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Shedije Mamedani, 37 anni. Massacrata con un mattarello dal marito

Rieti, 26 Febbraio 2013

Shedije Mamedani--243x278Non aveva amanti.

 

 

 

 

20130305_sjediJazhine Sabani, 42 anni, fornaio. Gran lavoratore, una persona perbene.

 

 

 


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Corriere della Sera
L’ha filmata con il cellulare mentre moriva. Lui a farle domande e lei senza più forze a rispondere con una voce sempre più flebile. Si vede la poveretta trascinata in bagno per i capelli, si vede il sangue sulle pareti, si vede una donna che non ha più nemmeno la forza di alzare un braccio quando lui la colpisce per “finire il lavoro”. Shedije Mamedani, 37enne originaria della Macedonia, è stata ammazzata così, a colpi di mattarello, dal marito che è un connazionale di 42 anni, Jazhine Sabani. L’assassino ha colpito Shedije con tale violenza da sfondarle il cranio e renderle irriconoscibile il volto. Dopo averla uccisa l’uomo ha avvisato un familiare che ha avvertito i carabinieri. Ai militari Jazhine avrebbe detto di aver massacrato la moglie per gelosia: si era convinto che lo tradiva con un connazionale che lavora con lui.

Frontiera
Il Comune parte civile al processo per uccisione di Shedije Mamedani
«Lo scorso 11 dicembre si è tenuta l’udienza per il femminicidio di Shedije Mamedani, consumato il 27 febbraio scorso nella nostra città. Shedije è stata uccisa brutalmente a colpi di mattarello dal marito». Così la Consigliera comunale con delega alle Pari Opportunità di RCI – Sinistra Beni Comuni che spiega «il Comune di Rieti, rappresentato in aula dall’avvocato Matteo Massimi del foro di Roma, ha chiesto di essere ammesso al dibattimento come parte civile. Secondo quanto riportato da un quotidiano locale in un articolo del 12 dicembre scorso, gli avvocati della difesa si sarebbero opposti rilevando “l’assoluta strumentalità, l’insussistenza di alcun reale e tangibile danno all’immagine, nonché la totale assenza fra gli obiettivi primari dell’amministrazione comunale, come per altro desumibile dal programma amministrativo, della tutela concreta ed effettiva di quei valori reclamati dal Comune”. Il Gup ha comunque accolto la richiesta dell’Ente».

La Consigliera con delega alle Pari Opportunità Pamela Franceschini, ricordando che il Consiglio Comunale Straordinario celebrato lo scorso 25 novembre in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne è stato dedicato a Shedije Mamedani, sottolinea che «la stessa costituzione del Comune Rieti come parte civile in un processo per femminicidio è un atto concreto di tutela delle pari opportunità, tema che lo stesso Ente intende porre tra le priorità della propria agenda politica».

Il Consiglio, votando all’unanimità dei presenti, l’adesione alla “Campagna 365 giorni NO alla violenza” e la conseguente adesione alla Carta degli Intenti si è impegnato a mettere in campo, con un programma a lungo termine, una serie di azioni concrete per arginare e combattere il fenomeno sempre più diffuso della violenza contro le donne.

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