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Silvia Del Signore, 59 anni. Per anni massacrata di botte dal marito, muore per lo spappolamento della milza

Portoferraio (Livorno), 1 Maggio 2021


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Silvia Del Signore non è morta per un incidente in bagno. Picchiata e uccisa a bastonate: arrestato il marito (Today – 6 luglio 2021)
La morte della donna nella sua abitazione a Portoferraio (Isola d’Elba) sarebbe stata causata dalla rottura della milza per le percosse subite dall’uomo che, secondo gli inquirenti, la maltrattava da anni. L’arresto è arrivato dopo i risultati dell’autopsia. L’uomo non ha ancora confessato
Silvia Del Signore, 59 anni, non è morta per un tragico incidente domestico avvenuto nel bagno della sua abitazione a Portoferraio (Isola d’Elba, in provincia di Livorno), come era sembrato in un primo momento. Le indagini dei carabinieri hanno rivelato che si sarebbe trattato di un omicidio: secondo gli inquirenti ad uccidere Silvia Del Signore sarebbe stato il marito, Mohamed Saif, 45enne originario del Marocco, carpentiere saltuario. Così, su ordine della procura di Livorno che ha diretto le indagini, i carabinieri del nucleo investigativo di Livorno e della compagnia di Portoferraio hanno dato esecuzione oggi all’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del tribunale di Livorno, nei confronti di Saif, che oggi è stato condotto nel carcere Le Sughere di Livorno.
Silvia Del Signore picchiata e uccisa a bastonate: arrestato il marito, è accusato di omicidio
Il decesso di Silvia Del Signore, una vita difficile, da tempo seguita dai servizi sociali, è avvenuto il 1° maggio scorso alla periferia di Portoferraio. Inizialmente era sembrata una tragica fatalità: un incidente domestico avvenuto in bagno, dove la donna era stata ritrovata riversa sul pavimento. I carabinieri della compagnia elbana, però, nel corso del sopralluogo e delle altre attività investigative immediatamente svolte sul posto avevano acquisito elementi che facevano sospettare circa l’esatta dinamica del tragico evento. La conferma è arrivata dai risultati dell’auopsia. A causare la morte della donna è stata la rottura traumatica della milza. A seguito di questa risultanza, il nucleo investigativo di Livorno, diretto dal sostituto procuratore Giuseppe Rizzo, ha sviluppato ulteriori attività di indagine. Ed è emerso un quadro sconcertante.
Secondo gli inquirenti, almeno dal 2016 Silvia Del Signore è stata vittima di maltrattamenti da parte del marito. Quest’ultimo non solo la sottoponeva “ad un regime di vita insostenibile e penoso”, scrive il gip nel capo d’imputazione contestato a Saif, “ma in più occasioni usava violenza fisica nei suoi confronti”. Così il 1° maggio scorso il marito, al culmine dell’ennesima lite, secondo chi indaga avrebbe colpito la moglie ripetutamente con calci, pugni e persino con un bastone, provocandole la rottura della milza e, di conseguenza, il decesso. Il tutto per futili motivi.
Mohamed Saif non ha confessato. Il marito non esitò neppure a dare l’allarme, sostenendo che la moglie era morta per una tragica fatalità mentre era da sola in bagno. Una versione smontata dall’autopsia e dalle altre indagini dei carabinieri. Mohamed Saif, arrestato e portato in carcere, però non ha confessato di essere l’autore dell’omicidio.

Elba, vent’anni di carcere al marito violento: ha maltrattato la moglie fino a farla morire (Il Tirreno – 19 luglio 2022)
Il muratore con le sue violenze ha provocato il decesso della donna 49enne. Silvia Del Signore fu trovata senza vita nel container che faceva da casa alla coppia
Vent’anni di reclusione per aver maltrattato la moglie fino a provocarne la morte. La corte d’assise del tribunale di Livorno, ieri pomeriggio, ha condannato il quarantaseienne marocchino Mohamed Saif: secondo i giudici popolari e togati, presidente Luciano Costantini, picchiando la cinquantanovenne Silvia Del Signore, trovata cadavere nel container che condividevano agli Orti, il Primo maggio dell’anno scorso ne avrebbe provocato il decesso. La donna, secondo la relazione del medico legale Marco Di Paolo, avrebbe perso la vita per un’emorragia provocata dalla rottura della milza, causata – secondo l’accusa – dalle continue percosse. Per questo, qualche settimana dopo il fatto, Saif era stato arrestato dai carabinieri del nucleo investigativo di Livorno, coordinati dal reparto operativo guidato dal tenente colonnello Armando Ago.
IL PROCESSO
Il sostituto procuratore Giuseppe Rizzo, per il quarantaseienne, aveva chiesto 13 anni di reclusione. Il reato in questione, la morte causata dai maltrattamenti, prevede una pena da 12 a 24 anni, quindi la corte d’assise – con i sei giudici popolari e i togati Luciano Costantini (presidente) e Ottavio Mosti – ha optato quasi per il massimo: 20 anni. La difesa, rappresentata dagli avvocati romani Antonio e Alessandra Vittucci, aveva chiesto invece l’assoluzione. «Non vogliamo aggiungere alcun commento», spiegano i legali dopo la sentenza.
IL FATTO
Silvia Del Signore, che soffriva di importanti patologie, è morta attorno alle 17 del Primo maggio dell’anno scorso. Fu il marito a dare l’allarme, con il cadavere trovato nel bagno della loro casa-baracca, dove lui sosteneva di averla lasciata e accompagnata, qualche ora prima, per un malessere improvviso. Inizialmente poteva sembrare un decesso naturale, poi però i militari dell’Arma indagando hanno ipotizzato che la morte fosse stata provocata dai maltrattamenti messi in pratica dall’uomo, muratore con regolare contratto di lavoro.
I PRECEDENTI
In passato, infatti, il marito l’avrebbe più volte picchiata. In un passaggio della requisitoria il pubblico ministero ha evidenziato infatti che «dal punto di vista della personalità e del carattere sappiamo che il tribunale ha già stabilito che le denunce fatte da Silvia Del Signore nei confronti di Saif sono state ritenute attendibili e hanno portato a una sentenza di condanna».
Il sostituto procuratore fa riferimento a una precedente sentenza nei confronti del muratore marocchino, sempre per maltrattamenti in famiglia e proprio dopo aver picchiato la moglie per la cui morte, ieri mattina, è stato condannato. C’è poi un altro episodio, accaduto due anni fa, la cui annotazione della polizia di Stato alla fine dell’istruttoria dibattimentale è stata acquisita su richiesta del pm: «Verso le 12.15 – sono le parole messe a verbale da Silvia Del Signore relative alla relazione del 16 maggio del 2020 delle volanti di Portoferraio – sono rientrata dopo aver fatto la spesa. Ho chiesto a mio marito il telecomando per mettere un canale radio, ma lui mi ha detto di no perché essendo Ramadan (il mese del digiuno nel calendario islamico ndr) doveva riposare. Mi ha spinto e mi ha picchiata duramente. Sono quindi andata fuori e ho chiamato il 112».


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