Joel Bradley Kinser, 44 anni, ex militare reimpiegato. Soffoca la moglie nel sonno e si sgozza
Pozzoleone (Vicenza), 2 Aprile 2018
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Pozzoleone, tragedia in casa: la uccide e poi si sgozza (Vicenza Today – 2 aprile 2018)
Scena raccapricciante in un’abitazione in via Nicoletti: una coppia di americani, 44 anni lui, 40 lei, è stata trovata morta. Indagini da parte dei carabinieri
“I’m sorry” sono queste le ultime parole che Joel Bradley Kinseravrebbe scritto su un post-it lasciato su una porta nella villetta in via Nicoletti a Pozzoleone,dove lunedì di Pasquetta è andato in scena l’orrore. Un segno, compiuto poco prima di spirare, che non lascia dubbi sul gesto terribile del 44 enne americano che da tempo era divorato dal male oscuro. Una depressione che lo ha portato a uccidere la moglia soffocandola o strangolandala. Un omicidio che – secondo i primi rilievi potrebbe essere avvenuto a Pasqua, quindi non lo stesso giorno del suicidio.
Erano circa le 15.30 di lunedì quando i carabinieri della Setaf, con i militari della compagnia di Thiene e del nucleo investigatoivo di Vicenza, e il Suem 118, si sono recati sul posto e hanno scoperto i cadaveri della coppia di americani: Joel Bradley Kinser, 44 anni, e Leila Gakhirovan Kinser, 40.
La scena. Lui è stato trovato in una pozza di sangue in bagno, con ferite di arma da taglio, lei sul letto, senza segni evidenti di ferite. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo avrebbe strangolato la moglie per poi togliersi la vita.
Le forze dell’ordine sono state allertate dal parroco della Comando americano, allarmato dalle mancate risposte alle sue chiamate. Il prelato era molto vicino al 44enne, che pare soffrisse di depressione, tanto da essere stato congedato e assunto come impiegato. Bradley, che lavorava per una ditta estena, avrebbe confessato al sacerdote propositi suicidi.
“La scintilla della tragedia è stata la morte della tartaruga” (Vicenza Today – 3 aprile 2018)
Mentre la scientifica è ancora alla villetta dove si è consumato l’omicidio-suicidio di Joel Bradley Kinser, 44 anni, e Leila Gakhirovan Kinser, 40, cominciano a emergere dettagli sulla vita della coppia
“Erano innamoratissimi, si scambiavano decine di teneri messaggi al giorno. Lui non stava bene e lei gli era sempre accanto, assieme alla loro tartaruga Mashka, che si portavano ovunque. Per loro era come una figlia. Sicuramente la morte dell’animale ha distrutto Leila. Potrebbe aver chiesto a Joel di farla finita”.
E’questa l’agghiacciante testimonianza di un’amica di Joel Bradley Kinser, 44 anni, e Leila Gakhirovan Kinser, 40 anni, trovati morti lunedì nella loro villetta in via Nicoletti a Pozzoleone. Talmente assurdo da poter essere vero: lui da tempo in preda al male oscuro, lei che cercava di coprirlo d’amore con tutta la forza che aveva. Finchè non ce l’ha fatta più neanche la piccola dolce Leila.
Il resto è nei verbali delle indagini dei carabinieri, coordinate dal pm Claudia Bonino che ha fissato per venerdì l’autopsia sul corpo della donna: secondo quanto emerso dai rilievi, in corso anche martedì, la coppia avrebbe deciso di farla finita domenica di Pasqua; Joel avrebbe prima soffocato la moglie e poi sarebbe andato in bagno per togliersi la vita con un coltello. A causa della sua malattia, infatti, era stato congedato e non poteva possedere armi.
I soccorsi sono stati chiamati lunedì, quando padre David, che seguiva la coppia, ha intuito che dietro quei telefoni che squillavano a vuoto poteva esserci il peggiore dei drammi. Ed era così. Sulla porta della camera dal letto Joel ha lasciato un messaggio inequivocabile scritto col proprio sangue: “I’m sorry”.
I vicini li descrivono come una coppia tranquilla, silenziosa e cortese, che faceva vita molto riservata, come la maggior parte delle famiglie americane residenti nella nostra provincia.
Tragedia a Pozzoleone, i risultati dell’autopsia: Leila è stata soffocata senza reagire (Vicenza Today – 6 aprile 2018)
Il referto medico legale ha confermato il soffocamento di Leila Gakhirovan Kinser da parte del marito Joel Bradley Kinser che poi si è tolto la vita tagliandosi la gola
Sono arrivati i primi risultati delle indagini sulla tragedia che il giorno di Pasquetta ha sconvolto la comunità di Pozzoleone. Secondo l’autopsia effettuata sul corpo di Leila Gakhirovan Kinser all’ospedale di Vicenza dal dottor Raniero dell’istutto di medicina legale di Verona la donna è morta soffocata.
Leila, cittadina americana 40enne di origine russe, è stata uccisa dal marito Joel Bradley Kinser nella loro villetta in via Nicoletti a Pozzoleone. L’uomo, di 44 anni, da tempo soffriva di depressione. Un male oscuro che l’ha portato ad uccidere la moglie e poi a togliersi la vita recidendosi la gola. A quanto sembra non ci sarebbero evidenti segni di reazione da parte della donna che, probabilmente, stava dormendo mentre il marito l’ha uccisa. Non si conoscono tuttavia ancora gli esiti dell’esame tossicologico sul corpo della vittima.