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Giuseppe Pepe, 42 anni, disoccupato, padre. Massacra di botte la moglie davanti ai figli, la lascia agonizzante per due giorni, poi chiama il 118. Lei muore dopo due mesi in ospedale. Lui patteggia e viene condannato a 9 anni, 5 mesi e 10 giorni di reclusione

Taranto, 26 Maggio 2003


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Taranto – Uccise moglie, sconto di pena (Gazzetta del Mezzogiorno – 22 gennaio 2008)
Picchiò la moglie sotto gli occhi dei due figli minorenni e la lasciò agonizzante nel letto per due giorni prima di chiamare il 118. La donna morì dopo due mesi a causa delle ferite. Ritenuto colpevole di omicidio come conseguenza dei maltrattamenti, e omissione di soccorso, un disoccupato tarantino – Giuseppe Pepe, di 42 anni – è stato condannato dalla Corte d’Appello a 9 anni, 5 mesi e 10 giorni di reclusione con la formula del patteggiamento.
In primo grado all’uomo furono inflitti 10 anni di reclusione. La vittima – Roberta Causio, di 30 anni – fu ricoverata il 27 marzo del 2003 nell’ospedale “Santissima Annunziata”; morì il 26 maggio successivo. Secondo quanto hanno stabilito i periti, se i soccorsi fossero stati tempestivi la donna si sarebbe salvata.


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