Claudia Corrieri, 38 anni, istruttrice di pilates e maestra di ballo, mamma. Uccisa a martellate e sgozzata dal compagno davanti alla figlia di due anni
Vaiano (Prato), 17 Settembre 2020
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Omicidio-suicidio Pistoia, Claudia uccisa a 38 anni dal marito prima che si gettasse da un ponte (Fan Pagge – 18 settembre 2020)
Leonardo Santini, 5o anni di Prato, prima ha ucciso la moglie, Claudia Corrieri, 38 anni, poi si è gettato dal ponte sospeso sul torrente Lima a San Marcello Piteglio, in provincia di Pistoia, mentre la loro figlia piccola era a casa dai nonni. In un biglietto i motivi del gesto: “Convivenza tormentata”.
È sotto choc Pistoia all’indomani dell’omicidio-suicidio consumatosi a San Marcello Piteglio. Leonardo Santini, 5o anni di Prato, secondo quanto ricostruito finora dagli inquirenti che indagano sul caso, avrebbe prima ucciso la moglie, Claudia Corrieri, 38 anni, usando probabilmente un’arma da taglio nella loro abitazione, poi si è gettato dal ponte sospeso sul torrente Lima, facendo un volo di circa 30 metri e suicidandosi. Il fatto si è consumato poco dopo le 12 di ieri e sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e il soccorso alpino per il recupero della salma e i carabinieri per i rilievi di legge. Quando le forze dell’ordine sono arrivate a casa, in località La Briglia nel comune di Vaiano, per avvisare la famiglia di quanto successo hanno trovato il corpo senza vita della donna. La coppia aveva anche una figlia piccola, che però non si trovava con loro al momento del delitto. Pare, infatti, che la bimba fosse a casa dei nonni.
A fare chiarezza sulle cause che hanno spinto l’uomo ad uccidere la moglie e poi a togliersi la vita è un bigliettino che è stato trovato dagli inquirenti, in cui Leonardo parla apertamente di convivenza tormentata con Claudia. Il che è stato confermato dai vicini di casa della coppia, secondo cui il rapporto fra i due era stato sempre turbolento e ultimamente le liti tra i due erano diventate sempre più frequenti. Stavano insieme da almeno un paio di anni e quasi subito avevano avuto la bambina. Ma le tensioni e le discussioni erano frequenti, come lo stesso Leonardo ha ammesso nel biglietto che ha lasciato prima che il suo corpo venisse ritrovato nel canalone sotto il ponte sospeso. “Nel testo si fa riferimento a criticità sentimentali”, hanno spiegato gli investigatori, che sono ancora alla ricerca dell’arma del delitto, un coltello o anche un paio di forbici. Ma, a quanto pare, ultimamente a gravare sui due genitori erano sopraggiunti anche problemi di natura economica che hanno complicato tutto.
Claudia uccisa dal compagno a martellate sotto gli occhi della figlia di due anni (Corriere Adriatico, 23 settembre 2020)
Quando Leonardo Santini ha ucciso la compagna Claudia Corrieri, per poi suicidarsi da un ponte, in casa con loro c’era anche la loro figlioletta di due anni. Un particolare choc emerge dalle indagini sull’omicidio-suicidio avvenuto a Briglia di Vaiano, in provincia di Prato dove il 50enne ha prima ucciso la compagna 38enne, poi si è tolto la vita sul ponte sospeso sul torrente Lima a San Marcello Pistoiese. In base a quanto ora ricostruito, dopo aver ucciso la compagna, l’uomo avrebbe scritto un biglietto e si sarebbe occupato di portare la bambina dai propri genitori, poco dopo le 9. Poi si sarebbe diretto a San Marcello Pistoiese, dove si è tolto la vita. Le immagini delle telecamere di videosorveglianza acquisite dai carabinieri mostrano un unico passaggio dell’auto di Santini, alle 9 di mattina del 17, dalla sua casa verso la strada.
Una folla commossa si è stretta intorno al feretro di Claudia per l’ultimo saluto (Notizie di Prato – 14 settembre 2020)
Oggi i funerali nella chiesa di San Pietro a Iolo, dove vivono i genitori della donna uccisa dal compagno che poi si è suicidato. Promossa una raccolta online per creare un fondo per le necessità della piccola rimasta orfana
Una folla silenziosa e commossa ha dato l’ultimo saluto a Claudia Corrieri, l’insegnante di ballo e di pilates di 38 anni uccisa dal compagno, Leonardo Santini, operaio di 50, nella loro casa di Vaiano. Santini che dopo si è suicidato gettandosi dal ponte sospeso di San Marcello Pistoiese. Tante persone questo pomeriggio, 24 settembre, hanno partecipato al funerale della giovane donna nella chiesa di San Pietro a Iolo, quartiere a sud di Prato dove vivono i suoi genitori che si stanno occupando anche della figlia della coppia che ha appena 2 anni. Proprio per aiutare i nonni ad accudire la piccola, durante la cerimonia sono state raccolte delle offerte. E una raccolta di fondi online è stata lanciata, da un gruppo di amici, sulla piattaforma gofundme: “#MaiSola: per Claudia, per sempre” è lo slogan scelto dai promotori, che spiegano: “Un destino inimmaginabile e crudele ci ha portato via Claudia. Dopo il dolore, dopo la rabbia, ci siamo chiesti tutti cosa possiamo fare per la sua piccola. Con questa raccolta, totalmente trasparente, vogliamo creare un piccolo fondo da poterle donare per tutte le necessità che da ora in poi potrà…”. In chiesa insieme ai tanti amici, anche le allieve di Claudia che insegnava ballo e pilates e che l’hanno voluta ricordare.
I funerali di Santini si terranno invece, sabato mattina alla Briglia nel comune di Vaiano.
L’autopsia su entrambi i corpi ha chiarito alcuni aspetti di questa tragedia. Intanto il fatto che sia avvenuta al culmine di una lite, sembra l’ennesima, e non su premeditazione. Oltre che con un’arma da taglio, l’uomo avrebbe inferto anche colpi alla testa con un oggetto contundente, forse un martello. Su varie parti del corpo di Santini però sono state trovate diverse ferite da taglio e in particolare una piuttosto profonda ad una mano. Ferite che secondo il medico legale incaricato dalla famiglia di Santini di partecipare all’autopsia, sarebbero da difesa. Questo indicherebbe che anche Claudia impugnava un’arma da taglio. Altro elemento emerso dagli approfondimenti delle indagini condotte dai carabinieri, riguarda la loro figlia che a differenza di quanto sostenuto fin dal primo momento, non era dai nonni paterni quando è avvenuta la tragedia ma bensì in casa. Lo dimostrerebbero le immagini delle telecamere che hanno inquadrato una sola volta, giovedì mattina, l’auto guidata da Leonardo Santini che dopo il delitto sarebbe andato a casa dei genitori per lasciare la figlia prima di togliersi la vita gettandosi dal ponte sospeso.