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Maurizio Zannolfi, 57 anni, finanziere, padre. Ammazza la compagna con un colpo di pistola e si uccide

Fiumincino (Roma), 14 Aprile 2021


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Spara alla compagna, poi l’abbraccia e si toglie la vita: così Maurizio Zannolfi ha ucciso Barbara Castellani (Roma Today – 15 aprile 2021)
Un abbraccio mortale. Così sono stati trovati morti sul divano Maurizio Zannolfi e Barbara Castellani, uccisi da due colpi di pistola. Un omicidio suicidio quello che si sono trovati davanti i primi soccorritori intervenuti nel pomeriggio di mercoledì nell’abitazione dell’Isola Sacra dove i due, entrambi separati, convivevano. A premere il grilletto il maresciallo della Guardia di Finanza che dopo aver ucciso la donna, una infermiera 42enne originaria di Grottaferrata, l’ha stretta a sè in una morsa mortale e poi ha fatto fuoco uccidendosi con un colpo alla testa.  La tragedia nella giornata di mercoledì 14 aprile, in una casa di via del Portico Placidiano. A trovare i due corpi abbracciati sul divano al pian terreno dell’abitazione un ufficiale della Guardia di Finanza, che si era recato a casa del collega dopo che lo stesso non si era presentato a lavoro nella caserma delle fiamme gialle dove prestava servizio in viale Traiano, nel Comune aeroportuale alle porte di Roma.  Affacciatosi alla finestra dopo aver bussato alla porta invano il militare ha scorto i due corpi in una pozza di sangue, con accanto la pistola usata per l’omicidio suicidio. Da qui la richiesta d’intervento del 118, con il personale medico che nulla ha potuto se non constatare la morte dei due. Sul posto sono quindi intervenuti gli agenti del Commissariato Fiumicino di polizia che hanno poi svolti i rilievi con gli investigatori della polizia scientifica della Questura di Roma.
Con la casa in ordine, gli inquirenti hanno constatato come Maurizio Zannolfi e Barbara Castellani siano stati uccisi con la pistola d’ordinanza regolarmente detenuta dal militare della Finanza. Restano ora da comprendere le cause che hanno portatao il sottufficiale di 52 anni, originario della Campania, ad uccidere Barbara Castellani, di dieci anni più giovane. Alla base del gesto potrebbero esserci dei problemi di natura economica, aspetto sul quale gli investigatori stanno cercando di fare luce considerando che i due usufruivano dei rispettivi salari. Entrambi separati Maurizio Zannolfi era padre di tre figli (una ragazza e due ragazzi), mentre Barbara Castellani era madre di un adolescente avuto dalla sua precedente relazione.
Aperto un fascicolo d’indagine dal pubblico ministero di turno, l’Autorità Giudiziaria ha disposto l’esame autoptico sulle salme dei due. Indagini portate avanti dalla Procura di Civitavecchia e che al momento sembrano essere orientate a tutti gli effetti sull’ipotesi dell’omicidio suicidio, resta da comprendere chi abbia deciso di farla finita e se i due fossero d’accordo sull’attuare il tragico gesto. Così come restano da accertare le motivazioni che hanno portato alla morte dei due. 

 

Omicidio-suicidio a Fiumicino, giallo sull’ora della tragedia: in una lettera il movente (il corriere della città – 15 aprile 2021)
Degli spari, probabilmente 3, sentiti chiaramente da una vicina poco dopo le 21:00 di ieri. Poi il silenzio. Nessun urlo, nessuna richiesta di aiuto, tanto che a quei botti non è stata data importanza e sono stati scambiati per petardi. E invece potrebbero essere i colpi esplosi per commettere prima l’omicidio di Barbara Castellani, infermiera 42enne e il suicidio del 53enne brigadiere della Guardia di Finanza Maurizio Zannolfi.
Il biglietto. Prima della tragedia, scoperta ieri sera a Fiumicino, nella zona di Isola Sacra, i due avrebbero scritto un biglietto, nel quale avrebbero riportato i motivi del loro gesto, dichiarando dessere d’accordo nel togliersi la vita. La coppia viveva all’ultimo piano, il terzo, di una palazzina in via del Portico Placidiano, all’angolo con via Carlo Fecia di Cossato.  Entrambi separati, nonostante lavorassero a tempo indeterminato pare avessero qualche problema finanziario. L’uomo aveva tre figli, ormai adulti. Prestava servizio presso la caserma di viale Traiano.  a pochi passi dal teatro del dramma. I rilievi sono stati eseguiti dalla Polizia Scientifica.
Le indagini. I rilievi sul luogo della tragedia sono stati eseguiti dalla Polizia Scientifica, ma le indagini sono in mano alla Guardia di Finanza. Da una prima ricostruzione dei fatti, l’uomo avrebbe sparato all’infermiera con la pistola d’ordinanza e poi avrebbe rivolto l’arma verso di sé, uccidendosi. I due corpi sono stati trovati sul divano, uno sopra l’altro. Ad accorgersi dell’omicidio suicidio i colleghi dell’uomo: non vedendolo entrare in servizio, una pattuglia era andata sotto casa sua. Lì c’era l’auto, ma non rispondeva nessuno né al cellulare né al citofono. I finanzieri hanno quindi capito che qualcosa non andava e poco dopo hanno fatto la terribile scoperta. I corpi del finanziere e dell’infermiera sono stati messi a a disposizione dell’autorità giudiziaria per effettuare l’autopsia come da prassi, anche per stabilire se al momento del decesso la coppia fosse sotto effetto di qualche sostanza stupefacente o alcolica.
Le reazioni. Ieri sul posto sono arrivati i tre figli dell’uomo e l’ex moglie, oltre ai vicini di casa e a molti conoscenti. Oggi a Isola Sacra non si parla d’altro. La coppia, seppur conosciuta, era molto riservata. Fino a poco tempo fa aveva un cagnolino, ma passando molto tempo fuori casa aveva preferito darlo via. Nulla, da quanto raccontano i vicini di casa e i conoscenti, poteva fa presagire una simile tragedia. 


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