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Rocco Bava, 43 anni, titolare di un autolavaggio. Ucciso a colpi di arma da fuoco insieme alla fidanzata dall’ex di lei (già denunciato per minacce)

Davoli (Catanzaro), 23 Dicembre 2018


Titoli & Articoli

Omicidio Rocco Bava, Simbario sotto shock (il Meridio – 23 dicembre 2018)
Si è abbattuta come un ciclone la notizia dell’improvvisa morte di Rocco Bava a Simbario, dove sgomento e disperazione sono i sentimenti prevalenti. Il 43enne, separato e senza figli, titolare di un autolavaggio nel piccolo paese delle Serre, era conosciuto da tutti come persona tranquilla e senza grilli per la testa. Un “bonaccione” viene definito da chi lo frequentava.
Cercava un amore, dopo un periodo di relativa instabilità sentimentale, che era riuscito a trovare di recente e che gli aveva restituito, almeno all’apparenza, il sorriso. Fino ad oggi, con la drammatica fine in una tabaccheria di Davoli.
Non si capacitano i suoi concittadini per quanto accaduto: le ipotesi a caldo, fra quanti lo conoscevano, sono concentrate su motivi passionali. A Simbario, centro di nemmeno mille anime con i tipici problemi delle realtà interne meridionali, eventi di cronaca di questo livello rappresentano uno shock destinato a lasciare cicatrici indelebili.

 

Coppia di fidanzati uccisi a colpi di pistola in tabaccheria: caccia all’uomo (il Messaggero – 23 dicembre 2018)
Ha cercato di fuggire ma è stato raggiunto e colpito dai proiettili Rocco Bava, di 43 anni, l’uomo ucciso stasera insieme alla compagna Francesca Petrolini, di 53, a Davoli Superiore. Secondo una prima ricostruzione i due, che avevano una relazione, si trovavano nella tabaccheria di proprietà della donna quando è entrato l’assassino che avrebbe sparato prima contro la donna, uccidendola sul colpo.
Poi ha inseguito all’esterno Bava sparandogli e ferendolo gravemente. L’uomo è morto poco dopo l’arrivo di un’ambulanza del 118. Entrambi erano separati e avevano allacciato una relazione da alcuni mesi. Le indagini dei carabinieri della Compagnia di Soverato e del Comando provinciale di Catanzaro sono ora indirizzate verso la vita privata delle vittime. La donna in passato avrebbe ricevuto minacce da un ex fidanzato che non aveva accettato la fine della relazione.
L’uomo ucciso, secondo quanto si è appreso, viveva a Simbario, nel vibonese, dove aveva un autolavaggio. Era separato senza figli ed aveva allacciato una relazione con Francesca Petrolini che andava avanti da pochi mesi.

Duplice delitto nel catanzarese: confessa l’ex convivente della donna (la Repubblica – 24 dicembre 2018)
Sono bastate poche ore di interrogatorio, poi ha capitolato. Di fronte al sostituto procuratore Chiara Bonfadini e ai carabinieri, Giuseppe Gualtieri, 51 anni, ha confessato di essere stato lui ad uccidere l’ex compagna Francesca Petrolini, 53 anni, e il suo nuovo partner, Rocco Bava, 43 anni, entrambi freddati ieri a Davoli nella tabaccheria gestita dalla donna. Per ore ha raccontato al pm e agli investigatori cosa sia successo nel pomeriggio di domenica, poi per lui è arrivato il fermo e il trasferimento in carcere.
Considerato fin dall’inizio il principale sospettato, Gualtieri fin da ieri sera era nel mirino degli investigatori del nucleo operativo dei carabinieri di Soverato, che subito hanno iniziato a battere i posti abitualmente frequentati dall’uomo. Solo questa mattina però sono riusciti a rintracciarlo. Il 51enne non si era allontanato da Davoli, nascondendosi a casa di un amico. È lì che i carabinieri lo hanno scovato, mentre nella sua auto hanno trovato il fucile usato durante la sparatoria di ieri sera. Per questo, quando Gualtiero è stato portato di fronte al magistrato, nessuno nutriva dubbio alcuno sulla sua colpevolezza. Sono bastate poche ore di domande, poi è stato lui stesso a decidere di raccontare tutto, incluso dove trovare la seconda arma usata per commettere il duplice omicidio, una pistola, lanciata in un burrone durante la fuga.
Ex cognato di Petrolini, dopo la morte del fratello, Gualtieri si era progressivamente avvicinato alla vedova, rimasta sola e con un figlio da accudire. I due per qualche tempo hanno avuto una relazione, ma quando la storia è arrivata al capolinea, lui non ha inteso accettarlo. Per mesi ha perseguitato la donna, con chiamate e richieste sempre più insistenti, poi sono arrivate le minacce. Spaventata, Francesca Petrolini aveva chiesto aiuto, aveva denunciato le molestie dell’uomo. Ma era riuscita anche a rifarsi una vita. Da qualche mese aveva una storia con Rocco Bava, 43enne proprietario di un autolavaggio nel vibonese. Anche a lui aveva raccontato delle minacce, ma questo non sembrava aver turbato la loro felicità. Solo qualche giorno fa, sui social, i due avevano pubblicato una foto che li ritraeva insieme, sorridenti, per augurare ad amici e conoscenti “buon Natale”. Ma loro non potranno mai più celebrarlo.
Domenica sera, attorno alle 17.40, Gualtieri si è presentato nella tabaccheria della donna a Davoli. Al momento non è chiaro se abbiano discusso prima o se l’uomo le abbia sparato appena entrato. Di certo, Gualtieri si era presentato da lei pronto ad uccidere. Con sé aveva due armi, una pistola ed un fucile, ed entrambe hanno sparato. Dalla dinamica dei colpi poi – commentano gli investigatori – non sembra avesse intenzione di lasciarle scampo. Francesca Petrolini è stata colpita due volte, alla testa e al torace. Rocco Bava invece è stato raggiunto da quattro colpi, tre al torace e uno alla testa.
Gli investigatori hanno anche accertato che l’uomo non ha tentato di fuggire prima di essere colpito, come era stato ipotizzato in un primo momento, ma è stato ferito mortalmente all’interno della tabaccheria della compagna e poi si è trascinato fuori dall’esercizio, dove è stato trovato dai sanitari del 118 il cui intervento è stato vano. I due sono stati uccisi a bruciapelo, poi Gualtieri è riuscito ad allontanarsi senza farsi vedere. Ma la sua fuga è durata meno di ventiquattr’ore.

 


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