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Gianluca Palummieri, 20 anni, assicuratore. Ucciso con 20 coltellate dall’ex fidanzato della sorella

Rho (Milano), 24 Giugno 2011


Titoli & Articoli

Duplice omicidio Milano:Riccardo ha ucciso Gianluca e poi Ilaria (la Provincia Pavese – 24 giugno 2011)
Riccardo Bianchi, che tra breve sarà portato nel carcere di San Vittore in stato di fermo per duplice omicidio volontario, ha raccontato oggi al pm di aver assassinato, senza motivo e con un coltello che non sapeva di avere e che non sa dove ha poi gettato, Gianluca Palummieri nelle prime ore di giovedì scorso al termine di una lunga serata in giro per i locali di Milano e nel corso della quale avevano entrambi bevuto moltissimo.
L’omicidio, sempre secondo quanto riferito dal ventenne, è stato compiuto tra via Cristoforo Colombo e via Roma a Cesano Boscone, dove i due si stavano dirigendo per andare a trovare una loro amica. L’omicidio sarebbe avvenuto in strada con una ventina di coltellate e poi Riccardo avrebbe caricato il corpo nel bagagliaio della sua Fiat Panda e si sarebbe diretto verso l’abitazione di via Gozzoli dove Gianluca viveva con la sorella Ilaria.
Qui Riccardo, sempre secondo quanto da lui riferito, intorno alle 6 sarebbe salito da Ilaria. A questo punto l’avrebbe immobilizzata a letto, picchiata e ne avrebbe ripetutamente abusato. Tra le 17 e le 18, dopo averle raccontato di aver ucciso il fratello ed essersi medicato un taglio alla gamba destra riportato nella colluttazione con Gianluca, l’avrebbe uccisa con il sacchetto di plastica ritrovato poi sul capo della giovane dagli agenti.
Quindi il giovane si sarebbe cambiato gli abiti ancora sporchi del sangue di Gianluca avrebbe preso un copriletto e avrebbe avvolto il corpo di Gianluca che era ancora nel bagagliaio della sua auto e poi si sarebbe diretto a Rho dove ha poi abbandonato il cadavere.

Fratelli uccisi, interrogato l’assassino”Ilaria l’ha lasciato e ha perso la testa” (la Stampa – 26 giugno 2011)
Il killer dal pm per quasi 3 oreNon si sa se abbia rispostoalle domande. Un amico:«Lei voleva i suoi spazi»
E’ durato circa due ore e mezzo e si è concluso da poco l’interrogatorio di convalida dell’arresto di Riccardo Bianchi, il giovane accusato di duplice omicidio volontario e violenza sessuale per avere ucciso il suo migliore amico Gianluca Palummieri e la sorella di questi, nonchè la sua ex fidanzata, Ilaria. Al momento non si sa se il giovane ha risposto alle domande del gip Stefania Donadeo e quindi se ha confermato la versione resa davanti agli uomini della Squadra mobile e al pm Cecilia Vassena (anche lei presente oggi all’interrogatorio), oppure si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il suo difensore, l’avvocato Gianluigi Bonifati, mentre lasciava il carcere di San Vittore non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione. «Oggi non ho nessuna dichiarazione da fare», ha detto Bonifati. Ora il gip dovrà decidere se convalidare o meno la richiesta d’arresto avanzata dal pm. Convalida che dovrebbe essere scontata.
«Penso che Riccardo abbia perso la testa quando si è accorto che Ilaria non era più la sua ragazza». Sono le parole di Andrea, 21 anni, amico di Ilaria e Gianluca. Andrea che si trova insieme a Leonardo, 24 anni, davanti al carcere di San Vittore di Milano ha spiegato che l’assassino era una persona «tranquilla e che quando prendeva confidenza in gruppo rideva e scherzava. Non so cosa gli sia passato per la testa». Il ragazzo ha inoltre spiegato che Ilaria e Riccardo si conoscevano da quattro-cinque anni: «Una volta si sono mollati e poi si sono ripresi. Ilaria poi un mese e mezzo fa aveva detto basta perchè si sentiva limitata, voleva avere i suoi spazi. Lei non voleva farsi mettere i piedi in testa – ha proseguito – e Riccardo era succube. Ogni cosa che Ilaria diceva per Riccardo era legge».
Il giovane poi ha anche affermato, questa è però una sua opinione, che Riccardo «aveva già premeditato di uccidere Ilaria. Il fratello invece l’avrà ammazzato per paura di ritorsioni». Andrea ha spiegato che mercoledì sera Riccardo era uscito con Gianluca e lo aveva fatto bere «appositamente», «perchè quando uno è brillo è più vulnerabile. Sono certo – ha proseguito il ragazzo – che l’ha preso alle spalle e poi penso che sia stato aiutato da qualcuno perchè una persona da sola non può sollevare un corpo che pesa almeno 70 chili e caricarlo nel bagagliaio dell’auto».

Fratelli uccisi: omicida interrogato in carcere (Approdo Calabria – 27 giugno 2011)
Un condomino lo blocca sul portone e riceve testata
E’ durato circa due ore e mezzo e si e’ concluso da poco l’interrogatorio di convalida dell’arresto di Riccardo Bianchi, il giovane accusato di duplice omicidio volontario e violenza sessuale per avere ucciso il suo migliore amico Gianluca Palummieri e la sorella di questi, nonche’ la sua ex fidanzata, Ilaria. Al momento non si sa se il giovane ha risposto  alle domande del gip Stefania Donadeo e quindi se ha confermato la versione resa davanti agli uomini della Squadra mobile e al pm Cecilia Vassena (anche lei presente oggi all’interrogatorio), oppure si e’ avvalso della facolta’ di non rispondere. Il suo difensore, l’avvocato Gianluigi Bonifati, mentre lasciava il carcere di San Vittore non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione.
Ora il gip dovra’ decidere se convalidare o meno la richiesta d’arresto avanzata dal pm. Convalida che dovrebbe essere scontata. Davanti alla casa circondariale milanese, dove Riccardo Bianchi ha trascorso la seconda notte in una cella speciale e sorvegliato a vista, sono arrivati alcuni degli amici di Ilaria e Gianluca perche’ ”vogliamo sapere cosa risponde quello st… che sta li’ dentro. Vogliamo capire se dice la verita’. Siamo qua per fare onore ai nostri amici”. I due giovani hanno inoltre raccontato di aver fatto la scorsa notte una sorta di veglia funebre, sono andati prima sul luogo dove e’ stato accoltellato Gianluca e hanno lasciato delle foto, dei lumini e dei fiori, e poi fino all’alba sono stati davanti alle ‘Torri’ di via Benozzo Gozzoli dove abitavano i due fratelli.
IL DOLORE DEL PADRE, URLA SOTTO CASA OMICIDA – Sconvolto, dopo una notte difficile, ieri e’ salito sullo scooter ed e’ andato a casa dell’assassino, di Riccardo Bianchi, di quel 21enne che in 36 ore di follia gli ha ucciso i due figli, e prima ha urlato la sua rabbia e poi, a un residente che ha tentato di bloccarlo mentre cercava di entrare nello stabile, ha rifilato una testata. Giovanni Pallumieri, 49 anni, si e’ presentato per due volte davanti alla palazzina di via Pompeo Marchesi 13, dove abitava l’omicida reo confesso rinchiuso in una delle celle che a San Vittore sono riservate ai detenuti a rischio e dove ora sono rimasti i suoi genitori. Erano le 8.30 quando l’uomo e’ arrivato e ha iniziato a gridare la sua disperazione davanti alle finestre dell’edificio. Fra lui e i figli Ilaria, 21 anni, e Gianluca, 20, c’erano state liti e incomprensioni in passato. La ragazza e il fratello, dopo la morte della madre, avvenuta un anno fa, avevano deciso di andare a vivere da soli, al quinto piano di un palazzo di via Gozzoli. Ma fra ieri e stamani la rabbia dell’uomo ha fatto la sua strada. Ha saputo delle venti coltellate inferte al figlio, della figlia picchiata, violentata e soffocata e stamani era davanti all’ingresso del condominio di via Marchesi, urlando e sfogandosi.
Poi se n’e’ andato e quindi e’ tornato circa tre ore dopo: questa volta ha provato a entrare nello stabile ma un condomino del palazzo lo ha fermato ricevendo in cambio una testata, peraltro di striscio. A quel punto alcuni residenti hanno chiamato la polizia ma quando gli agenti sono arrivati Giovanni Pallumieri non c’era gia’ piu’. Nel frattempo si era nuovamente allontanato e nel corso della giornata non si e’ piu’ fatto vedere.
In via Gozzoli oggi pomeriggio sono arrivati gli amici delle due vittime. Hanno esposto uno striscione con su scritto ‘Ila&Gian per sempre nei nostri cuori’ e accanto la foto dei due fratelli assassinati con le ali d’angelo dipinte in azzurro. ”Due ragazzi splendidi – ha commentato uno dei giovani – . Gia’ dagli occhi lo capivi. Hanno sofferto tanto, da poco hanno perso la madre e hanno pero’ sempre avuto il sorriso sulle labbra”. Altri hanno spiegato fra le lacrime che erano due ragazzi ”normali” e che Ilaria ”si faceva in quattro sia per il lavoro sia per gli amici”.

RICCARDO: LUI DOVEVA ESSERE MIO COMPLICE
«Ho ucciso Gianluca perché non mi aiutava a riconquistare Ila» (Corriere della Sera – 28 giugno 2011)
Milano, il movente del delitto dei due fratelli
C’era un piano nella testa di Riccardo Bianchi. Un piano «diabolico» per riconquistare Ilaria. Cercare l’aiuto, la «complicità» (come ha messo a verbale davanti al giudice che ieri ha confermato il suo arresto) «del fratello Gianluca». «Pensavo solo a Ila, era un mese che pensavo solo a lei», ha detto ai magistrati. Ma poi qualcosa è andato storto: «Ero fuori di me, non ricordo come ho fatto. Li ho uccisi tutti e due». Ricky non dice altro, ripete che in quella notte e un giorno di follia, quando dopo aver ucciso in strada Gianluca Palummieri, 20 anni, ha seviziato e soffocato la sorella Ilaria, di un anno più grande, «non ragionava». Andava su e giù per il bilocale di via Benozzo Gozzoli, periferia ovest di Milano, quattro grandi torri davanti a un supermarket. Sul letto il corpo della ex fidanzata con le mani legate con il cavo del joystick della Xbox alla testata del letto.
«Ho fatto tutto da solo, non cercate complici», ha confermato il ragazzo a Cecilia Vassena, il magistrato titolare dell’inchiesta, e al gip milanese Stefania Donadeo. Una ricostruzione che, a quasi una settimana dal duplice omicidio, avrebbe trovato riscontri anche per gli agenti della squadra Mobile. Ieri in questura sono stati riascoltati i genitori di Riccardo (Massimo e Barbara Bianchi) e il padre delle due vittime (Giovanni Palummieri). Gli investigatori guidati da Alessandro Giuliano stanno cercando di far luce sul movente.
Perché la confessione del 21enne è ritenuta «credibile», ma per gli inquirenti le sue ragioni non sono sufficienti a giustificare quella catena di violenza. La gelosia? Allora perché uccidere il fratello di Ilaria? «Un piano troppo diabolico», ripetono gli investigatori. Così sono stati risentiti anche gli amici più stretti di Ila e Gianluca. Il rapporto con Riccardo era finito da un mese. Lui – come ha confessato – non aveva accettato la separazione. Ma non aveva mai molestato la ex fidanzata. E perché poi, mercoledì sera, uscire insieme al fratello Gianluca? È stata forse un’azione premeditata
Il difensore di Bianchi, l’avvocato Gianluigi Bonifati ha parlato di «massima collaborazione con gli inquirenti». La difesa pensa a una perizia psichiatrica. Ma allora perché quelle parole di Riccardo davanti ai magistrati: «Cercavo la complicità del fratello per riconquistare Ilaria»? Gianluca si è forse opposto? Riccardo è reo confesso, il quadro accusatorio è devastante. La soluzione del movente, dal punto di vista strettamente giudiziario, non è indispensabile. Ma in questa storia di omicidi e violenza, con tre ragazzi che insieme fanno poco più di sessant’anni, l’indirizzo della Procura è di andare fino in fondo. Entrare nelle vite di questi rapporti «prendersi e lasciarsi», dell’amore e del sesso esposti su Facebook, e allo stesso tempo così comuni a tanti ragazzi con poca voglia di studiare e molta, moltissima di divertirsi, ballare, ubriacarsi.
Al padre di Ilaria e Gianluca i poliziotti hanno chiesto di mantenere la calma. Sabato scorso s’era spinto fin sotto le finestre della palazzina dove vivono i genitori di Riccardo: «Assassino, non finisce qui». Chi lo conosce parla di una persona distrutta. Nel complesso a Bonola dove abita con la madre (85 anni) manca da due giorni. «Siamo distrutti, ce li hanno portati via», s’è sfogata in lacrime l’anziana. Dicono che Giovanni Palummieri stia girando in lungo e in largo con la sua moto. Gli amici di Ila e Gianluca lo cercano perché venerdì vogliono organizzare una fiaccolata nel quartiere di Baggio. Servirà anche il suo assenso. Sotto le torri grigie di via Gozzoli, davanti allo striscione con le foto dei due fratelli, gli amici hanno portato lumini, fiori e peluche. In rete, invece, il cugino di Riccardo scrive: «La colpa è solo di Ilaria, quella ragazza ti ha rovinato».
(di Cesare Giuzzi)

Autopsia fratelli uccisi Milano, 9 ore di analisi sui corpi di Gianluca e Ilaria Palummieri (Cronaca Milano – 4 luglio 2011)
È durata 9 ore, dalle 8.30 alle 17.30, l’autopsia sui corpi di Gianluca e Ilaria Palummieri, i due fratelli di 20 e 21 anni uccisi il 23 giugno scorso.
CONFERMATA LA CONFESSIONE DI BIANCHI?
Gli investigatori hanno mantenuto in merito il massimo il riserbo e hanno negato siano emersi elementi inattesi rispetto a quanto confessato da Riccardo Bianchi. Numerosi, infatti, gli accertamenti disposti dal PM Cecilia Vassena per verificare l’attendibilità dell’amico dei due fratelli, il quale ha dichiarato di aver ucciso prima Gianluca, trovato colpito con numerose coltellate, poi Ilaria, soffocandola con un sacchetto circa 15, 16 ore dopo, durante le quali l’avrebbe anche violentata.
RISCONTRI TOSSICOLOGICI E ORARI DEI DECESSI – Oltre agli esami tossicologici, il pm ha chiesto ai medici legali Riccardo Zoia e Marzio Capra – assistiti dal consulente della difesa, Carlo Barnabei – di accertare le cause della morte, l’ora dei due decessi e in particolare se l’omicidio di Gianluca abbia davvero preceduto quello di Ilaria.
ANCORA MOLTI I QUESITI APERTI A tali quesiti sarà difficile dare una risposta precisa, dato il diverso stato di conservazione dei due corpi. Secondo quanto confessato, infatti, Bianchi avrebbe tenuto il corpo di Gianluca chiuso per quasi un giorno nel bagagliaio della sua auto, mentre teneva segregata in casa la ex fidanzata, poi ritrovata morta nel suo letto. Ancora da chiarire, inoltre, l’analisi dei tabulati telefonici del cellulare a Bianchi.

Il duplice omicidio di Gianluca e Ilaria Palummieri (2011) (Diritto e Cronaca – 4 maggio 2019)
Siamo tornati a caricare un nuovo video sul nostro canale YouTube, questa volta su un duplice omicidio avvenuto nel 2011 che ha fatto molto scalpore e che, ancora oggi, presenta molti punti oscuri.
È la notte tra il 22 e il 23 giugno del 2011, il 21enne Riccardo Bianchi che è uno studente in un istituto tecnico e il suo amico di un anno più giovane Gianluca Palummieri che lavora all’Ikea o come assicuratore (le fonti su questo punto sono discordanti) stanno facendo un giro. Riccardo è stato lasciato dalla sorella di Gianluca, Ilaria Palummieri, una giovane che lavora come barista, ma vorrebbe riconquistarla.
Bianchi prova a convincere Gianluca ad aiutarlo nel suo intento, ma qualcosa in quelle ore va storto e lo aggredisce con più di venti coltellate al torace e alla testa di cui 11 saranno fatali.
Successivamente Riccardo carica il cadavere del 20enne nel bagagliaio della sua Fiat Punto e, dopo essersi impossessato delle chiavi di casa dello stesso Gianluca e di Ilaria, la raggiunge.
All’alba entra nell’appartamento di via Benozzo Gozzoli a Baggio, nella periferia nord-ovest di Milano, sorprende la ragazza a letto, le confessa l’omicidio del fratello, la spoglia, la lega con il cavo del joypad dell’XBox, la violenta per oltre 10 ore, la riempie di botte e infine la soffoca con una busta di plastica; le sevizie continuano fino alle 18.
Bianchi confesserà l’omicidio prima ai suoi genitori e in seguito al Pubblico Ministero, dopo tre gradi di giudizio verrà condannato all’ergastolo.


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