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Andrea Triscornia, 89 anni, pensionato, padre. Uccide la moglie con un colpo di pistola e si suicida

Zeri (Massa Carrara), 13 Agosto 2016


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Spara e uccide la moglie e il cane, poi si suicida: tragedia in famiglia vicino Massa
Due anziani coniugi, entrambi ultraottantenni, sono stati trovati morti dal figlio cinquantenne nella tarda serata di ieri, nella loro villetta isolata a Foce di Rossano, frazione del comune di Zeri, in Lunigiana (Massa Carrara). Si tratterebbe, secondo i primi accertamenti, di un omicidio-suicidio: l’uomo, Andrea Triscornia, dopo cena, avrebbe aperto il fuoco contro la moglie Marisa uccidendola all’istante. Poi, con la stessa arma, si sarebbe tolto la vita sparandosi alla tempia.
La notizia è riportata stamani sulle cronache locali. Al momento non chiari i motivi del perchè l’anziano avrebbe ucciso la moglie per poi suicidarsi. Una volta scoperti i corpi il figlio ha chiamato i soccorsi e i carabinieri. I sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. L’arma, sembra una pistola, regolarmente detenuta dall’anziano, è stata trovata sul pavimento accanto ai due cadaveri. Sul posto sono intervenuti i militari della compagnia di Pontremoli e della stazione di Zeri insieme alla scientifica.
HA UCCISO ANCHE IL CANE Prima di uccidere l’anziana moglie, ha ammazzato con la pistola anche il loro cane, poi si è tolto la vita con la stessa arma. È quanto hanno ricostruito i carabinieri di Zeri e Pontremoli (Massa Carrara) che si occupano delle indagini sulla coppia di coniugi, 89 anni lui, 88 lei, trovata priva di vita ieri nella villetta dove viveva in Alta Lunigiana, a Foce di Rossano, frazione del comune di Zeri, in una zona di montagna dove le case sono rare.
Un omicidio-suicidio messo in pratica utilizzando una pistola calibro 38, regolarmente detenuta dal figlio cinquantenne della coppia, che abitava con la moglie nello stessa villetta: i due erano però assenti quando è avvenuta la tragedia. È stato lo stesso figlio, rientrato nel tardo pomeriggio di ieri, a scoprire i cadaveri e a dare l’allarme. Inspiegabili al momento le ragioni che avrebbero spinto l’89enne a compiere l’omicidio-suicidio: non risulterebbero, stando alle informazioni raccolte dai militari, motivi di salute – sentito anche il medico di famiglia – o economici.
Da quanto ricostruito, in base anche al racconto di una persona che abita non lontano dalla villetta, tutto sarebbe avvenuto probabilmente intorno alle 15.30: a quell’orario il vicino avrebbe sentito un colpo e ha pensato si trattasse di cacciatori. Poi circa tre ore più tardi il figlio della coppia è rientrato. Prima avrebbe trovato il cane morto fuori dalla villetta poi ha scoperto in casa i corpi del padre e della madre, quest’ultima ferita alla nuca, l’anziano genitore invece alla fronte. Tre in tutti i colpi che sarebbero stati sparati. Le salme dei due anziani sono state trasferite all’obitorio di Pontremoli in attesa delle disposizioni della procura di Massa in merito all’autopsia.

Il dramma si è consumato a Zeri nella abitazione di due anziani coniugi di origini carraresi. L’uomo ha ucciso anche il cane. Si indaga sui motivi che lo hanno spinto a premere il  grilletto
Hanno vissuto insieme una vita intera. E quella vita, fatta di sacrifici, di semplicità e amore, l’hanno finita insieme, in maniera tragica.
Andrea e Marisa Triscornia89 anni lui, 88 lei, di origini carraresi, sono morti sabato 13 agosto, a La Dolce di Rossano, una località inerpicata sui monti del comune di Zeri. Secondo una prima ricostruzione il marito ha prima esploso un colpo d’arma da fuoco contro la moglie. Poi si sarebbe tolto la vita. Prima aveva ucciso anche il cane, sempre con un colpo di pistola.
Un omicidio-suicidio messo in pratica utilizzando una pistola calibro 38, regolarmente detenuta dal figlio cinquantenne della coppia, che abitava con la moglie nello stessa villetta: i due erano però assenti quando è avvenuta la tragedia. E’ stato lo stesso figlio, rientrato nel tardo pomeriggio di ieri, a scoprire i cadaveri e a dare l’allarme. La scena che il figlio si è trovata davanti è stata terribile: gli anziani genitori giacevano in una pozza di sangue. Per loro non c’era più nulla da fare. I soccorritori non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. La casa dei Triscornia è stata poi passata al vaglio dai carabinieri, in cerca di un messaggio, una lettera che potesse aiutare a fare chiarezza su quanto accaduto.
Inspiegabili al momento le ragioni che avrebbero spinto l’89enne a compiere l’omicidio-suicidio: non risulterebbero, stando alle informazioni raccolte dai militari, motivi di salute – sentito anche il medico di famiglia – o economici. Fino a tarda notte di sabato si sono occupati dei rilievi e delle prime ricostruzione dei fatti i carabinieri della stazione di Pontremoli e il magistrato di turno che si è presentato nel luogo della tragedia. Da quanto ricostruito, in base anche al racconto di una persona che abita non lontano dalla villetta, tutto sarebbe avvenuto probabilmente intorno alle 15.30: a quell’ora il vicino avrebbe sentito un colpo e ha pensato si trattasse di cacciatori. Poi circa tre ore più tardi il figlio della coppia è rientrato. Prima avrebbe trovato il cane morto fuori dalla villetta poi ha scoperto in casa i corpi del padre e della madre, quest’ultima ferita alla nuca, l’anziano genitore invece alla fronte. Tre in tutto i colpi che sarebbero stati sparati.

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