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Yassine Erroum, 31 anni, padre. Indagato per droga, uccide la ex a coltellate per non darle i soldi del mantenimento. Ergastolo

Castelnuovo Magra (La Spezia), 12 Giugno 2021


Titoli & Articoli

Uccisa dal marito, l’audio shock: “Voleva 200 euro e ho perso la testa” (la Nazione – 15 giugno 2021)
In un audio la testimonianza-shock di Yassine Erroum col racconto di quanto successo, dalla lite fino al l’omicidio dell’ex moglie
C’è una registrazione audio nelle mani dei carabinieri in cui Yassine Erroum, il 30enne che ha massacrato a coltellate la moglie Alessandra Piga, parla mentre viene trasportato all’ospedale Noa di Massa, ben sapendo di essere registrato. Racconta l’accaduto e nel colloquio afferma di aver perso la testa quando Alessandra gli aveva chiesto 200 euro per fargli vedere il figlio. Si tratta di un atto privo di valore giuridico, visto che è avvenuto senza la presenza del suo legale, ma che assume una notevole importanza per le indagini che stanno svolgendo i carabinieri coordinati dal sostituto procuratore Alessandra Conforti.
Nel corso della perquisizione fatta nella casa di via Baccanella, i militari dell’Arma non hanno trovano solo tanto sangue in ogni stanza e il corpo straziato della povera Alessandra, ma anche tracce di cocaina oltre a circa 400 euro. Vicino al cadavere della ragazza l’inquietante scritta fatta col sangue “Lo amo”: gli investigatori ritengono che sia stato lo stesso assassino a scriverla, forse per depistare le indagini.
Intanto ieri attorno alle 12 Erroum è stato dimesso dall’ospedale Noa di Massa dove era stato ricoverato sabato per le ferite che si era procurato: è stato portato in cella di isolamento nel carcere della Spezia dove questa mattina, assistito dall’avvocato di fiducia Riccardo Balatri del foro della Spezia, sarà sottoposto all’interrogatorio di garanzia.
L’autopsia sul corpo della povera Alessandra invece verrà effettuata con tutta probabilità nel fine settimana o all’inizio della prossima. I carabinieri hanno subito acquisito la testimonianza di una ragazza che ha assistito all’omicidio, si tratta della nuova compagna di Erroum che era nella casa al momento del dramma. Era un’amica di Alessandra e si era offerta di mediare affinché Erroum potesse rivedere il figlio. E’ arrivata con il figlio ed era salita nell’appartamento, mentre una terza amica di Alessandra era rimasta fuori. Attorno alle 15 di sabato la nuova fidanzata infatti era salita informando il compagno che il figlio era fuori e la sua ormai ex moglie chiedeva qualche soldo per il mantenimento. Ma quando in casa è entrata Alessandra col loro bimbo, è partito il litigio. L’inizio della tragedia: Erroum ha preso un coltello in cucina e con quello ha aggredito Alessandra, mentre la ragazza presente alla scena si è chiusa in bagno con i due piccoli, per tenerli lontani dall’orrore.

Femminicidio a Castelnuovo Magra, la confessione dell’assassino: “L’ho uccisa perché non voleva più farmi vedere il bimbo” (il Secolo XIX – 17 giugno 2021)
Yassine Erroum: “Volevo suicidarmi, con il coltello ho cercato di tagliarmi la gola”
“L’interrogatorio è durato poco più di un’ora ed è stato fermato per almeno 5 minuti, quando Yassine Erroum è scoppiato in un pianto disperato. Ha ammesso di avere ucciso Alessandra Piga, spiegando di avere agito d’impulso”. Così l’avvocato difensore Riccardo Balatri descrive il colloquio di ieri mattina in carcere, nel quale il suo cliente è stato sentito dal pubblico ministero Alessandra Conforti e dal giudice Mario De Bellis.
L’uomo è stato arrestato sabato pomeriggio, subito dopo avere straziato il corpo di Alessandra, sua moglie dal 2019 25 anni e madre del loro figlio), dalla quale si stava separando. Fatto accaduto nella villetta in cui la coppia per un breve periodo era andata a vivere insieme in via Baccanella a Castelnuovo. Balatri spiega anche che l’assassino ha aggiunto di venire dai tre giorni precedenti il delitto durante i quali aveva consumato una quantità straordinaria di alcool e cocaina. “Ho perso la testa quando lei ha ripetuto che avrebbe fatto in modo di non farmi più vedere il bambino – ha aggiunto Yassine – e mi ha chiesto soldi. Allora ho preso il coltello da cucina e ho cominciato a colpirla, dopo avere ordinato all’altra ragazza che era in casa e ai due bambini di rinchiudersi in bagno. Quando mi sono reso conto di ciò che avevo fatto, ho cercato di tagliarmi la gola senza riuscirci: volevo morire con lei e ho abbracciato Alessandra in un lago di sangue. Speravo anche che i carabinieri, che avevo sentito arrivare, mi sparassero e mi facessero fuori”.
I frammenti della tragedia sono stati ripercorsi, anche se Yassine non è stato in grado di riferire quante volte ha colpito Alessandra. Il giudice De Bellis ha chiuso l’udienza convalidando l’arresto e disponendo la custodia cautelare in carcere.
E intanto martedì sera, Castelnuovo e Maracalagonis, il centro a 20 chilometri da Cagliari nel quale era nata Alessandra, sono stati uniti dalle fiaccolate in ricordo della vittima. Al centro sociale di Molicciara c’erano centinaia di persone, col sindaco padrone di casa Daniele Montebello, con tanti colleghi della provincia, e il prefetto Maria Luisa Inversini. La quale ha colpito tutti per le sue parole: “Felice e orgogliosa di questo territorio, capace di raccogliere tante fasce tricolori e tante persone che dicono no alla violenza – ha detto – Abbiamo bisogno della collaborazione di tutti, dei genitori in particolare, perché il tema vero è l’unità e il recupero dei valori. Mi auguro che tutte le volte ci sia anche minimo sospetto di violenza, ci sia fiducia nella risposte”.

 

Alessandra Piga, uccisa a 25 anni davanti al figlio: ergastolo per il marito Yassine Erroum (Corriere della Sera – 20 dicembre 2022)
Massima pena per il marocchino, per l’omicidio della 25enne con cui si stava separando. In aula il tutore del bambino della coppia, che oggi ha 3 anni
«Lei ha iniziato a urlare di brutto e io ho iniziato a colpire, ero ubriachissimo», Yassine Erroum, 31 anni, aveva confessato così ai carabinieri il modo in cui poche ore prima aveva ucciso la moglie da cui si stava separando, Alessandra Piga, 25enne originaria della Sardegna. Ieri l’uomo, marocchino, è stato condannato in primo grado all’ergastolo, la massima pena possibile, per il femminicidio avvenuto il 12 giugno 2021 a Castelnuovo Magra, nell’estremo levante della Liguria. La sentenza è stata emessa dalla Corte di Assise del tribunale della Spezia accogliendo la richiesta dei pm.
Alla lettura della sentenza, ieri, era presente il tutore del bambino della coppia, che oggi ha 3 anni. L’avvocato di Erroum, già in carcere, ha provato a ottenere le attenuanti e strappare la condanna, comunque pesante, a trent’anni. Inutilmente di fronte alle circostanze nelle quali è avvenuto il delitto: il marito di Alessandra l’ha uccisa per motivi futili, un banale litigio per questione di soldi, in presenza di due bambini, uno il figlio della coppia, neppure 2 anni, l’altro il figlio di quella che era la nuova compagna di Yassine Erroum.
La vittima era stata uccisa con un grosso coltello, poi l’assassino aveva usato il sangue della ragazza per scrivere «amo» sul pavimento. Infine il 31enne si era scagliato anche contro i carabinieri intervenuti sul posto, ferendoli e aveva ammesso di avere fatto uso di cocaina. Oltre alla confessione dell’uxoricida, per ricostruire l’accaduto è stato decisivo anche un audio intercettato da una microspia, presente nell’appartamento perché Erroum era sotto indagine per motivi di droga. E a proposito di stupefacenti, poche settimane dopo l’arresto del marocchino la sua nuova compagna era stata arrestata per aver tentato di far entrare in carcere alcuni grammi di hashish


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