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Walter Condo, 70 anni. Spara alla moglie e si suicida

Cossato (Biella), 26 Gennaio 2022


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Lui era gravemente malato e insieme alla moglie ha deciso di farla finita (La Provincia di Biella – 26 gennaio 2022)
Emergono nuovi particolari sulla tragedia di Cossato. Walter Condò, 70 anni avrebbe sparato alla moglie Albertina Creola, 69 anni, per poi togliersi la vita con la stessa arma. Sembra che alla base del tremendo gesto ci sia una grave malattia di cui soffriva l’uomo.
La macabra scoperta è stata fatta questa mattina da un contadino. I corpi dei due sventurati erano su un’auto abbandonata nei boschi sulla strada che da Biella porta a Cossato.

 

Nell’appartamento riordinato di Cossato anche le ultime indicazioni sugli abiti del funerale: uniti nella tragedia (La Stampa – 28 gennaio 2022)
Lui malato e lei decisa a seguirlo nell’atto estremo compiuto in auto
Nell’appartamento di via Marconi a Cossato tirato a lucido avevano lasciato disposizioni molto precise, tanto da dissipare gli ultimi dubbi che la decisione di togliersi la vita Walter Condo e Albertina Creola l’abbiano presa insieme, anche se era soltanto lui ad essere malato e sempre lui quello che ha impugnato la pistola da cui sono partiti i colpi mortali.
Nello scritto lasciato in modo che venisse ritrovato con facilità, ci sono tutte le indicazioni da seguire, quelle per i funerali, compresi gli abiti da indossare che non sono naturalmente quelli che portavano il giorno della tragedia, ma quelli «buoni». E poi quelle sull’eredità, con niente lasciato al caso, in modo anche da non disturbare troppo i parenti, con cui durante gli anni della pandemia avevano ulteriormente diradato i contatti. Un testamento in piena regola, che ha certo richiesto un lungo lavoro di limatura, profonde riflessioni e una preparazione accurata per l’atto finale. Che avrebbero potuto compiere tranquillamente anche in casa e invece forse non si saprà mai con precisione perché si siano invece avviati in quella stradina sterrata dall’altra parte di Cossato, individuata chissà come ma certo scelta con cura, come è stato portato avanti tutto il resto e in cui avevano forse già effettuato un qualche sopralluogo. Viene da pensare che abbiano deciso una volta di più di non disturbare, di non farsi notare nel condominio e di non guastare la pulizia perfetta dell’appartamento.
Anche sulla base del ritrovamento il procuratore Teresa Angela Camelio ha deciso di non richiedere l’autopsia e ha già disposto ieri la riconsegna degli effetti personali e oggi delle salme, in modo che possa essere organizzato il funerale. Già in programma già per i prossimi giorni ma su cui i familiari della coppia hanno chiesto il più assoluto riserbo. Non verranno quindi affissi manifesti od organizzati momenti pubblici. Unica notizia che trapela la decisione di tumularli a Cossato.
Cittadina ancora incredula del dramma che si è consumato in pieno centro, senza che nessuno se ne accorgesse. Così come sembra che in pochi si siano accorti anche soltanto dell’esistenza della coppia. In quello che resta pur sempre un piccolo centro ci si conosce un po’ tutti. Invece Walter Condo e Albertina Creola sembra li avessero inquadrati con precisione davvero in pochi. Qualche amico selezionato, i parenti. Per il resto anche chi abitava a pochi metri di distanza li ricorda poco, è più facile che qualcuno faccia riferimento alla loro abitazione di via Vercellotto, quella in cui stavano fino a un anno e mezzo fa ma senza sapere descrivere chiaramente chi ci viveva. Un’esistenza a due la loro, diventata sempre più esclusiva, probabilmente anche per effetto della pandemia che li aveva spinto a ridurre ulteriormente i contatti con l’esterno. In questa sorta di piccolo universo condiviso sarebbe maturata con spaventosa lucidità la decisione di farla finita insieme, da parte di lui per evitare il dolore di una malattia da cui pensava di non poter guarire, da parte di lei forse per l’angoscia di restare sola. Un tormento che nessuno aveva intuito o saputo prevedere, fino al tragico finale.


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