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Gheorghe Florin Ton, 41 anni, padre, con precedenti per reati contro la persona. Denunciato più volte, ammazza la moglie a coltellate. Condannato a 20 anni di reclusione e 3 di libertà vigiliata con esclusione delle attenuanti

Canicattini Bagni (Siracusa) , 16 Giugno 2014


Titoli & Articoli

Uccisa a picconate dal marito (Giornale di Siracusa – 15 giugno 2016)
E’ stata uccisa ieri sera, dopo cena, dal marito quarantunenne Ton Gheorghe Florin. Vivevano a Canicattini Bagni da circa un anno e, da poco più di un mese, si erano trasferiti in via Garibaldi n° 108, insieme ai loro due figli poco più che adolescenti.
Da una prima ricostruzione dei fatti, l’uomo, al termine di una discussione nata per motivi di gelosia, avrebbe aggredito la compagna colpendola con un coltello da cucina. Dopo averla uccisa, il marito ha chiamato i carabinieri per costituirsi e ha detto soltanto: “Venitemi a prendere, ho ucciso mia moglie”. Le forze dell’ordine si sono trovate di fronte all’atrocità disumana e alla normalità di un uomo.
Chi ha conosciuto Maria in ambito lavorativo, racconta a noi del Giornale Siracusa di aver visto il “quadro di una bella persona che si dedicava, in ospedale, agli anziani con dedizione e pazienza, facendo anche più rispetto a quello per cui veniva pagata”. E continua: “Probabilmente, gli infermieri e i medici dell’Umberto I di Siracusa un po’ se ne approfittavano, ma avevano anche imparato presto a volerle bene perché lei faceva di più per tutti e, qualche volta, per accattivarseli portava loro un semplice caffè”.
Per sbarcare il lunario, Maria aveva scelto di mettersi al servizio di quelle famiglie che, nel delicato momento della malattia, non riuscivano da sole ad accudire i proprio cari. “Era felice per il gesto premuroso di chi le offriva un cornetto a colazione dopo una notte passata nei reparti, a prestare assistenza alle persone anziane. E, solo quando poteva, riposava un po’ su una brandina, eppure era sempre solare e disponibile” questo il ritratto di Maria.
Quello di ieri sera, non è stato un gesto senza precedenti, non è stato un fulmine a ciel sereno, “già una volta il marito l’aveva mandata all’ospedale” ci dice chi aveva raccolto un suo sfogo “lei lo aveva più volte denunciato e poi aveva ritirato le proprie dichiarazioni, per un periodo si erano pure lasciati ma poi lui aveva iniziato ad assillarla di telefonate, alle quali lei molte volte nemmeno rispondeva, perché voleva che tornassero insieme”. Forse, Maria non voleva accettare che il destino di quel matrimonio fosse la violenza.
“Alla fine, aveva ceduto alle promesse e alle lusinghe e si era rimessa con suo marito, per il desiderio di riunire la famiglia, di condurre una normale quotidianità,
nel momento in cui anche il marito aveva trovato lavoro e potevano finalmente permettersi anche l’affitto di una casa più grande”.Questo ciò che ci ha raccontato chi, attraverso la gentilezza che Maria praticava nel proprio umile lavoro, ha potuto scorgere anche un tratto della sua complessa storia di vita, che adesso è anche una storia di morte. Chissà se erano queste le vere motivazioni che avevano spinto Maria – che tutti chiamavano Mariana – a tentare di continuare a costruire quell’amore che avrebbe potuto essere, ma non è stato.
Sul posto interveniva il Sostituto Procuratore di Turno che, concordando con le risultanze investigative emerse, emetteva provvedimento di fermo di indiziato di delitto nei confronti di Ton Gheorghe Florin, 41enne cittadino Rumeno, con precedenti per reati contro la persona. La Magistratura ha disposto l’esame autoptico sulla salma. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato associato presso la casa circondariale di Siracusa.

 

Confermata dalla Corte di Assise di Appello la condanna a 20 anni per G. Florian Ton, nel 2014 uccise a Canicattini la moglie (FreeJournal – 2 marzo 2017)
La Corte di Assise di Appello di Catania, presieduta dal giudice Rosario Cuteri, ha confermato la condanna a 20 anni di reclusione e la misura della libertà vigilata per anni tre nei confronti del 43enne rumeno Gheorghe Florin Ton , che la sera del 16 giugno 2014, al termine di una lite, scaturita da motivi di gelosia, uccise a coltellate e con un colpo di piccone alla testa la moglie Maria Ton di 36 anni, nella sua abitazione di via Garibaldi a Canicattini Bagni. I giudici hanno così confermato la sentenza del Gup di Siracusa, Carmen Scapellato, nei confronti del rumeno che dovrà risarcire anche le parti civili, Maria Dibu, Maria Zanet e Paul Dibu Ion, rispettivamente figlia, madre e fratello della giovane rumena uccisa, rappresentate e difese dall’avvocato Paolo D’Orio.
L’avvocato canicattinese si è opposto contro la concessione dell’attenuante prevista dall’art. 62 n. 2 c.p., ritenendo che l’infedeltà coniugale non può in alcun modo giustificare l’efferatezza di questo omicidio, e chiesto il rigetto dei motivi di appello, che per Gheorghe Florin Ton proponeva il difensore, l’avvocato Junio Celesti, parimenti alla concessione delle attenuanti ex art. 62 bis (l’uomo dopo l’omicidio si è costituito ai Carabinieri della locale stazione), perché un adeguamento in minus del trattamento sanzionatorio appare ingiusto vista la gravità oggettiva e i precedenti penali dell’imputato.
«Giorno 8 non regaliamo mimose alle donne ma rispetto – ha ribadito l’avvocato D’Orio – perché esiste un diritto naturale che sottrae i codici alla mutevolezza e invero solamente con il valore del rispetto potremmo stracciare tutte le leggi e i codici del mondo».


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