Nadia Zanatta, 57 anni, impiegata, mamma. Accoltellata nel sonno dal marito
Savona, 3 Luglio 2022
Titoli & Articoli
Tragedia di via Niella, le parole commoventi di Alessio: “Addio mamma e papà, vi porterò sempre nel mio cuore” (La Stampa – 6 luglio 2022)
Oggi i funerali di Nadia Zanatta e Antonino Santangelo
Una folla silenziosa ha accolto l’arrivo delle bare di Nadia Zanatta e Antonino Santangelo in piazza Duomo dove don Pietro Giacosa e il vescovo Calogero Marino hanno celebrato i funerali.
A dare l’ultimo saluto a Nadia e al marito Nino che l’ha uccisa e poi si è suicidato, una piccola folla commossa, i figli con gli amici, i parenti e i colleghi del Comune, gli amici, il sindaco Marco Russo e parte della giunta.
Al termine della celebrazione, Alessio, il figlio maggiore, ha voluto dare l’ultimo saluto ai genitori. «Qui di fronte a me giacciono le due persone che più ho amato nella vita. Il dolore che provo è indescrivibile, se non avessi avuto Diego con me avrei preferito ritrovarmi fra loro. Mia madre era la donna più incredibile che abbia mai conosciuto, la mia migliore amica, la mia confidente. Aveva tanta voglia di vivere, il coraggio di un leone e una volontà d’acciaio. Senza di lei mi sento perso. Mio padre invece era l’uomo più buono e gentile che potessi conoscere. Era il mio modello come uomo era un padre amorevole. Ha avuto una vita difficile che non si meritava. Il destino ha riservato loro attimi difficili per le persone che erano. Nell’ultimo anno la depressione lo ha divorato, giorno per giorno, consumandone lo spirito e la voglia di vivere. Ora io sono qui per dire a tutti che anche sebbene mi abbia portato vie i due gioielli più importanti della mia vita non riesco a odiarlo ne a provare rancore. Non riesco a perdonarlo per ciò che ha fatto a mia madre, a mia nonna a tutti noi, ma nel mio cuore lo amo. Perché so che l’uomo che ha fatto questo gesto non era più il padre amorevole che ci ha cresciuti, che ha amato mia madre».
A dare l’ultimo saluto a Nadia e al marito Nino che l’ha uccisa e poi si è suicidato, una piccola folla commossa, i figli con gli amici, i parenti e i colleghi del Comune, gli amici, il sindaco Marco Russo e parte della giunta.
Al termine della celebrazione, Alessio, il figlio maggiore, ha voluto dare l’ultimo saluto ai genitori. «Qui di fronte a me giacciono le due persone che più ho amato nella vita. Il dolore che provo è indescrivibile, se non avessi avuto Diego con me avrei preferito ritrovarmi fra loro. Mia madre era la donna più incredibile che abbia mai conosciuto, la mia migliore amica, la mia confidente. Aveva tanta voglia di vivere, il coraggio di un leone e una volontà d’acciaio. Senza di lei mi sento perso. Mio padre invece era l’uomo più buono e gentile che potessi conoscere. Era il mio modello come uomo era un padre amorevole. Ha avuto una vita difficile che non si meritava. Il destino ha riservato loro attimi difficili per le persone che erano. Nell’ultimo anno la depressione lo ha divorato, giorno per giorno, consumandone lo spirito e la voglia di vivere. Ora io sono qui per dire a tutti che anche sebbene mi abbia portato vie i due gioielli più importanti della mia vita non riesco a odiarlo ne a provare rancore. Non riesco a perdonarlo per ciò che ha fatto a mia madre, a mia nonna a tutti noi, ma nel mio cuore lo amo. Perché so che l’uomo che ha fatto questo gesto non era più il padre amorevole che ci ha cresciuti, che ha amato mia madre».
LA TRAGEDIA. Due fendenti, uno alla schiena mortale che ha raggiunto gli organi vitali, l’altro dietro l’orecchio sinistro. E’ stata aggredita nel sonno dal marito Nadia Zanatta. La donna non ha avuto neanche il tempo di reagire al raptus di Antonino Santangelo che sabato scorso l’ha ammazzata per poi togliersi la vita lanciandosi dal balcone. Lui è morto per i traumi, soprattutto al torace, riportati nella caduta dalla veranda al quinto piano del palazzo di via Niella.
Sono le risultanze dell’autopsia eseguita ieri dal medico legale Benedicta Astengo incaricata dal pm Elisa Milocco che indaga sull’omicidio-suicidio di via Niella. Una tragedia familiare che ha avuto come teatro l’appartamento dove la coppia viveva da oltre vent’anni. Entro 60 giorni arriveranno anche gli esiti delle perizie e degli esami tossicologici richiesti dalla magistratura, ma il pm Milocco, per la morte del responsabile, ormai è pronta a scrivere l’ultimo capitolo su questo ennesimo femminicidio che ha scosso l’intera città di Savona.
Nadia Zanatta, 57 anni, impiegata modello del Comune di Savona, voleva separarsi e ha pagato con la morte. Il marito Antonino Santangelo, 64 anni, che ogni giorno l’accompagnava al lavoro col cane, non sopportava l’idea di restare solo e si è trasformato in assassino. Il tarlo della gelosia lo ha armato e spinto a compiere il delitto mentre la moglie dormiva nella cameretta del figlio più piccolo, che non era in casa. Dopo le coltellate mortali ha vegliato il corpo della moglie sino al primo pomeriggio di domenica per poi uccidersi lanciandosi dal balcone.
Sono le risultanze dell’autopsia eseguita ieri dal medico legale Benedicta Astengo incaricata dal pm Elisa Milocco che indaga sull’omicidio-suicidio di via Niella. Una tragedia familiare che ha avuto come teatro l’appartamento dove la coppia viveva da oltre vent’anni. Entro 60 giorni arriveranno anche gli esiti delle perizie e degli esami tossicologici richiesti dalla magistratura, ma il pm Milocco, per la morte del responsabile, ormai è pronta a scrivere l’ultimo capitolo su questo ennesimo femminicidio che ha scosso l’intera città di Savona.
Nadia Zanatta, 57 anni, impiegata modello del Comune di Savona, voleva separarsi e ha pagato con la morte. Il marito Antonino Santangelo, 64 anni, che ogni giorno l’accompagnava al lavoro col cane, non sopportava l’idea di restare solo e si è trasformato in assassino. Il tarlo della gelosia lo ha armato e spinto a compiere il delitto mentre la moglie dormiva nella cameretta del figlio più piccolo, che non era in casa. Dopo le coltellate mortali ha vegliato il corpo della moglie sino al primo pomeriggio di domenica per poi uccidersi lanciandosi dal balcone.