli ma poi era tornata in Ucraina a novembre. Il ritorno con la figlia il 1 marzo scorso per fuggire dalla guerra. Proprio dall’ordinanza di convalida del fermo emergono, a distanza di diversi giorni, gli elementi chiarificatori di una vicenda rimasta a lungo confusa.
Il colloquio. Mentre i carabinieri, non visti, registrano il colloquio, la piccola Zina racconta l’accaduto alla nonna materna Raisa, che ha accettato di aiutarli nelle indagini. Questa la trascrizione del colloquio.


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