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Vincenza Angrisano, 42 anni, consulente cosmetica, mamma. Uccisa a coltellate dal marito davanti ai figli

Andria, 28 Novembre 2023


Titoli & Articoli

Vincenza Angrisano uccisa dal marito: cinque giorni prima era finita in ospedale per percosse (Today – 30 novembre 2023)
La donna aveva detto ai sanitari di essere stata schiaffeggiata ed era stata dimessa con 4 giorni di prognosi. La ricostruzione del delitto: Luigi Leonetti, di 51 anni, ha aspettato che la moglie uscisse dal bagno colpendola più volte con un coltello da cucina.
Cinque giorni prima di essere ammazzata dal marito, Vincenza Angrisano era finita in ospedale per percosse. Emergono nuovi e inquietanti dettagli sul femminicidio avvenuto martedì scorso, 28 novembre, alle porte di Andria, in Puglia, dove una donna di 42 anni, madre di due figli piccoli, è stata uccisa a coltellate dal marito, Luigi Leonetti, di 51 anni. I rapporti tra i due si erano incrinati da circa un mese, quando Vincenza avrebbe detto al compagno di voler interrompere la relazione coniugale. Da quel momento sarebbero iniziati una serie di litigi tra i due in cui sarebbero state pronunciate da entrambe le parti ingiurie reciproche. L’uomo però sarebbe andato ben oltre le parole.
Secondo quanto emerso il 23 novembre scorso, al culmine di una lite, la donna avrebbe fatto ricorso a cure mediche in un ospedale dichiarando di essere stata colpita con due schiaffi al volto. La 42enne era stata dimessa con una prognosi di quattro giorni. Un episodio allarmante che però non è bastato a evitare l’ennesimo femminicidio. Martedì Leonetti ha preso un coltello da cucina e ha colpito la moglie con più fendenti all’addome, forse alla presenza dei figli minorenni di 6 e 12 anni.
Il delitto, secondo quanto ricostruito, è avvenuto intorno alle 17.30 nell’abitazione della coppia, a tre chilometri da Andria. Quel giorno l’uomo sarebbe rientrato dal lavoro intorno alle 16.30, e avrebbe incrociato Vincenza che si stava allontanando per prendere il figlio all’uscita di scuola. La donna avrebbe comunicato al marito che sarebbe rimasta fuori casa, ma circa mezz’ora dopo è tornata indietro forse proprio per riaccompagnare il figlio. Non è chiaro se tra i due ci sia stata una lite (aspetto ancora da accertare), fatto sta che Leonetti ha preso un coltello da un cassetto della cucina, ha aspettato che la moglie uscisse dal bagno e l’ha colpita ripetutamente, facendola crollare al suolo.  Dopo l’omicidio il 51enne ha chiamato i soccorsi: “Ho accoltellato mia moglie, venite”. È stato lo stesso Leonetti ad accompagnare i sanitari al primo piano della casa. Il corpo di Vincenza Angrisano si trovava riverso a terra nel corridoio e non dava più segni di vita. Per Vincenza non c’era più nulla da fare. L’uomo si sarebbe lasciato arrestare senza opporre resistenza. Sul luogo del delitto è stato trovato e sequestrato il coltello da cucina utilizzato per colpire la vittima.
Alla base del delitto ci sarebbero dunque la gelosia e la decisione di troncare la relazione da parte della donna. Oggi l’uomo è stato sottoposto a un nuovo interrogatorio di garanzia. Davanti ai magistrati, secondo quanto riferito dal suo legale, il 51enne ha ammesso la responsabilità del delitto, ripetendo però “che i loro figli non hanno assistito all’omicidio”. Un aspetto da accertare visto che i due bambini erano presenti in casa.

 

Femminicidio di Andria, la confessione choc del marito: «L’ho uccisa perché mi tradiva» (Corriere del Mezzogiorno – 30 novembre 2023)
Luigi Leonetti, il 51enne di Andria che nel pomeriggio del 28 novembre ha ucciso la moglie Vincenza Angrisano, una dipendente di una multinazionale di cosmetici e prodotti per la casa, è stato ascoltato sino all’alba di ieri dai magistrati della Procura di Trani prima di essere portato in carcere a Lucera, dove si trova in stato di fermo con l’accusa di omicidio volontario. Oggi c’è la convalida davanti al gip. «Sono stato io, ho agito d’impeto, lei mi tradiva», avrebbe riferito agli inquirenti: era convinto che la moglie, dalla quale si stava separando, avesse una storia parallela. Aveva ammesso il crimine già telefono quando ha l’intervento del 118. «Era lucido», spiega il suo legale di fiducia, Savino Arbore che precisa: «I bambini non hanno assistito al gesto violento».
Leonetti era rientrato a casa alle 16.30. In quel momento Vincenza Angrisano era uscita di casa per andare a prendere il figlio più piccolo da scuola. «Vincenza mi aveva detto che la sera sarebbe rientrata molto tardi», ha detto l’uomo al suo legale. Enza, così la chiamavano amici e parenti, però è dovuta rientrare per riaccompagnare a casa il bambino ed è allora che è scattata la lite tra i due coniugi. «Mi ha detto delle brutte parole», ha raccontato il marito della vittima. Tanto è bastato per scatenare la sua furia omicida con l’affondo di quattro coltellate al torace e all’addome, fatali. L’autopsia, disposta dal sostituto procuratore Francesco Chiechi, potrà stabilire quale dei fendenti abbia ucciso Enza. L’arma, un coltello «preso da un cassetto della cucina», avrebbe detto l’aggressore al suo difensore, è stata ritrovata e sequestrata per gli opportuni accertamenti. «Tutto è accaduto in pochi secondi, in cui ha prevalso l’istinto», ha ribadito l’uomo all’avvocato Arbore, ma saranno gli inquirenti a chiudere il cerchio sull’eventuale premeditazione del delitto, circostanza che costituirebbe una aggravante.
Al vaglio dei carabinieri ci sono anche i contenuti del telefono cellulare della vittima e delle sue sorelle, ascoltate dagli investigatori. A loro Vincenza potrebbe aver confidato il presunto inizio di un nuovo amore. Prima di essere portato in caserma Luigi Leonetti ha assistito ai rilievi dei carabinieri intervenuti nell’abitazione situata a ridosso della provinciale 231, di pertinenza del rimessaggio per il quale svolgeva l’attività di guardiano. Poche e confuse le sue parole all’arrivo dei militari.
Nella città di Andria e negli ambienti che Vincenza frequentava c’è sconcerto e rabbia. La sindaca, Giovanna Bruno, ha espresso dure parole a nome della città e invitato ad osservare un minuto di silenzio in tutte le scuole cittadine sino al giorno dei funerali. Nella serata di ieri, nella centralissima Piazza Catuma, si è tenuto un momento di riflessione collettiva «per cercare di instillare riflessioni, per invocare un cambio culturale urgente e necessario».
«Una balorda e folle violenza, una inaudita e irreversibile sopraffazione in nome di niente. Non certo dell’amore, del rispetto, no. Non c’è giustificazione alcuna, non ci potrebbe mai essere: solo forte condanna per questo abominevole orrore. Non cerchiamola, non cercatela. Solo condanna. Stringo al petto, al mio petto di mamma, quelle fragili, impotenti creature, da quest’oggi orfane della loro mamma», è il messaggio della prima cittadina della città federiciana.
E anche il mondo ecclesiastico ha espresso il suo dolore per mezzo delle parole del vescovo Luigi Mansi. «Rimaniamo tutti senza parole davanti a questa ennesima tragedia», ha scritto il prelato in un messaggio. «Dire parole d’occasione è ora fin troppo facile e scontato», ha aggiunto. Tra gli amici di Vincenza c’è incredulità per l’accaduto. «Era una persona bella, affabile, operativa, una donna in carriera. Forse è quello che ha scatenato l’ira della persona che le stava accanto e che, noi sapevamo, non apprezzava nulla di quello che faceva sua moglie», affermano i volontari dell’associazione «Le mani del soccorso» di Barletta, di cui Enza faceva parte. Da alcuni mesi la donna si era allontanata anche da loro. «Se avessimo saputo, saremmo intervenuti», concludono

Vincenza Angrisano uccisa dal marito, ecco l’audio mandato all’amica pochi giorni prima di morire: «Luigi mi ha menato, ho passato una settimana particolare» (VIDEO) (il Gazzettino – 2 dicembre 2023)

“Zia, papà ha accoltellato mamma. Corri”, così il figlio di Vincenza Angrisano uccisa dal marito (il Giornale – 4 dicembre 2023)
Nuovi particolari sul delitto di Andria, il gip: “Lei doveva trasferirsi, il marito meditava delitto da 5 giorni”
“Zia, papà ha ucciso mamma. Corri”: queste le parole del maggiore dei due figli di Vincenza Angrisano – la 42enne uccisa martedì scorso ad Andria dal marito Luigi Leonetti – al telefono chiamando la sorella della madre a cui ha chiesto aiuto poco dopo il delitto. La conferma è contenuta nell’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere, emessa dalla gip di Trani, Anna Lucia Altamura. L’altro figlio della vittima, 12 anni, avrebbe reso noti particolari delle continue liti tra i due genitori. Discussioni scaturite dalla volontà della donna di mettere la parola fine al matrimonio.
Ricostruendo quanto accaduto quel pomeriggio del 28 novembre, nell’ordinanza il gip si è soffermato anche sul killer, sottolineando che il“nelle sue dichiarazioni non tralasciava di aggiungere di aver serbato il proprio intendimento omicidiario, non nascondendo che questo pensiero aveva attraversato la sua mente”. Ricordiamo che prima dell’efferato omicidio, Vincenza Angrisano aveva comunicato al coniuge la sua intenzione di andare via per prendere il più piccolo dei figli da scuola per poi non fare più rientro a casa. Rientrata a casa per un’esigenza del bambino, la donna sull’uscio della porta del bagno, sarebbe stata colpita più volte al petto e all’addome con un coltello.
Il marito di Vincenza Angrisano ha successivamente composto il 118 per richiedere l’intervento dei sanitari: la donna“a suo dire stava ‘per morire'” ma ha aggiunto anche“di non volerle dare soccorso, affermando per ben tre volte ‘non mi interessa’” aiutarla. Una volta giunti i sanitari, Leonetti avrebbe confessato“Ho commesso una fesseria – le sue parole – venite sopra, sono stato io. Sta qui”. Per il gip,“uno degli aspetti di maggiore rilevanza concerneva la maturazione dell’intento omicidiario, a partire da quanto occorso il 23 novembre” quando l’uomo prende a schiaffi la moglie facendola finire in ospedale con 4 giorni di prognosi.
Nel provvedimento si legge che“da quel momento in poi, particolarmente durante le sue ore lavorative” l’uomo “dichiarava di aver sedimentato l’idea di uccidere sua moglie. Non aveva ben chiaro il momento, né il luogo, né la modalità, ma questo pensiero si era riproposto più volte nella sua mente. Aveva pensato di ucciderla mentre la stessa stava dormendo sul divano in cucina, aveva pensato, comunque, di ucciderla in qualche modo. Il tutto poi era stato ancor più sostenuto dal fatto che la donna gli aveva comunicato il giorno prima” del delitto“di aver preso in affitto un appartamento e che si sarebbe trasferita dal 20 dicembre”.

Femminicidio Vincenza Angrisano, il figlio ai funerali: “Ti amo più di tutti, mi ricorderò sempre di te” (FanPage – 4 dicembre 2023)
Si sono tenuti oggi i funerali della 42enne Vincenza Angrisano, uccisa a coltellate dal marito ad Andria. La lettera del figlio 11enne durante le esequie: “Sei la persona che amo di più al mondo, mi ricorderò sempre di te. Oggi riguardo le tue foto e ascolto i tuoi messaggi vocali”
Si sono tenuti quest’oggi i funerali di Vincenza Angrisano, la 42enne uccisa a coltellate dal marito lo scorso 28 novembre. La donna, consulente di bellezza, è stata assassinata dal marito dal quale aveva deciso di separarsi, il 51enne Luigi Leonetti, sotto gli occhi dei figli di 6 e 11 anni. I due bambini, sconvolti da quanto accaduto, hanno voluto inviare un messaggio per la loro mamma nella giornata odierna, in occasione dei funerali della donna.
“Ti voglio bene – scrive il più grande dei due figli -. Resta sempre nel mio cuore, sei la persona che amo di più al mondo. Mi ricorderò per sempre di te. Riesco ancora a sentire la tua voce e la felicità che avevi per la vita, così come la tua mano morbida che mi abbraccia. Cara mamma, aspettami lassù perché alla morte non c’è rimedio, ma quando sarò vecchio ti raggiungerò. Guardo le tue foto e ascolterò i tuoi messaggi vocali. Sento ancora il tuo abbraccio caldo e affettuoso”. A leggere la nota del bambino, che è arrivata con un disegno realizzato dal figlio minore della donna, di soli 6 anni, è stata la sindaca della città, Giovanna Bruno. “Noi siamo chiamati a recuperare l’umanità che qui si sta facendo preghiera e non spettacolo né curiosità” ha sottolineato la sindaca alla fine della cerimonia. All’uscita dalla cattedrale, gremita di persone, un applauso ha accolto il feretro che è stato abbracciato dalla mamma e dalla sorella della 42enne.
Accanto all’altare della cattedrale di Andria, sono state poste alcune scarpe rosse e l’elenco delle donne vittime della violenza maschile, almeno 105 nell’ultimo anno. L’inizio della cerimonia funebre era previsto per  le 15.30 di oggi ed è stata presieduta dal vescovo di Andria, monsignor Luigi Mansi. In chiesa sono arrivati anche alcuni parenti del marito della donna, ora in carcere con l’accusa di omicidio.
In occasione dei funerali, le bandiere degli uffici pubblici sono state messe a mezz’asta. Sulla città di Andria è calato il silenzio, con attività commerciali chiuse e strade vuote. “Ti preghiamo di accogliere tra le tue braccia la nostra sorella Vincenza – ha asserito il vescovo di Andria, monsignor Luigi Mansi, durante i funerali di Vincenza Angrisano -. Perdonaci se alla notizia di questa ennesima tragedia che ha umiliato e macchiato di vergogna la nostra comunità civile ed ecclesiale, abbiamo coltivato sentimenti di sdegno e di vendetta”.

 

 


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In memoria di

Andria, un bosco urbano in memoria di Vincenza Angrisano (Rai News – 5 dicembre 2023)
L’area concessa dal Comune al forum per l’ambiente e la salute “Ricorda Rispetta Andria”
Sarà intitolato a Vincenza Angrisano, la donna di 42 anni uccisa dal marito il 28 novembre ad Andria, l’area concessa dal Comune al forum per l’ambiente e la salute “Ricorda Rispetta Andria”, per la realizzazione di un bosco urbano. A rendere nota la decisione il presidente del forum, Giovanni Massaro. Mercoledì 6 dicembre, alle 10, nell’area saranno piantumate le prime essenze arboree. “Alla manifestazione – fanno sapere dal forum – saranno presenti gli utenti del centro di salute mentale della Asl Bat” che stanno lavorando alla “realizzazione del bosco”.

Un bosco per Vincenza Angrisano (Rai News – 6 dicembre 2023)
E’ il figlio di Vincenza a piantare i primi alberi. Dopo giorni di dolore, un segnale concreto di rinascita. In quest’angolo di periferia abbandonato da anni sorgerà il primo bosco urbano di Andria. Ma l’aspetto più importante è che questa nuova area verde verrà intitolata a sua madre, Vincenza Agrisano, la 42enne ammazzata a coltellate dal marito martedì scorso. Un femminicidio che ha profondamente scosso la società civile della città.
Da qui l’idea del forum ambiente e salute “Rispetta Ricorda Andria”, di dedicare il bosco a Enza. Un’iniziativa che ha ottenuto subito il sostegno dei familiari della vittima e del Comune. Decine di persone presenti alla cerimonia. Accanto alla sindaca Giovanna Bruno, anche la sorella di Vincenza, Maria Angrisano, e il figlio maggiore di Enza. Lo stesso che in quel pomeriggio di martedì scorso in una drammatica telefonata a sua zia disse che il papà aveva ammazzato la mamma.