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Pietronilla De Santis, 45 anni, gestrice di un bar, mamma. Uccisa dal marito con 41 coltellate

Carlantino (Foggia), 10 Marzo 2023

Lei aveva denunciato il marito e poi ritirato la denuncia. Ma era una famiglia riservata e per bene, non era mai giunta alcuna segnalazione ai servizi sociali. Un giudice dice che c’è ancora chi alza le mani sulle mogli, ma il Sindaco lo smentisce, “forse sono retaggi del passato – dichiara –  ma attualmente non mi risulta”.


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41 coltellate hanno colpito a morte Petronilla De Santis
Petronilla De Santis, la 45enne uccisa dal marito ieri a Carlantino, è stata colpita con 41 coltellate. L’uomo, il 54enne Antonio Carozza, è stato fermato con l’accusa di omicidio volontario e al momento è ricoverato in ospedale a Foggia. Dopo avere ucciso sua moglie ha tentato di suicidarsi lanciandosi dal balcone della loro abitazione, da un’altezza di oltre tre metri. A dare l’allarme è stata la figlia della coppia, 23 anni, quando alle 15.30 è tornata a casa dal lavoro. La vittima era sul divano e Antonio giaceva accanto al suo cadavere. Impugnava ancora l’arma del delitto, un coltello a serramanico che custodiva in casa. A quel punto la figlia ha tentato di disarmalo ma lui si è ferito più volte all’addome, poi è salito al primo piano dell’abitazione e si è lanciato nel vuoto. A quanto si apprende, l’uomo già da qualche tempo era in cura presso il Centro di igiene mentale di Lucera ma non era seguito dagli assistenti sociali del comune di Carlantino. Soffriva di depressione e ultimamente si vedeva sempre meno in paese.

Uccide la moglie e poi si getta dal balcone: Petronilla De Santis lascia quattro figli
Un’altra triste vicenda si è consumata a Carlantino, un comune italiano in provincia di Foggia, in un’abitazione situata in via Cesare Battisti. Petronilla De Santis ha perso la vita a soli 45 anni, per mano del marito Antonio. L’uomo si è accanito sulla moglie con diverse coltellate all’addome. Dopo aver spezzato per sempre la sua vita, si è gettato dal balcone, nel tentativo di farla finita. Non è riuscito nel suo intento ed è stato trasportato all’ospedale Policlinico Riuniti di Foggia. I medici hanno fatto sapere che le sue condizioni non sono gravi. Non è ancora chiaro cosa sia davvero accaduto all’interno dell’abitazione, gli inquirenti hanno avviato le indagini e si sospetta che alla base del delitto, possano esserci i problemi psichici dell’uomo 54enne.
Quanto accaduto ha sconvolto la comunità. La famiglia era molto conosciuta nella zona, gestivano un bar. Sempre visti come persone per bene, nulla che avrebbe potuto far presagire un tale epilogo.
Petronilla De Santis e il marito Antonio erano sposati da anni e dalla loro relazione sono nati 4 figli, di età compresa tra i 12 e i 23 anni. Fortunatamente, al momento dei fatti, non erano in casa. Antonio aveva lavorato come muratore ed agricoltore, ma per via di alcuni problemi di salute, si era ritrovato disoccupato. Si occupava della sua famiglia e di sua moglie. Nessuno riesce a capire cosa possa essere accaduto nella sua mente. Saranno solo le indagini a far luce sui fatti e a ricostruire i dettagli del delitto.
Il Sindaco di Carlantino è sotto choc, così come lo sono tutti gli abitanti. Ha definito quanto accaduto come un “fulmine a ciel sereno“. Le parole di Graziano Coscia: “Una famiglia riservata, perbene e soprattutto, che mai ci ha fatto pensare che potesse accadere un evento così tragico. Non sono mai giunte segnalazioni ai servizi sociali. La figlia più grande era sotto choc, il fratello piangeva disperato. Sono preoccupato per il più piccolo, che è ancora un bambino. Sono pronto ad aiutarli, prima di tutto offrendo loro un supporto psicologico, perchè in casi del genere, oltre alla mamma, si perde anche il papà“.

Donna uccisa dal marito, a Carlantino regna l’incredulità. “Ci conosciamo tutti. Non c’è mai stato alcun allarme”
“Non ci sono parole, non ce lo aspettavamo assolutamente”. Carlantino, piccolo borgo a nord dei Monti Dauni, è incredula per il gesto di Antonio Carozza che ieri ha ucciso la moglie, la 45enne Petronilla De Santis, accoltellata in un’abitazione di via Cesare Battisti. L’uomo ha poi tentato il suicidio lanciandosi dal primo piano ed è ora piantonato in ospedale dai carabinieri. Non sarebbe in pericolo di vita. Stando all’Ansa, la vittima denunciò il marito per maltrattamenti nel lontano 1998 ma la vicenda non ebbe alcun seguito.
“Mai ci saremmo aspettati un evento del genere – ha detto il sindaco Graziano Coscia ai nostri microfoni -. Qui ci conosciamo un po’ tutti ma mai ci è stato dato alcun allarme. Anche agli assistenti sociali non è mai giunta nessuna segnalazione. Oggi, però, ho scoperto che proprio in data odierna Carozza si sarebbe dovuto sottoporre ad una visita psicologica. Riguardo a Petronilla posso solo dire che era sempre molto educata e gentile. Lo stesso vale per i figli: i più grandi gestiscono il bar del paese, mentre un altro è in servizio in Comune ed è un bravissimo ragazzo”. Il primo cittadino ha già annunciato il lutto cittadino e sta pensando anche ad altre iniziative per ricordare la donna, ennesima vittima di femminicidio in Capitanata.
Un giudice penale locale, Antonio Donato Coscia ha affermato, in una lettera aperta inviata alla nostra redazione, che purtroppo a Carlantino c’è ancora chi alza le mani sulle mogli: “Ci sono situazioni particolari in paese come in tante altre comunità – ha replicato il sindaco -, ma affermare una cosa del genere è lesivo. Forse sono retaggi del passato ma attualmente non mi risultano situazioni del genere”.

L’addio a Pietronilla De Santis: si ferma un intero comune
Funerale a porte chiuse ma con tutti i concittadini giunti per salutare la donna uccisa da 41 coltellate
Lutto cittadino. Poco prima dei funerali, per le strade e le piazze del comune di Carlantino, in provincia di Foggia, cala un silenzio surreale, si sente solo il suono delle campane, interrotto da un lungo applauso al passaggio della bara contente la salma della donna. Il marito è in ospedale, la sua camera è piantonata dalle forze dell’ordine. Nessuno commenta l’accaduto o azzarda ricostruzioni. “Se ne occuperanno giudici e investigatori” dice il Sindaco Graziano Coscia a nome di tutti e sottolinea: “Spazio al dolore e vicinanza all’intera famiglia”.


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