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Simona Michelangeli, 41 anni, disoccupata, mamma. Muore piena di lividi ed ecchimosi. Indagato il convivente che lei aveva già denunciato per maltrattamenti

Roma , 18 Gennaio 2022


Titoli & Articoli

Roma, donna morta al quartiere San Paolo: fermato il compagno. Sembra che la coppia vivesse momenti di tensione (Leggo – 20 gennaio 2022)
Simona Michelangeli aveva sporto denuncia per maltrattamento
Sembra che finora la vita di coppia era stata caratterizzata da momenti ad alta tensione, forse anche percosse e maltrattamenti in grado di portare la donna alla morte. Sarebbe questo il contesto del decesso della 41enne Simona Michelangeli, trovata dall’ex compagno martedì pomeriggio sul letto di casa, in via Baccio Baldini, nel quartiere Marconi.
L’uomo è stato fermato dalla Polizia con l’accusa di maltrattamenti in famiglia ed oggi, in tribunale, verrà celebrerà l’udienza di convalida. «Correte, la mia compagna non risponde più. Forse è morta», sono state le parole dell’ex compagno durante la chiamata di soccorso al 118 dove, con voce concitata, chiedeva l’intervento urgente di un’ambulanza. Agli occhi dei soccorritori, una scena molto particolare con l’ex compagno disperato e in lacrime che cercava di rianimare la donna, distesa supina sul letto con i vestiti addosso. Il corpo non presentava alcun segno di violenza esterno. In alcune stanze dell’abitazione, nel comprensorio di palazzi a otto piani da cui si accede da una scala interna ad un cortile, c’erano oggetti per terra come se prima ci fosse stato un litigio violento. Non si esclude nemmeno che Simona Michelangeli, prima di morire, possa aver accusato un malore che le avrebbe fatto perdere l’equilibrio urtando proprio le suppellettili.
Gli investigatori, che sul caso mantiene il più stretto riserbo, hanno trovato nella banca dati e negli archivi alcune denunce per maltrattamenti fatte in passato dalla donna. La procura che ha delegato le indagini alla Polizia di Stato, attende per oggi i primi risultati dell’autopsia che serviranno anche a valutare la convalida o meno del fermo per il convivente di Simona.

 

Roma: donna trovata morta in casa: indagato l’ex compagno (CanaleDieci – 20 gennaio 2022)
Simona Michelangeli è stata trovata morta dall’ex compagno in casa propria al quartiere Marconi in via Baccio Baldini
Roma: Simona Michelangeli ora non c’è più, è morta e la sua è stata una vita durissima, contraddistinta da violenze e maltrattamenti che le hanno molto probabilmente causato la morte.
Viveva una situazione drammatica la 41enne il cui corpo senza vita è stato trovato dall’ex compagno martedì pomeriggio sul letto di casa, al quartiere Marconi in via Baccio Baldini. L’uomo attualmente è ancora libero, con le indagini della polizia che si concentrano seguendo la pista dei maltrattamenti in famiglia ed oggi in tribunale ci sarà l’udienza di convalida anche a seguito dei primi risultati dell’autopsia, decisivi in tal senso.
La mia compagna non risponde più. Forse è morta”: questo il grido allarmato dell’ex compagno, nel corso della telefonata al 118 dove, terrorizzato chiedeva il soccorso di un’ ambulanza. Giunti sul posto, i soccorritori hanno assistito ad una scena di pura disperazione: l’uomo piangeva e nel contempo cercava di rianimare la donna distesa sul letto ancora vestita.
Il corpo non aveva nessun segno di violenza 
ed in alcune stanze della casa in un complesso di palazzi a otto piani a cui si accede da una scala interna ad un cortile, c’erano oggetti per terra tutto attorno, come se poco prima fosse andato in scena un violento litigio o una colluttazione.
Non si esclude al momento nessuna pista neppure quella che include il fatto che forse Simona Michelangeli abbia accusato un malore poco prima di morire, che le ha fatto più volte perdere l’equilibrio e sbattere contro le suppellettili che sono quindi cadute.
La polizia, al momento mantiene grande riserbo ed ha trovato nella sua banca dati diverse denunce passate fatte dalla donna sempre per maltrattamenti subiti. Tuttavia gli inquirenti credono molto poco al racconto fatto di prim’acchitto dall’uomo, che è stato giudicato un resoconto con diverse contraddizioni e punti oscuri.
Ricordiamo ai lettori che la posizione dei soggetti eventualmente raggiunti dall’ordine di custodia cautelare è quella di indagati e che le prove si formano nel corso del processo. Fino al terzo grado di giudizio un indagato non può essere considerato colpevole.

Trovata morta nel suo appartamento, il compagno l’ha picchiata e poi ha chiamato il 118 (Roma Today – 26 gennaio 2022)
I rilievi medico-legali hanno stabilito che alcune delle lesioni sul corpo della donna erano state procurate poco prima dell’arrivo dei sanitari
È stata picchiata dal suo compagno, anche poco prima dell’arrivo dei medici 118 che l’hanno trovata già morta nel suo appartamento. Simona Michelangeli, la 41enne trovata senza vita lo scorso martedì 18 gennaio nella sua abitazione di via Baccio Baldini, sarebbe vittima quindi di una serie di violenze da parte dell’uomo che viveva con lei. Il compagno, 40anni, già sottoposto a fermo per maltrattamenti è stato arrestato e il gip ne ha confermato la misura restrittiva in carcere.
Alla luce dei riscontri medici, l’uomo rischia anche una accusa per omicidio. A suo carico sono emersi “gravi indizi per violenze fisiche e psicologiche agite e reiterate per mesi nei confronti della compagna, attraverso vessazioni, percosse e isolamento sociale”, spiega la questura. I rilievi medico legali hanno quindi stabilito che alcune delle lesioni sul corpo della donna erano state inflitte anche poco prima dell’arrivo dei sanitari. In sostanza, il 40enne avrebbe picchiato Simona Michelangeli per poi chiamare il numero unico per le emergenze.
La telefonata ai soccorritori è arrivata intorno alle 14. L‘uomo, secondo quanto ricostruito, chiedeva aiuto per la sua compagna “in crisi respiratoria”. Il personale medico intervenuto nell’appartamento sul lato del quartiere Marconi, nella zona del ponte dell’Industria, arrivato, però ne costatava il decesso. Una morte subito sospetta perché, sul corpo della donna, erano presenti diversi lividi. Segni che hanno costretto i medici a chiamare subito la polizia.
Dai primi riscontri, come spiegano gli investigatori, “appariva evidente la necessità di approfondimenti immediati”, così nell’appartamento sono intervenuti gli uomini della IV sezione della squadra mobile, specializzati nel contrasto ai reati di violenza di genere, gli operatori dell’XI distretto di San Paolo e della polizia scientifica. Con loro anche il magistrato di turno che ha conseguentemente disposto l’invio, su quella che appariva da subito come una scena del crimine, dei medici legali.
Dopo la prima analisi medica sul corpo di Simona Michelangeli effettuata dai consulenti e in relazione alle informazioni acquisite dalla polizia giudiziaria sul contesto relazionale della vittima, l’uomo è stato messo prima in stato di fermo e poi in arresto dai poliziotti, in flagranza, per il delitto di “maltrattamenti contro familiari e conviventi”. A suo carico sono infatti emersi “gravi indizi di reato”.
La sua posizione, nelle ultime ore, si è aggravata anche con le conferma delle analisi mediche che hanno stabilito come alcune delle lesioni sul corpo di Simona Michelangeli fossero state inflitte anche poco prima della sua morte. Ora, sono attesi altri esami per determinare se quell’aggressione abbia causato le ferite fatali che hanno poi causato la morte della 41enne. Ecco perché il suo compagno rischia anche una accusa di omicidio adesso.
“Il mio pensiero va a quella donna, morta senza aver potuto chiedere aiuto. – ha commentato in un comunicato l’assessora alle Pari Opportunità Monica Lucarelli. – Il 90% delle violenze si sviluppano tra le mura domestiche e per questo dobbiamo concentrare i nostri sforzi per alzare il livello di guardia e sensibilizzare le donne per farsi aiutare. Il nostro impegno è quello di collaborare con la questura e le procure per supportare al massimo tutte le azioni di contrasto alla violenza di genere. Ringrazio i poliziotti e la procura per aver risolto un caso che poteva passare impunito”.

 


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