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Marco, 23 anni. Ucciso dal padre con una fucilata (Strage di Campi Bisenzio)

Campi Bisenzio (Firenze), 17 Gennaio 2014

 


Titoli & Articoli

Marco Albuzzani era fidanzato con una ragazza pratese (Notizie di Prato – 18 gennaio 2014)
Il ragazzo, ammazzato dal padre Lamberto, ha sentito lo sparo che ha ucciso la madre e forse ha cercato di scappare. Si era laureato il 12 dicembre in Economia e Commercio. Fidanzato con una ragazza di Prato: Fiorentina e karate le sue passioni
Marco e’ morto nel modo peggiore. La madre non si e’ accorta di nulla. Marco invece ha sentito lo sparo e probabilmente ha avvertito quantomeno la follia omicida del padre. Vicino al suo cadavere gli inquirenti hanno rinvenuto un telecomando, della macchina. Forse ha capito e ha cercato di fuggire. Non ce l’ha fatta. Il profilo Facebook di Marco Albuzzani, ucciso a 23 anni con una fucilata dal padre Lamberto, impressiona a partire dalla foto principale: c’e’ Marco sorridente, con la corona di alloro della laurea, abbracciato alla fidanzata. E’ il 12 dicembre scorso. Marco ha appena concluso il corso di studi universitari alla facolta’ di Economia e Commercio di Firenze. La sua tesi e’ incentrata sul reddito di impresa. Gia’ pensava a un Master di specializzazione. In un’altra foto, del 30 novembre, Marco inforca gli occhiali, veste un elegante abito grigio da operatore finanziario. Accanto a lui un amico. La foto reca solo l’indicazione: ‘European Parliament’. Senz’altro un momento di approfondimento dei propri studi. E ancora sotto, altre foto in questo profilo pubblico, aperto a tutti, che lascia tracce indelebili di una vita, quella di Marco, gia’ incanalata in binari di speranza: tre immagini di una passione di Marco, il karate, compresa la foto del 13 settembre in cui riceve il diploma di cintura di secondo dan, dai maestri La Cagnina e Bibi, “due pezzi di storia”, scrive.La copertina del profilo e’ invece dedicata a Pepito Rossi, perche’ la Fiorentina era un’altra delle passioni di Marco. Quando e’ stato ucciso dal padre, ieri sera, Marco Albuzzani era al cellulare. Forse parlava con la fidanzata, una ragazza di Prato. O forse con qualche compagno di scuola: le elementari le aveva fatte in paese, poi la scuola media a Poggio e le superiori al Copernico a Prato.

La “maglia di Rossi” sulla bara di Marco. I funerali della famiglia Albuzzani (Piana Notizie – 22 gennaio 2014)
CARMIGNANO – La chiesa di San Michele a Carmignano era piena questo pomeriggio per i funerali di Lamberto Albuzzani, della moglie Maria Angela Bellini e del loro figlio Marco. Chiesa strapiena di amici e conoscenti e molti non sono riusciti neppure ad entrare. Sulla bara del figlio, appassionato di calcio, gli amici hanno messo la maglia di Rossi.
Foto gallery di Roberto Vicario

Lo sconcerto del paese. “La migliore famiglia di Sant’Angelo”. Il cordoglio del sindaco Fossi (Piana Notizie – 18 gennaio 2014)
Per la strada, stanotte, davanti alla villetta della tragedia c’erano vicini, amici, gente di Sant’Angelo e di Carmignano, comune in cui era nata Maria Angela Bellini, per tutti Angela, ex dipendente della segreteria delle scuole medie di Poggio a Caiano. E il comune in cui c’è la sede della banca del Credito cooperativo Area Pratese, di cui Lamberto Albuzzani era presidente, riconfermato a maggio scorso. E in tanti per strada hanno collegato il gesto dell’avvocato con l’inchiesta in corso, condotta dalla guardia di finanza su disposizione della Procura pratese.
”Non mi capacito – dice Paola, una vicina – una famiglia di persone una migliore dell’altra. Si sono sposati 40 anni fa e avevano tanto cercato un figlio: Marco è arrivato dopo 17 anni. Lo adoravano, lo chiamavamo il principino da quanto era adorato”.
“Lo conoscevo da quando abbiamo fatto il militare a Orvieto – dice commosso Claudio Manetti, ex benzinaio di via Pistoiese – mio padre trasportava la loro merce: il padre di Lamberto, Bruno, aveva una sfilacciatrice a Ponte all’Asse. La migliore famiglia di Sant’Angelo, non avevano problemi, gente per bene”. E’ passato anche il pediatra di Marco, amico di famiglia. Nessuno si capacita. Che la tragedia sia avvenuta davvero lì, in quella villetta, in quella famiglia così perfetta. Anche il sindaco di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi è venuto sul luogo della tragedia, a sincerarsi di quanto era successo e a testimoniare il cordoglio dell’amministrazione.
In disparte, un gruppetto di ragazzi. Il loro pensiero va a Marco e alla sua ragazza, Silvia che sta a Galceti. A dicembre avevano festeggiato la laurea in Economia di Marco e adesso avrebbe voluto fare la specialistica. Lo conoscono da quando erano bambini, questi ragazzi di Sant’Angelo, ci hanno studiato insieme, lo hanno visto andare allo stadio a tifare la Fiorentina. E invece stanotte erano davanti a quel cancello così familiare, senza riconoscerlo più.


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