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Enrico Sciaccaluga, 68 anni, elettricista in pensione, padre. Strangola la moglie. Assolto

Genova, 9 Dicembre 2012


Titoli & Articoli

Moglie strangolata, il marito: «Mi sono difeso» (Genova Today – 10 dicembre 2012)
Enrico Sciaccaluga è accusato dell’omicidio della moglie Luciana Morosi nell’appartamento della coppia ad Apparizione. L’uomo ha strangolato la donna dopo l’ennesima lite durante la quale lei lo ha accoltellato all’addome e alla mano
Non era la prima volta che marito e moglie litigavano.
I rapporti fra Luciana Morosi, casalinga di 67 anni, ed Enrico Sciaccaluga, elettricista in pensione di 68 anni, ultimamente erano diventati piuttosto tesi. Ed è stato proprio durante una di queste liti che si è consumata la tragedia nell’abitazione della coppia ad Apparizione. Luciana Morosi è morta durante la notte al pronto soccorso dell’ospedale San Martino. Il decesso sarebbe avvenuto per strangolamento a opera del marito. Enrico Sciaccaluga è rimasto anch’esso ferito, riportando ferite da arma da taglio all’addome e alla mano, ma non è in pericolo di vita.
Interrogato all’ospedale Galliera dai carabinieri, Sciaccaluga avrebbe detto di essersi semplicemente difeso dopo essere stato aggredito. L’uomo è ora accusato di omicidio volontario. A dare l’allarme è stata una vicina di casa su segnalazione dei figli della coppia.

«Mi ha preso a coltellate e mi sono difeso» (Il Secolo XIX – 11 dicembre 2012) 
Ha aperto la porta alla vicina di casa, agente della polizia municipale, e l’ha accompagnata sulla scena del delitto, in salotto. Davanti al corpo in agonia della moglie, che aveva appena strangolato, Enrico Sciaccaluga ha pronunciato una sola frase: «Mi ha aggredito con un coltello». Poi si è seduto sul divano, con i vestiti tutti sporchi di sangue, e si è estraniato da tutto. Dalla violenza, dalla follia. La vigilessa, rimasta interdetta per qualche secondo, è riuscita a mantenere la calma.
Non ha gridato, non è scappata. Ha preso il cellulare e ha chiamato il 118. Quindi ha avvertito le figlie della coppia. Erano state proprio loro, poco prima, a chiederle di andare dai genitori che non rispondevano al telefono da ore. «Venite ad Apparizione in salita Staiano, al civico 30 – ha detto la donna alla centrale di Genova Soccorso – Ci sono due persone ferite». Erano le 21.20 dell’altro ieri sera. Luciana Morosi, 66 anni, era ancora viva. Si è spenta dopo due ore di agonia nel reparto di rianimazione del San Martino.
Sciaccaluga, 68 anni, ex elettricista, ha capito di aver ucciso la compagna solo nel pomeriggio. L’aveva conosciuta più di mezzo secolo fa, quando entrambi frequentavano la scuola elementare Novaro, sempre ad Apparizione. Negli anni Settanta, il matrimonio. E poi quarant’anni di vita insieme, quasi in simbiosi, nella tranquillità della loro casetta sulle alture di Quarto.
È finito tutto l’altro ieri, quando, per motivi ancora tutti da chiarire, si è scatenato l’inferno. Nel giro di una sera, le figlie dei coniugi, Stefania e Sara, 41 e 39 anni, si sono trovate senza madre e senza padre. Lei non c’è più, lui è ricoverato al Galliera e presto sarà trasferito in carcere con l’accusa di omicidio. Dietro alla lite che ha portato alla tragedia c’è un prelievo di diecimila euro fatto dall’uomo di nascosto e scoperto dalla donna in banca.

Strangolò la moglie, assolto perché incapace di intendere (Il Secolo XIX – 19 aprile 2013)
Enrico Sciaccaluga, l’elettricista di 68 anni imputato per aver strangolato la moglie nel dicembre scorso, è stato assolto perché è stato ritenuto totalmente incapace di intendere e di volere al momento del fatto. Dovrà però scontare cinque anni presso l’ospedale psichiatrico giudiziario. La perizia psichiatrica era stata eseguita dal professor Gianlugi Rocco. Il processo con rito abbreviato si è svolto davanti al gup Massimo Cusatti. L’uomo è difeso dall’avvocato Piero Franzosa. L’episodio avvenne il 10 dicembre 2012 in un appartamento del quartiere di Apparizione dove i due vivevano. Pare che a provocare l’ennesimo litigio tra Sciaccaluga e la moglie, Luciana Morosi di 67 anni, sia stato un prelievo dal conto corrente di 10 mila euro da parte dell’uomo. Sciaccaluga aveva raccontato agli inquirenti di aver preso la moglie per il collo per difendersi perché lei l’aveva colpito con un coltello. La Morosi morì poco dopo in ospedale.


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