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Tiziana Zaccari, 36 anni, mamma. Uccisa a colpi di pistola dal marito, denunciato per maltrattamenti, davanti ai figli di 6 e 7 anni

Cisterna (Latina), 10 Novembre 2014

Tiziana-Zaccari


Titoli & Articoli

Femminicidio: a Cisterna un nuovo episodio (Sfera Magazine – 10 novembre 2014)
Forse una lite tra coniugi: il marito estrae la pistola e spara alla moglie. Poco dopo si toglie la vita. Terribile notizia ci sopraggiunge da Cisterna di Latina. Si potrebbe parlare di un nuovo caso di femminicidio tra le mura domestiche. In via Machiavelli al numero civico 20, nel centro città, un agente di Polizia Penitenziaria avrebbe impugnato la propria pistola di ordinanza, sparando prima alla moglie e poi togliendosi la vita. La tragedia è avvenuta poco dopo le 16.30 in un’abitazione di Cisterna. Antonino Grasso di anni 38, agente di Polizia Penitenziaria presso il carcere di Velletri ha ucciso a colpi di pistola sua moglie Tiziana  Zaccari che di anni ne aveva 36.
Sembra che da tempo tra i due fosse nato un attrito di natura passionale, culminato oggi con un tragico e fatale gesto da parte dell’uomo. I vicini allarmati dagli spari, avrebbero chiamato le Forze dell’Ordine. Sul posto gli agenti del Commissariato di Cisterna ed i colleghi dell’uomo, che non si capacitano di quanto accaduto: “Siamo increduli, sembra un incubo; non riusciamo a capire cosa è realmente successo. Tutti lo conoscevano, faceva parte anche del Sindacato di Polizia Penitenziaria. Siamo distrutti dal dolore”. Sul posto il direttore del carcere Maria Donata Innantuono, il comandante commissario capo Ezio Giacalone ed il Segretario del Si.P.Pe Alessandro De Pasquale. La coppia lascia due figli di 6 e 7 anni.

Omicidio-suicidio a Cisterna, la donna aveva denunciato il marito per maltrattamenti (Latina Today – 11 novembre 2014)
Tiziana Zaccari aveva deciso di lasciare il marito che aveva anche denunciato per maltrattamenti. Il dramma in via Machiavelli forse al culmine di una lite tra la coppia. Segretario Sindacato Polizia Penitenziaria: “Siamo sconvolti”
I rapporti tra i due da tempo sarebbero stati caratterizzati da continui litigi che si erano fatti sempre più frequenti nell’ultimo periodo, tanto da spingere la donna a voler lasciare il marito che aveva anche denunciato alle forze dell’ordine per maltrattamenti.
Ci potrebbe essere quindi l’ennesima discussione tra Antonino Grasso e la miglia Tiziana Zaccari dietro la tragedia che nel pomeriggio di ieri si è consumata nell’appartamento al primo piano di una palazzina al civico 20 di via Machiavelli a Cisterna. Gli agenti del commissariato dopo aver raccolto le testimonianze di parenti e amici cercano di delineare il quadro di quanto drammaticamente accaduto ieri quando l’agente di polizia penitenziaria originario della provincia di Messina ha impugnato la sua pistola di ordinanza colpendo a morte prima la donna – forse due colpi l’hanno raggiunta uno all’addome e l’altro al braccio – e poi facendo fuoco contro se stesso. Particolare ancora da chiarire, ma pare che al momento della tragedia fossero presenti i figli della coppia, due maschietti di 6 e 7 anni, ora affidati ai familiari. Sconvolti e increduli i vicini di casa della coppia.

Delitto di Cisterna, genitori di Tiziana disperati (Leggo – 11 novembre 2014)
Le guardie penitenziarie: “Lui persona capace”
CISTERNA – E’ sconvolta la comunità di Cisterna di Latina per il delitto di via Machiavelli dove un agente penitenziario, Antonino Grasso ha ucciso la moglie, Tiziana Zaccari e si è poi tolto la vita. Scene di disperazione ieri notte con i genitori della giovane che hanno accusato malori, inutilmente confortati da amici e parenti.
COLLEGHI DEL MARITO. «L’omicidio-suicidio avvenuto ieri a Cisterna di Latina per mano di del Barcellonese (Me) Antonino Grasso, che ha prima ucciso la moglie e poi si è tolto la vita, ha sconvolto la polizia penitenziaria in quanto Grasso era anch’egli poliziotto penitenziario in servizio al Carcere di Velletri». Così in una nota il sindacato di polizia penitenziaria Sippe. Il Segretario Generale del Sippe (Sindacato Polizia Penitenziaria), appresa la notizia, si è recato immediatamente sul posto.
«Il gesto di Antonino non è assolutamente giustificabile – dichiara De Pasquale, anche lui di Barcellona Pozzo di Gotto (Me) – ma noi possiamo giudicarlo per l’aspetto professionale, ed è sempre stata una persona capace, affrontando gli eventi critici del carcere con alto senso del dovere e nel rispetto delle regole pertanto mai avremmo pensato che sarebbe arrivato ad un gesto così grave. Conoscevo Antonino – aggiunge De Pasquale – da quando eravamo piccoli ed era figlio e fratello di poliziotti».
“ERA EQUILIBRATO”. «Escludo – conclude Carmine Olanda, segretario locale del Sippe di Velletri – che dietro questa improvvisa reazione vi fossero i sintomi della sindrome del burnout, Antonino non ha mai manifestato un deterioramento delle sue emozioni associate al lavoro ma appariva molto equilibrato e sicuro di se». Il Sippe, conclude De Pasquale, «è vicino alle famiglie di Antonino e Tiziana ed auspica che eventuali problemi della coppia che – a quanto pare – starebbero alla base di tale assurdo gesto – non si trasferiscano sui figli minori che hanno diritto ad una crescita armonica».

COSA E’ SUCCESSO (di Stefania Cigarini). Antonino Grasso, 38 anni, agente penitenziario, ha ucciso ieri a Cisterna (Latina) la moglie Tiziana Zaccari, 36 anni, sparandole con la pistola d’ordinanza; poi si è tolto la vita. Questi i fatti. E oltre ai fatti, due bimbi di quattro e sette anni, i figli della coppia che, in quel momento non erano nell’appartamento e che difficilmente riusciranno mai ad avere una risposta concreta ad una tragedia che segnerà la loro vita. Antonino era geloso – stanno ricostruendo gli investigatori – Tiziana era arrivata a denunciarlo per maltrattamenti e lo voleva lasciare.
L’omicidio-suicidio, secondo logica, sarebbe avvenuto dopo l’ennesima lite. Un copione sdrucito, caratterizzato dai consueti blackout con esito mortale. Di gelosia si soffre tutti, prima o poi, spesso come cani; ma pochissimi/e arrivano ad uccidere e quando accade la ragione vera non è mai la gelosia. E poi, due coniugi – litigiosi, temporaneamente incapaci di trovare un accordo – vengono lasciati a loro stessi, quando è manifesto, dopo una denuncia per maltrattamenti, che da soli non possano farcela. I vicini di casa, un piccolo comprensorio in via Machiavelli, hanno chiamato la polizia quando, nel pomeriggio, hanno sentito gli spari. Dietro questa gelosia qualcuno ora cerca altre motivazioni: Grasso, assistente capo, era appena stato trasferito dal nord Italia. «È il secondo suicidio di un poliziotto in tre giorni – dice Donato Capece del Sappe, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria – Negli ultimi tre anni i suicidi sono stati più di 35, e dal 2000 più di cento». Non è una giustificazione, certo che no; ma occorre iniziare a mettere a fuoco (e prevenire) le ragioni che stanno davvero alla base di questa tragedia nazionale che è il femminicidio.

Omicidio-suicidio a Cisterna, l’ultimo saluto a Tiziana Zaccari (Latina TOday – 15 novembre 2014)
Grande partecipazione ai funerali della 36enne nella chiesa di san Francesco di Assisi. La donna uccisa dal marito Antonino Grasso prima che questi si togliesse la vita. I funerali dell’uomo a Barcellona Pozzo di Gotto
Cisterna si è fermata oggi pomeriggio per l’ultimo saluto a Tiziana Zaccari, la donna di 36 anni uccisa lo scorso lunedì dal marito, agente di polizia penitenziaria in servizio presso il carcere di Velletri con tre colpi di pistola, la stessa arma che poi Antonino Grasso ha rivolto verso se stesso facendo fuoco. Grande la partecipazione alla semplice cerimonia celebrata da Don Giampaolo nella chiesa di San Francesco di Assisi; in tanti, tra cittadini e autorità locali, questo pomeriggio hanno voluto dare l’ultimo saluto alla giovane mamma. La tragedia nel pomeriggio di lunedì 10 novembre nell’appartamento di via Machiavelli dove la coppia viveva da poco tempo; secondo quanto emerso dall’autopsia svolta ieri tre sono i colpi che hanno raggiunto la 36enne Tiziana Zaccari, alla spalla destra, al braccio sinistro e alla gamba sinistra, quest’ultimo letale. Il 38enne Antonino Grasso si è tolto poi la vita sparandosi un colpo all’altezza del collo.
I funerali delll’uomo si svolgeranno invece a Barcellona Pozzo di Gotto in provincia di Messina, suo paese di provenienza.

 


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