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Tetsuo Sakamoto, 92 anni, professore universitario, Commendatore della Repubblica, padre. Uccide la moglie e fa harakiri

Roma, 28 Aprile 2022


Titoli & Articoli

Femminicidio-suicidio, marito uccide moglie poi l’harakiri | Spunta una lettera
Il marito uccide la moglie e poi si toglie la vita: la dinamica del femminicidio-suicidio è ancora al vaglio degli inquirenti. Su cosa si sta indagando e quali sono le ipotesi.
Trovati senza vita nell’appartamento dove vivevano una coppia. Donna morta sul letto, uomo nella vasca da bagno. La scoperta è avvenuta dopo aver allertato le forze dell’ordine. Ancora diversi aspetti da chiarire per una vicenda che non lascerebbe grossi dubbi a riguardo, ma sulla vicenda vige il massimo riserbo. Le forze dell’ordine hanno fatto ingresso nell’appartamento trovando marito e moglie morti. Indagini in corso e nuovi dettagli emersi durante i rilievi. Per entrambi non c’è stato altro che constatare il decesso.
Marito uccide moglie e si suicida | La scoperta dei coniugi senza vita
Marito e moglie trovati senza vita nel quartiere Fleming. La coppia di coniugi abitava in via Civitella d’Agliano, zona residenziale della città di Roma. Morto Tetsuo Sakamoto, 92enne docente di giapponese in pensione all’Orientale di Napoli, e la moglie Eikò Sakamoto di 90 anni. Le forze di polizia hanno trovato entrambi senza vita. Gli inquirenti hanno scoperto una lettera il cui contenuto non sarebbe stato reso noto. La nuora ha lanciato l’allarme dopo l’impossibilità di mettersi in contatto con i suoceri. Secondo quanto riportato dagli investigatori, la donna sarebbe stata trovata sul letto con diverse ferite sul corpo ed evidenti tracce di sangue sulle lenzuola.
L’uomo era invece nella vasca da bagno con un coltello. Si sarebbe tolto la vita con l’harakiri, gesto dei samurai con un fendente all’altezza dello stomaco. Immediato l’arrivo delle forze dell’ordine sul posto. Nel frattempo le indagini proseguono, ma l’ipotesi maggiormente accreditata è quella di un femminicidio-suicidio. Trovata anche una lettera nella stanza da letto dov’era la donna scoperta senza vita. Gli agenti della polizia hanno parlato con alcuni parenti delle due vittime per chiarire quanto accaduto. Tetsuo Sakamoto aveva insegnato dottrine orientali a Napoli, in passato aveva partecipato ai Meeting di Rimini. È stato vicepresidente dell’associazione Italia-Giappone. L’uomo aveva insegnato a Napoli e anche a Tokyo prima di trasferirsi a Roma. I poliziotti starebbero indagando per accertare il contenuto della lettera e comprendere i motivi del gesto.

L’harakiri del prof giapponese a Roma dopo l’omicidio della moglie malata e le 4 lettere d’addio
Tetsuo Sakamoto, studioso 92enne e commendatore della Repubblica per i suoi meriti nel campo dell’insegnamento, ha lasciato 4 lettere d’addio. Soldi e ringraziamenti per i domestici
Tetsuo Sakamoto non era solo un professore universitario. Era uno dei più importanti studiosi della cultura orientale, ma anche un italiano acquisito, al punto da essere stato nominato nel 1982 commendatore della Repubblica per i suoi meriti nel campo dell’insegnamento e da vice presidente, ormai dal 1978, dell’associazione Italia-Giappone. Ma quello che i vicini di casa, in un palazzo nella zona Nord, vicino a corso Francia, ricordano del 92enne a lungo docente all’Orientale di Napoli, è soprattutto «l’umanità che dimostrava verso gli altri». Un sentimento che, unito alla disperazione, potrebbe averlo spinto nella notte di giovedì scorso a uccidere la moglie Eiko, di 90 anni, immobilizzata a letto e malata terminale, e poi a togliersi la vita, facendo una sorta di harakiri con un coltello, fino a lasciarsi morire immerso nella vasca da bagno.
Le lettere d’addio. Un omicidio-suicidio sul quale gli agenti del commissariato Ponte Milvio vogliono dirimere ogni dubbio, anche se dopo l’allarme lanciato da una badante della coppia, che alle 10 dell’altro ieri ha trovato i corpi dei due anziani coniugi nel loro appartamento in via Civitella D’Agliano, senza segni di effrazione e comunque in ordine, quello che è accaduto appare abbastanza chiaro. In più il professor Sakamoto ha lasciato quattro lettere d’addio, scritte in italiano e in giapponese: le prime ai due collaboratori domestici filippini che li hanno accuditi, soprattutto la badante che ha scoperto la tragedia, negli ultimi anni costellati da problemi di salute sempre più gravi, e le altre in lingua madre, che sono state acquisite dalla polizia e devono essere ancora tradotte, al figlio Mario e alla moglie italiana. Nei messaggi d’addio ai domestici, il docente ha parole di ringraziamento per tutto quello che hanno fatto per lui e la moglie, e all’interno delle buste ci sarebbero anche somme di denaro. Un ultimo gesto di riconoscenza accompagnato da messaggi per i quali il professore ha scelto i logogrammi, i caratteri kanji originari della Cina ma usati dai giapponesi, anche se nel dopoguerra ci furono delle campagne educative per eliminarli. Una particolarità che ha colpito gli stessi investigatori, forse un gesto romantico prima di morire che potrebbe aver accompagnato Sakamoto anche nella sua vita.
Una coppia conosciuta e stimata. L’appartamento alla Collina Fleming è stato sequestrato per consentire alla Scientifica di effettuare il sopralluogo, recuperato anche il coltello usato dal 92enne per togliersi la vita mentre la moglie potrebbe essere stata colpita alla testa con un oggetto anche se non è chiaro di che tipo. Non si esclude che la donna stesse dormendo e non si sia accorta di nulla. Gli investigatori hanno sentito a lungo sia i badanti sia alcuni familiari di marito e moglie per capire se negli ultimi tempi la situazione familiare fosse peggiorata rispetto al passato e se ci fossero state avvisaglie di quello che stava per accadere mentre sui social il figlio ha chiesto di pregare per i suoi genitori. La notizia della tragica fine dei coniugi ha sconvolto il quartiere di Roma nord dove i Sakamoto erano molto conosciuti e stimati.

 


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