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Maria Visalli, 71 anni. Soffocata con un cuscino dal marito che poi ne denuncia la morte per cause naturali

Catania, 13 Agosto 2017


 

 


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Quella moglie 10 anni più grande di lui e malata lo aveva stancato: la uccise. Arrestato a Catania
Non fu morte naturale quella di Maria Visalli, di 71 anni, deceduta nella sua abitazione di via del Balduino, a Catania, lo scorso 13 agosto. Quella morte, secondo gli inquirenti, fu provocata dal marito, Gaetano Barra, dieci anni più giovane.
L’uomo è stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile con l’accusa di omicidio con l’aggravante di avere commesso il fatto approfittando della “minorata” difesa della donna e per essere stato commesso con abuso delle relazioni domestiche. La svolta dopo l’autopsia: furono i medici chiamati ad indagare dalla Procura a rivelare la morte per soffocamento, ma anche le dichiarazioni rese dallo stesso presunto assassino e da sua sorella, interrogata nell’immediatezza dei fatti, e dagli esiti delle intercettazioni. L’autopsia avrebbe rivelato che Maria Visalli morì per “soffocamento procurato con l’interposizione di un mezzo soffice”, probabilmente un cuscino.Nella ricostruzione Barra ammette di non avere chiamato il 118 perchè stanco di accudire da solo la moglie malata. Ad avvertire i medici fu la sorella dell’uomo che lui aveva chiamato per comunicarle che sua moglie stava male.

Gaetano Barra arrestato per la morte della moglie malata, era omicidio: arrestato
un uomo di 61 anni, Gaetano Barra, è stato arrestato a Catania per l’ omicidio commesso ai danni della moglie Maria Visalli. L’aggravante è di avere commesso il fatto approfittando della minorata difesa della donna e per essere stato commesso con abuso delle relazioni domestiche.
Il presunto omicidio si è consumato la notte del 13 agosto scorso. L’uomo aveva detto che la donna era andata a letto con febbre alta e vomito e l’indomani, intorno alle 6, s’era accorto che non respirava. Nonostante questo aveva continuato a dormire fino alle 13.30, prima di chiamare la sorella e il 118. Gravi gli indizi di colpevolezza a carico dell’uomo: la relazione dei medici legali ha infatti accertato che la donna è morta per “soffocamento procurato con l’interposizione di un mezzo soffice”, come si legge nella nota della Squadra mobile.
Il fatto. Alle ore 14.00 circa del 13 agosto, la centrale operativa del 118 di Catania ha ricevuto una richiesta di intervento presso l’abitazione dei coniugi Barra, in via Balduino. Giunti sul posto, gli operatori sanitari hanno trovato il corpo della Visalli, privo di vita e hanno appurato che il decesso era intervenuto quantomeno nelle precedenti 6 – 8 ore, imputando la morte a cause naturali.
Barra Gaetano, marito della defunta, aveva dichiarato che la moglie si era sentita male nel corso della serata del precedente 12 agosto e aveva la temperatura corporea particolarmente alta. L’uomo così aveva provato a somministrarle dei farmaci, ma lei non sarebbe riuscita ad assumerli a causa di difficoltà nella deglutizione. Inoltre non sembrava respirare e rigurgitava liquido di colore scuro. Barra si svegliò intorno alle 6 e nonostante si fosse reso conto delle condizioni della moglie ha dato l’allarme solo intorno alle 13.30.

 

Catania, denuncia la morte della moglie ma l’aveva uccisa, arrestato
La svolta dopo l’autopsia: la donna è morta per soffocamento procurato con l’interposizione di un mezzo soffice, probabilmente un cuscino
Non fu morte naturale quella di Maria Visalli di 71 anni deceduta nella sua abitazione di via del Balduino a Catania lo scorso 13 agosto. Quella morte fu provocata dal marito Gaetano Barra di 61 anni, arrestato da agenti della Squadra mobile della questura con l’accusa di omicidio con l’aggravante di avere commesso il fatto approfittando della “minorata” difesa della donna e per essere stato commesso con abuso delle relazioni domestiche. La svolta dopo l’autopsia: furono i medici chiamati ad indagare dalla Procura a rivelare la morte per soffocamento, ma anche le dichiarazioni rese dallo stesso assassino e da sua sorella interrogata nell’immediatezza dei fatti nonché dagli esiti delle intercettazioni, evidenziando come la donna sia morta per soffocamento procurato con l’interposizione di un mezzo soffice, probabilmente un cuscino. Nella ricostruzione Barra ammette di non avere chiamato il 118 perché stanco di accudire da solo la moglie malata: ad avvertire i medici fu la sorella dell’uomo che lui aveva chiamato per comunicarle che sua moglie stava male.


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