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Mihaela Roua, 32 anni, operaia, mamma. Uccisa a coltellate dal marito

Nereto (Teramo), 9 Ottobre 2019


Titoli & Articoli

Donna uccisa a coltellate a Nereto, arrestato il compagno (Abruzzo in video.tv – 10 ottobre 2019)
L’ha uccisa colpendola con tre coltellate perché dopo 16 anni insieme voleva lasciarlo.
Ancora un femminicidio ed ancora una giovane mamma viene strappata alla vita drammaticamente. Il delitto passionale è avvenuto ieri pomeriggio a Nereto in provincia di Teramo. Il romeno Cristian Daravoinea camionista di 36 anni, ha ucciso la sua compagna Mihaela Roua, anche lei romena, operaia di 32 anni. La loro bimba era a scuola e fortunatamente non ha assistito alla terribile scena che l’avrebbe segnata per tutta la vita.
Subito dopo l’omicidio l’uomo è fuggito ma è stato rintracciato nella notte dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Teramo nel parcheggio di un albergo di Tortoreto lido a bordo di una Mazda nera, ed arrestato. L’uomo era ferito, si sarebbe auto inferto dei tagli con il coltello utilizzato per uccidere la compagna, ed è stato necessario ricoverarlo all’ospedale di Giulianova. Il romeno è stato poi interrogato per tutta la notte dal pm Davide Rosati. Ancora una famiglia distrutta da un momento di rabbia legato al possesso, pochi minuti di follia pura che hanno spezzato la vita ad una bella e giovane donna e distrutto la serena crescita di una bimba rimasta senza genitori.

 

Nereto. Martedì l’ultimo saluto a Mihaela Roua, l’operaia di 32 anni, romena, uccisa a coltellate dal suo compagno, Cristian Daravoinea (City Rumors – 13 ottobre 2019)
Dopo il nulla-osta concesso dalla procura, la salma della giovane donna è stata restituita ai familiari. I funerali, celebrati con il rito ortodosso si svolgeranno nella chiesa del Suffragio a Nereto, martedì 15 ottobre (ore 15). Per quella giornata, sarà proclamata dal sindaco Laurenzi il lutto cittadino. La camera ardente, nel frattempo, è stata allestito all’obitorio dell’ospedale Mazzini di Teramo. Nel frattempo, i genitori di Mihaela sono tornati dalla Romania. E dopo il funerale, le spoglie della donna torneranno probabilmente nella terra natia.

 

Omicidio Nereto, Mihaela ora è un angelo: l’addio commosso alla giovane mamma (CityRumors – 15 ottobre 2019)
Nereto. Mihaela ora è un angelo ed è volata il cielo. Come i palloncini, bianchi e rosa, che vengono liberati quando il feretro della giovane mamma, uccisa dal compagno, esce dalla chiesa.
Tutta Nereto si è fermata, questo pomeriggio, per tributare l’ultimo saluto a Mihaela Roua, 32 anni, l’operaia di origini romene uccisa, lo scorso 9 ottobre, dal compagno, Cristian Daravoinea, ora rinchiuso in una cella del carcere di Castrogno. Grande dignità e compostezza ha caratterizzato la cerimonia funebre, officiata con il rito ortodosso, nella chiesa Del Suffragio da Laurentinu Costache (prete ortodosso della chiesa di Scerne di Pineto). Nereto, anche in virtù del lutto cittadino, si è fermata per qualche ora.
Per tributare l’addio alla giovane mamma, vittima di un atroce femminicidio.
Nella chiesa del Suffragio, stipata all’inverosimile, si sono radunati in tanti. Dagli amici di Mihaela, che viveva in Italia da 16 anni, datori e colleghi di lavoro, una folta comunità romena. E poi le amiche di classe di Jessica Maria, la figlia di sei anni della coppia, accompagnate da genitori e maestre, vestite con il grembiulino. L’amministrazione comunale di Nereto, capeggiata dal sindaco Daniele Laurenzi, e le autorità. Presenti anche i sindaci di Alba Adriatica (Antonietta Casciotti) e Torano Nuovo (Anna Ciammariconi). Tutti attorno alla famiglia di Mihaela, papà e mamma e fratello, giunti dalla Romania.
Particolarmente toccante è stato il saluto di Lella Elia, maestra di Jessica, consigliere comunale, in rappresentanza della scuola di Corropoli, frequentata dalla piccola. La maestra ha detto di Mihaela “di una mamma attenta e innamorata della figlia, che faceva due lavori per mantenerla”. Ed è stata la stessa Jessica Maria a scegliere l’ultimo vestito indossato dalla mamma nel giorno dell’addio.
“Manca la cultura del fallimento nei rapporti di coppia”, ha sottolineato dal pulpito il sindaco Daniele Laurenzi, “ e la capacità di metabolizzare la fine di un legame” nel commentare il tragico episodio di sangue. Poi la bara di Mihaela è uscita dalla chiesa tra due ali di folla, con dei palloncini fatti volare in cielo e con la musica di Francesco Renga e Vasco. Il lungo applauso ha poi salutato la partenza del feretro verso la Romania. Il corpo della giovane madre sarà tumulato a Dubrete Turn Severin. Cittadina di oltre 100mila abitanti della Romania da dove Mihaela era partita, 16 anni fa, per seguire l’amore e il compagno. Quello stesso convivente che ha spezzato i suoi sogni di donna e mamma. Ai funerali era presente anche la piccola Jessica, affidata a momento ai nonni, ma che resterà in Italia in attesa della decisione del Tribunale dei minori.

 

 

 


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