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Antonino Grasso, 38 anni, guardia penitenziaria, papà. Uccide a colpi di pistola la moglie e si suicida davanti ai figli di 6 e 7 anni

Cisterna (Latina), 10 Novembre 2014


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Video e foto/Cisterna, marito uccide la moglie davanti ai figli e poi si suicida
Negli ultimi tempi i litigi tra coniugi erano sempre più frequenti, soprattutto da quando lei lo aveva denunciato alle forze dell’ordine per maltrattamenti e lo voleva lasciare. Non ne poteva più della gelosia del marito. E oggi pomeriggio la tragedia nel loro appartamento, probabilmente proprio al culmine di una lite. Antonino Grasso di 38 anni, agente penitenziario, ha preso la pistola d’ordinanza e ha sparato alla moglie Tiziana Zaccari, di 36 anni, uccidendola poi con la stessa arma si è tolto la vita. Grasso, assistente capo, era appena stato trasferito nel carcere di Velletri dal nord Italia, dove prestava servizio.
Al momento dell’omicidio-suicidio nella loro abitazione in via Macchiavelli, nel quartiere San Valentino del comune di Cisterna in provincia di Latinac’erano i due figli della coppia di 6 e 7 anni. Ad avvisare la polizia sono stati nel tardo pomeriggio alcuni vicini di casa che avevano sentito il rumore degli spari ed erano stati chiamati proprio da uno dei figli in lacrime: “Papà ha ucciso mamma, correte!”.
Nell’appartamento sono entrati gli agenti del commissariato di polizia di Cisterna e dagli investigatori della scientifica. Al loro arrivo i medici dell’ambulanza non hanno potuto far altro che constatare il decesso dei coniugi. «È un’altra terribile e agghiacciante tragedia che – commenta il segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe – coinvolge appartenenti alla Polizia Penitenziaria.
«È un’altra terribile e agghiacciante tragedia che – commenta il segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe – coinvolge appartenenti alla Polizia Penitenziaria. È il secondo suicidio di un poliziotto in soli tre giorni. Come può l’Amministrazione Penitenziaria, che è da mesi senza un Capo Dipartimento, assistere inerte a questi gravi fatti, che hanno ormai una cadenza mensile, visto che nulla fa per favorire il benessere dei poliziotti penitenziari?». Secondo Capece «negli ultimi 3 anni si sono suicidati più di 35 poliziotti e dal 2000 ad oggi sono stati complessivamente più di 100».

Delitto di Cisterna, genitori di Tiziana disperati.
Le guardie penitenziarie: “Lui persona capace”
CISTERNA – E’ sconvolta la comunità di Cisterna di Latina per il delitto di via Machiavelli dove un agente penitenziario, Antonino Grasso ha ucciso la moglie, Tiziana Zaccari e si è poi tolto la vita. Scene di disperazione ieri notte con i genitori della giovane che hanno accusato malori, inutilmente confortati da amici e parenti.
COLLEGHI DEL MARITO. «L’omicidio-suicidio avvenuto ieri a Cisterna di Latina per mano di del Barcellonese (Me) Antonino Grasso, che ha prima ucciso la moglie e poi si è tolto la vita, ha sconvolto la polizia penitenziaria in quanto Grasso era anch’egli poliziotto penitenziario in servizio al Carcere di Velletri». Così in una nota il sindacato di polizia penitenziaria Sippe. Il Segretario Generale del Sippe (Sindacato Polizia Penitenziaria), appresa la notizia, si è recato immediatamente sul posto.
«Il gesto di Antonino non è assolutamente giustificabile – dichiara De Pasquale, anche lui di Barcellona Pozzo di Gotto (Me) – ma noi possiamo giudicarlo per l’aspetto professionale, ed è sempre stata una persona capace, affrontando gli eventi critici del carcere con alto senso del dovere e nel rispetto delle regole pertanto mai avremmo pensato che sarebbe arrivato ad un gesto così grave. Conoscevo Antonino – aggiunge De Pasquale – da quando eravamo piccoli ed era figlio e fratello di poliziotti».
“ERA EQUILIBRATO”. «Escludo – conclude Carmine Olanda, segretario locale del Sippe di Velletri – che dietro questa improvvisa reazione vi fossero i sintomi della sindrome del burnout, Antonino non ha mai manifestato un deterioramento delle sue emozioni associate al lavoro ma appariva molto equilibrato e sicuro di se». Il Sippe, conclude De Pasquale, «è vicino alle famiglie di Antonino e Tiziana ed auspica che eventuali problemi della coppia che – a quanto pare – starebbero alla base di tale assurdo gesto – non si trasferiscano sui figli minori che hanno diritto ad una crescita armonica».

COSA E’ SUCCESSO (di Stefania Cigarini). Antonino Grasso, 38 anni, agente penitenziario, ha ucciso ieri a Cisterna (Latina) la moglie Tiziana Zaccari, 36 anni, sparandole con la pistola d’ordinanza; poi si è tolto la vita. Questi i fatti. E oltre ai fatti, due bimbi di quattro e sette anni, i figli della coppia che, in quel momento non erano nell’appartamento e che difficilmente riusciranno mai ad avere una risposta concreta ad una tragedia che segnerà la loro vita. Antonino era geloso – stanno ricostruendo gli investigatori – Tiziana era arrivata a denunciarlo per maltrattamenti e lo voleva lasciare.
L’omicidio-suicidio, secondo logica, sarebbe avvenuto dopo l’ennesima lite. Un copione sdrucito, caratterizzato dai consueti blackout con esito mortale. Di gelosia si soffre tutti, prima o poi, spesso come cani; ma pochissimi/e arrivano ad uccidere e quando accade la ragione vera non è mai la gelosiaE poi, due coniugi – litigiosi, temporaneamente incapaci di trovare un accordo – vengono lasciati a loro stessi, quando è manifesto, dopo una denuncia per maltrattamenti, che da soli non possano farcela. I vicini di casa, un piccolo comprensorio in via Machiavelli, hanno chiamato la polizia quando, nel pomeriggio, hanno sentito gli spari. Dietro questa gelosia qualcuno ora cerca altre motivazioni: Grasso, assistente capo, era appena stato trasferito dal nord Italia. «È il secondo suicidio di un poliziotto in tre giorni – dice Donato Capece del Sappe, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria – Negli ultimi tre anni i suicidi sono stati più di 35, e dal 2000 più di cento». Non è una giustificazione, certo che no; ma occorre iniziare a mettere a fuoco (e prevenire) le ragioni che stanno davvero alla base di questa tragedia nazionale che è il femminicidio.


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