Simonetta Moisè, 56 anni. Uccisa dal marito con un fucile da caccia
Sala Baganza (Parma), 3 Ottobre 2011
Titoli & Articoli
Tragedia a Sala Baganza: uccide la moglie paraplegica, poi si spara (Parma Today – 3 ottobre 2011)
Pietro Amighetti di 63 anni, notaio in pensione, si è tolto la vita dopo aver ammazzato con un colpo di fucile Simonetta Moisè, da 25 anni costretta su una sedia a rotelle dopo un incidente
Pietro Amighetti, di 63 anni, originario e residente a Sala Baganza ha ucciso con un colpo di pistola alla testa sua moglie Simonetta Moisé, 56 anni e subito dopo si è ucciso tirandosi un colpo alla tempia. Questa, per il momento, è la ricostruzione dell’omicidio-suicidio avvenuto probabilmente a causa di un lunghissimo disagio familiare. Pietro Amighetti era molto noto a Parma: la sua passione per il viaggio lo aveva portato a fondare e dirigere per molto tempo la rivista ‘Trekking’.
Simonetta Moisé di 56 anni, infatti, era costretta sulla sedia a rotelle da almeno 25 anni a causa di un errore dei soccorsi a sguito di un incidente. Suo marito Pietro se ne era sempre preso cura. Fino a ieri sera, quando la criticità della situazione, probabilmente aggravata da fattori ancora ignoti, è deflagrata nella decisione di porre fine alla vita di entrambi. La notizia è stata comunicata ai Carabinieri del paese pedemontano dai familiari delle vittime. I vicini di casa della famiglia Amighetti hanno sentito, circa alle 19.30 di ieri, due colpi di pistola, sparati a breve tempo di distanza l’uno dall’altro.
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In memoria di
Se ne sono andati – Piero Amighetti e Simonetta Moisè (Blog Repubblica – 3 ottobre 2010)
L’ultimo viaggio, il più tragico. Se ne è andato Piero Amighetti, notaio che non ha mai esercitato, grande viaggiatore, inventore del trekking in Italia e per un ventennio editore e direttore appunto della rivista Trekking.
Piero l’uomo che girava il mondo con un dolore lancinante dentro. Sua moglie Simonetta (studentessa al Romagnosi, attrice in una brevissima gioventù, la diressi nelle Troiane di Euripide al Regio) è rimasta paralizzata per una manovra errata nei soccorsi a seguito di un incidente stradale. Il destino ha incrinato così una delle coppie più belle e dinamiche della città anni Ottanta
La loro curiosità aveva il mondo come meta e Piero in ogni parte del globo se ne andava a piedi: dal Perù del Camino real a quei 40 giorni in tenda, che abbiamo fatto assieme in Etiopia sulle tracce di Bottego per la Gazzetta. E per anni abbiamo sognato di fare analoga spedizione in Somalia. Piero efficientissimo, colto, impavido, sempre con un pensiero a Simo…
Il destino ha dato a tutti e due la disperazione. E lo dico con rispetto (per i famigliari e i conoscenti di entrambi), secondo me anche nell’estremo gesto sono stati d’accordo. Non ce la facevano più. Tutte le regioni e le strade del mondo non sono riuscite a dare una risposta al loro quotidiano, irreversibile, insopportable dolore. Addio Piero e Simo (A. Ma.)