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Michele Partipilo, 48 anni, guardia giurata, padre. Spara alla moglie e si suicida

Casamassima (Bari), 16 Luglio 2012


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Corriere della Sera
Francesca è stata uccisa a colpi di pistola, a Casamassima, in provincia di Bari. A sparare è stato il marito, Michele Partipilo, 48 anni per dissidi legati alla gestione della famiglia. Lui, e soltanto lui, aveva il diritto di prendere decisioni sulle quali invece lei continuava a voler dire la sua. La conferma in una lettera trovata in casa. La coppia litigava spesso negli ultimi tempi. E poi l’ennesima discussione, terminata colpi di pistola. Michele si è poi ucciso sparandosi alla tempia. Ma prima ha fato una telefonata: «Ho combinato un macello». Un macello irreparabile.

 Il Bloggatore
Michele Partipilo, 48 anni, guardia giurata uccide la moglie Francesca Scarano e poi si toglie la vita sparandosi
Una coppia di coniugi è stata trovata uccisa in casa poco fa, a Casamassima, in una zona centrale del paese. Secondo le prime ipotesi dei carabinieri, l’uomo avrebbe ucciso la moglie a colpi di pistola e poi si sarebbe ucciso con la stessa arma. A quanto si è appreso, le uccisioni sarebbero avvenute pochi minuti prima delle 16. I corpi sono stati trovati sulla base di segnalazioni al 112 di vicini dei due che hanno sentito sparare colpi di pistola. Con i carabinieri sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno aperto la porta di casa con la forza e hanno trovato nell’abitazione i due corpi già senza vita.
L’uomo – un uomo tra i 40 e i 45 anni – era una guardia giurata e teneva una pistola di ordinanza che potrebbe essere l’arma del delitto. La pistola – secondo i primi militari intervenuti – s’intravede sotto il corpo dell’uomo: questo è a poca distanza da quello della donna, che si trova tra la cucina e il balcone…

Casamassima: metronotte uccide la moglie e si suicida
Michele Partipilo, 48 anni, ha prima fatto fuoco contro la moglie, Francesca Scarano, di 41, uccidendola con due colpi alla testa e all’addome. Poi si è tolto la vita sparandosi alla tempia
Tragedia familiare questo pomeriggio a Casamassima. Un uomo di 48 anni, Michele Partipilo, guardia giurata, ha prima ucciso la moglie Francesca Scarano, di 41 anni, poi si è ucciso con un colpo alla tempia. Il dramma è avvenuto intorno alle 16: a dare l’allarme ai carabinieri sono stati alcuni vicini di casa, che hanno udito gli spari, e un parente di Partipilo, al quale l’uomo avrebbe telefonato poco prima di spararsi, dicendo di aver “combinato un macello”.
Secondo quanto riferito dal pm di turno, Isabella Ginefra, all’uscita dalla villetta in cui è avvenuta la tragedia, le ragioni del gesto sono spiegate in una lettera lasciata da Partipilo. Secondo le testimonianze raccolte, la coppia, che si era trasferita a Casamassima da circa un anno, litigava spesso soprattutto per questioni legate alla gestione familiare. La coppia ha anche un figlio di 15 anni, che in questi giorni si trova in vacanza con i nonni. Sul posto sono al lavoro i carabinieri di Casamassima con i militari delle investigazioni scientifiche e il medico legale Francesco Introna.

Casamassima, spara  alla moglie e poi si uccide In una lettera il movente In corso autopsie dei coniugi
In una lettera ha scritto le ragioni del suo gesto. Continui litigi che sarebbero sfociati nell’omicidio della moglie e nel suo suicidio: per questo, Michele Partipilo, 48 anni, di Bari, ex guardia giurata per qualche tempo disoccupato a da poco assunto come guardiano, ha ucciso la moglie, la 41enne Francesca Scarano, originaria del Foggiano, che lavorava in una casa la casa di riposo a Casamassima. Poi si è tolto la vita a pochi metri dal corpo di lei. Gli inquirenti non hanno dubbi sulla ricostruzione dei fatti e ritengono si sia trattato di un omicidio-suicidio.  La tragedia si è consumata nel primo pomeriggio, poco dopo le 15, in una villetta alla periferia di Casamassima, nel Barese. Una casa a due piani in via Modigliani, dove la coppia viveva da qualche anno con il figlio minorenne. Il ragazzo, al momento del delitto, non era in casa perchè in vacanza con i nonni materni.
I litigi all’interno della coppia pare fossero dovuti essenzialmente a incomprensioni e a dissidi sulla gestione della vita familiare. Dopo l’ennesima lite, l’uomo avrebbe afferrato la sua calibro 9, tenuta legalmente, e ucciso la moglie sparandole un colpo alla testa e uno all’addome e lasciandola senza vita su un balconcino dell’abitazione. Poi, rientrato in casa, secondo la ricostruzione degli investigatori, ha puntato l’arma contro se stesso e si è ucciso con un solo colpo alla testa.
Gli spari sono stati sentiti da tutto il vicinato che ha telefonato al 112. Prima di uccidersi, però, l’uomo avrebbe chiamato un parente dicendogli di aver fatto “un macello”. Sul posto, per gli accertamenti, sono giunti i carabinieri della Stazione di Casamassima, quelli della Scientifica, alcune pattuglie di Polizia municipale, il medico legale Francesco Introna e il pm di turno, Isabella Ginefra.
Una coppia poco conosciuta in città, ha confermato dal sindaco, Domenico Birardi, giunto sul posto per incontrare i familiari. Sul contenuto della lettera, sequestrata dai carabinieri, gli inquirenti non lasciano trapelare nulla.
Le modalità delle uccisioni appaiono chiare ma la magistratura disporrà comunque le autopsie per accertare le cause dei decessi e ricostruire la tragedia familiare. Saranno eseguiti anche stub su Partipilo per avere la certezza scientifica che sia stato lui a sparare.


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