Severino Bergamini, 71 anni, allevatore. Uccide la suocera a martellate. Condannato a 14 anni ridotti a 10 in Appello
Leinì (Torino), 12 Luglio 2018
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Non sopporta la suocera: la uccide a martellate e chiama i carabinieri (Today – 12 luglio 2018)
L’omicidio è avvenuto a Leini, nel torinese. La vittima, Adele Crosetto, aveva 84 anni ed era invalida
Non ce l’ha fatta Adele Crosetto, la donna di 84 anni presa a martellate nella mattina di giovedì 12 luglio dal genero Severino Bergamini, 71 anni, mentre si trovava nel letto della sua abitazione in via Provana, 21, a Leini, nel torinese.
Secondo quanto raccontato dalla moglie dell’uomo a TorinoToday, i due non si parlavano da anni e sostanzialmente non si sopportavano. Da qualche tempo l’anziana non era autosufficiente e necessitava di continua assistenza. Abitava al pianterreno, mentre il genero viveva al primo piano della cascina.
L’uomo ha detto di avere agito in preda ad un momento di esasperazione. E’ stato lui stesso a chiamare i carabinieri convinto di averla uccisa, ma l’anziana era ancora viva al momento dell’arrivo dei soccorritori. E’ stata trasportata in elisoccorso all’ospedale Cto di Torino dove è spirata nel corso del pomeriggio a causa delle gravi ferite craniche riportate. Per Bergamini sono scattate le manette prima con l’accusa di tentato omicidio e poi con quella di omicidio, che gli è stata notificata quando lui si trovava già in carcere.
Ha ucciso la suocera: “Con lei c’erano tensioni da anni, ma ora sono pentito” (Torino Today – 16 luglio 2018)
In carcere in attesa del processo
“Non so perché l’ho fatto, è stato un raptus. Con lei c’erano tensioni da anni. Ora sono pentito”. Severino Bergamini, 71 anni, ha detto questo al giudice per le indagini preliminari Stefania Cugge che sabato 14 luglio 2018 lo ha interrogato per l’assassinio della suocera Adele Crosetto, 84 anni, avvenuto la mattina del giorno precedente nella cascina di via Provana 21 a Leini.
All’udienza, avvenuta nel tribunale di Ivrea, hanno assistito il pm Elena Parato, che conduce le indagini, e l’avvocato Mario Benedetto, che difende l’uomo. “Ho preso il martello dal garage – ha aggiunto Bergamini – perché era la prima cosa che ho trovato di utile per colpirla”.
Il giudice ha poi convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare della detenzione nel carcere di Ivrea in attesa del processo.
Adele Crosetto è ricordata dai vicini come una persona mite. Da qualche tempo, però, non la vedevano più perché non usciva più di casa a causa della sua disabilità.
Leini, uccise a martellate la suocera Adele Crosetto: in Appello la pena scende a 10 anni (La Stampa – 28 novembre 2020)
E’ stato condannato a 10 anni di reclusione per omicidio aggravato da futili motivi, dalla I sezione della Corte d’Assise e d’Appello del Tribunale di Torino, Severino Bergamini, l’anziano (71 anni al tempo dei fatti) che il 12 luglio 2018, a Leini, aggredì a martellate la suocera, Adele Crosetto, 84 anni, invalida e incapace di difendersi, causandone la morte.
Ieri, Bergamini, che aveva motivato il suo gesto con l’odio che provava per l’anziana e le presunte angherie che lei aveva perpetrato nel tempo nei suoi confronti, ha ottenuto uno sconto di pena rispetto al processo di I grado che l’aveva condannato a 14 anni, grazie al riconoscimento delle attenuanti generiche. Respinta, invece, la richiesta della perizia psichiatrica .
«Ci premeva che non fosse ammessa la perizia psichiatrica e così è stato – spiega l’avvocatessa Valentina Sandroni, legale della famiglia Bianco, l’altra figlia della Crosetto –. Non è stato un raptus, né c’è stato un litigio per giustificare tanta efferatezza contro un’anziana incapace di difendersi. La Crosetto era una donna gravemente malata, che da tempo non riusciva più neppure a parlare».
Per la famiglia Bianco, giustizia è stata fatta: «Dieci anni di carcere non sono molti per una cosa del genere – commenta la nipote Isabella Spezzano – e neppure riporteranno mia nonna in vita. Ci premeva solo che non passasse la linea del raptus e per fortuna così non è stato».