Walter Platter, 34 anni, viticoltore, padre. Crivellato di colpi per vendetta, davanti alla moglie e ai figli (strage di Volta Mantovana)
Volta Mantovana (Mantova), 25 Aprile 2010
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STRAGE A MANTOVA Camionista uccide tre persone. Fra le vittime un giovane altoatesino (alto Adige – 26 aprile 2010)
Un uomo, Omar Bianchera, 44 anni, ha sparato all’ex moglie, a un’anziana vicina e a Walter Platter, 34 anni, viticoltore originario di Ora e residente a Monzambano. Il folle killer, che ha compiuto i tre omicidi con premeditazione _ in passato c’erano stati degli screzi con la famiglia Platter, si è infine arreso nel Bresciano mentre le forze dell’ordine lo braccavano. Prima aveva chiamato la madre: “Ho fatto un macello”
Un’ora per seminare terrore e morte in un fazzoletto di terra di circa di dieci chilometri. Un’ora per stroncare con due pistole e un fucile a pompa l’esistenza di tre persone e ferirne una quarta, sconvolgendo il 25 Aprile di due tranquilli e ricchi paesi mantovani, Volta e Monzambano. Omar Bianchera, autotrasportatore, 44 anni il 3 prossimo 3 giugno, ha deciso ieri di chiudere i conti con tutti coloro verso i quali provava rancore, trucidandoli: l’ex moglie, una vicina di casa e un conoscente con cui aveva avuto affari in passato. Tutti uccisi con colpi mirati, precisi.
Quello di Bianchera è apparso subito un piano lucido e spietato. A un conoscente l’aveva promesso: «Mia moglie la uccido», tanto che quella di Daniela Gardoni, 43 anni, è apparsa quasi una tragedia annunciata. La donna, martedì, era uscita vincitrice da una causa di separazione: l’ex marito avrebbe dovuto versarle parecchi soldi. Lui l’ha attesa dalle 7 di mattina nei pressi della casa della donna in via Risorgimento, a Volta Mantovana. Quando Daniela Gardoni è uscita di casa ne è nata una lite. La donna, terrorizzata, è salita a bordo della sua Ford Focus e Bianchera ha cominciato a sparare. L’ex moglie, probabilmente, cercava di raggiungere la vicina stazione di carabinieri ma, forse perché già colpita, si è schiantata contro un’altra auto, finendo contro il muro di un’abitazione. Bianchera, da freddo killer, ha spintonato un ragazzo sceso dal suo scooter per soccorrerla e ha sparato due colpi alla donna, uccidendola.
Dieci minuti dopo la morte è arrivata per Maria Bianchera, 71 anni, a Piccard, dove l’autrasportatore abitava. Contro la vicina, con la quale sembra ci fossero contrasti per i confini dei loro terreni, ha sparato cinque colpi, freddandola. Bianchera non aveva ancora finito il suo compito di giustiziere.
La vendetta è proseguita nella frazione Pille di Monzambano, meno di un chilometro da Piccard. L’autotrasportatore, che pare da qualche tempo avesse cominciato a fare uso pesante di droghe, è andato a cercare l’altoatesino Luigi Platter, originario di Ora padre di Walter, 34 anni, viticoltore. In questo caso, gli attriti erano legati ai locali che Bianchera aveva affidato alla famiglia Platter anni prima perché gestisse una birreria. Non ha trovato Luigi, ma Walter, che era in auto con la moglie, Virginia Deidonè, 32 anni e i loro due figli piccoli. Anche i questo caso, il killer non ha avuto pietà: Walter Platter è stato crivellato di colpi.
Quando i carabinieri, intervenuti per l’omicidio di Maria Bianchera, omonima dell’assassino, sono arrivati sul posto, l’assassino era probabilmente lì vicino. Il plurimocida è riuscito a fuggire attraversando un canale d’irrigazione e a raggiungere la propria Punto nera, parcheggiata a poca distanza. Immergendosi nell’acqua ha neutralizzato i cani che hanno perso le sue tracce. È quindi scattata la caccia all’uomo, con posti di blocco, elicotteri. Bianchera, dopo la mattanza, aveva chiamato la madre e le aveva detto: «Ho fatto un macello». Il suo telefonino aveva agganciato una cella di Pozzolengo, nel Bresciano, nella zona dei colli morenici. Braccato, senza alcuna via di scampo, l’autotrasportatore da Anfo, vicino al Lago d’Idro, ha chiamato il 113. Si è arreso consegnando le armi. La sua domenica di follia era finita.