Rosa Moscatiello, 60 anni, ex infermiera, mamma. Uccisa a colpi in testa dal marito
Roteglia (Modena), 12 Giugno 2023
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Giampaolo Ravazzini, 62 anni, avrebbe prima ucciso la moglie Rosa Moscatiello per poi gettarsi nel vuoto e togliersi la vita. Secondo gli inquirenti, il 62enne potrebbe aver agito in seguito a un peggioramento delle condizioni di salute della consorte che da tempo soffriva di problemi psichiatrici.
Avrebbe prima ucciso la moglie nel letto della loro abitazione di via Castello, a Castellarano, poi si è gettato dal tetto dello stabile. La dinamica dei fatti non è ancora chiara, ma per gli inquirenti Giampaolo Ravazzini, 62 anni,avrebbe prima aggredito la moglie Rosa Moscatiello, ex infermiera 60enne, per poi salire sul tetto dello stabile e gettarsi nel vuoto.
Non vi sono, stando a quanto finora rilevato, lettere di addio che spieghino cosa sia accaduto. I due coniugi sarebbero morti nel silenzio generale in piena notte. Neppure i vicini si sono accorti di nulla e all’esterno della palazzina non vi sono segni che possano raccontare la tragedia consumatasi nella notte tra l’11 e il 12 giugno. I carabinieri di Castellarano stanno ancora indagando per ricostruire la vicenda. Nel quartiere, hanno spiegato i residenti alle forze dell’ordine, si conoscono tutti. La coppia, secondo quanto raccontato, “appariva tranquilla”, ma da tempo Moscatiello soffriva di problemi di salute. L’ex infermiera 60enne soffriva di problemi psichiatrici e il marito si occupava della sua assistenza. La donna, la cui situazione era peggiorata negli ultimi tempi, era seguita da un Centro di salute mentale dell’Ausl. Gli inquirenti ipotizzano che il movente dell’omicidio possa essere legato all’aggravarsi delle condizioni di salute della vittima.
Roteglia, martedì i funerali dei coniugi Ravazzini (Stampa Reggiana – 18 giugno 2023)
La camera ardente di Rosa Moscatiello e Paolo Ravazzini sarà aperta dalle ore 8 di martedì 20 presso la Casa Funeraria Croce Verde. Il giorno stesso si svolgeranno anche i funerali alle ore 14.00. Lo scorso 12 giugno Ravazzini ha ucciso la moglie e poi si è tolto la vita
REGGIO EMILIA – E’ stata allestita presso la Casa Funeraria Croce Verde di Reggio Emilia la camera ardente dei coniugi Rosa Moscatiello e Paolo Ravazzini, di 60 e 62 anni. Marito e moglie sono morti lunedì scorso dopo che Ravazzini ha ucciso la moglie nella loro casa di Roteglia per poi togliersi la vita. La camera ardente sarà aperta dalle ore 8 di martedì 20 e il giorno stesso si svolgeranno anche i funerali alle ore 14.00, partendo dalla Casa Funeraria Croce Verde, per la chiesa parrocchiale di Roteglia di Castellarano, dove verrà celebrato il rito delle Esequie. Le salme saranno tumulate presso il cimitero di Sant’Ilario d’Enza.
L’ultimo saluto di Roteglia a Paolo Ravazzini e Rosa Moscatiello (Reggionline – 20 giugno 2023)
Nella chiesa della Madonna di Campiano presenti ai funerali la figlia della coppia, alcuni vicini e conoscenti, oltre ai colleghi dell’uomo. Le salme sono poi state sepolte nel cimitero di Sant’Ilario
CASTELLARANO (Reggio Emilia) – L’omicidio-suicidio di Roteglia: oggi, nel paese del comprensorio ceramico, si sono svolti i funerali di Paolo Ravazzini e Rosa Moscatiello. I famigliari hanno chiesto che la nostra telecamera rimanesse fuori dalla chiesa della parrocchia della Madonna di Campiano, perché il loro dolore è accompagnato da un marcato pudore. Oltre alla figlia della coppia e ai parenti, c’erano alcuni vicini di casa e alcuni conoscenti, c’erano un po’ di compaesani e c’erano i colleghi di lui, gli addetti della Tim dove Paolo Ravazzini, 62 anni, lavorava come tecnico. La celebrazione è stata officiata da don Giovanni Rossi, al cui fianco c’era padre Ivano Cavazzuti.
In chiesa ha preso la parola l’assessore ai Servizi sociali e alle Politiche educative del Comune di Castellarano, Paolo Iotti, che ha portato il cordoglio dell’amministrazione e che ha sottolineato come questo dramma metta la comunità nelle condizioni di interrogarsi sul senso della vita e delle relazioni personali. Le salme sono state di seguito trasferite al cimitero di Sant’Ilario d’Enza, dove vive la figlia della coppia e dove il rito funebre è proseguito con la sepoltura.
La tragedia era avvenuta lunedì 12 giugno: Paolo Ravazzini di prima mattina aveva ucciso la moglie nella loro abitazione di via Castello, colpendola alla testa con un oggetto contundente, per poi togliersi la vita gettandosi dal tetto della palazzina. Alla base del gesto, l’esasperazione dovuta al fatto che la donna era malata da tempo ed era seguita dal centro di salute mentale dell’Ausl. Negli ultimi tempi le condizioni della 60enne erano peggiorate a tal punto che l’uomo non era più in grado di gestirla.